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giovedì 30 dicembre 2010

359 - GUATEMALA: STATO DI ASSEDIO NEL NORD PER LOTTARE CONTRO LAS ZETAS.

Con perquisizioni domiciliari e retate, le autorità del Guatemala hanno cominciato a cercare di "restituire la pace" agli abitanti del dipartimento di Alta Verapaz, dopo che è stato decretato lo stato d’assedio, per allontanare le cellule del cartello messicano di narcotrafficanti Las Zetas, che si sono stabilite in quella zona.
Questa domenica, il presidente Álvaro Colom ha disposto, in un Consiglio dei Ministri, l'applicazione dello stato di assedio, che implica l'invio in quel dipartimento nel nord del paese di oltre mezzo migliaio di soldati ed agenti della Polizia Nazionale Civile.
Il presidente ha rivolto un appello alla "calma" e ha detto che l'obiettivo è "recuperare la governabilità."
D’accordo col ministro dell'Interno Carlos Menocal, sono state effettuate perquisizioni domiciliari e retate in vari municipi ed è iniziata una indagine interna nei commissariati di polizia a fronte di denunce di infiltrazione degli agenti del narcotraffico.
La Agenzia Nazionale di Notizie indica che circa 500 agenti delle forze di sicurezza portano a termine 21 retate e perquisizioni contro le organizzazioni criminali, mentre altri membri delle forze di sicurezza realizzeranno, insieme a pubblici ministeri , perquisizioni e ricerche dei sospetti.
Stato di assedio.
Come ha spiegato il segretario dell’ufficio Comunicazione della Presidenza, Ronaldo Robles, lo stato di assedio entra in vigore a partire da questa domenica e rimarrà per 30 giorni, benché potrebbe estendersi per il tempo che sia "necessario."
Lo stato di assedio permette la sospensione delle garanzie costituzionali, e ciò può implicare la detenzione senza ordine giudiziale previo, come si stabilisce nella Legge di Ordine Pubblico.
Il governo ha sottolineato in un comunicato che le forze di sicurezza potranno "respingere o reprimere qualunque azione individuale o collettiva" di gruppi che si opporranno al recupero del controllo dello Stato in quella zona.
La misura è stata adottata dopo che una relazione delle agenzie di intelligence, elaborata in vari mesi, avvertiva della presenza in Alta Verapaz di componenti di Los Zetas, l'antico braccio armato del cartello messicano del Golfo.
Ma, come ha sottolineato dal Guatemala il giornalista di BBC Mundo Julián Miglierini, "il fenomeno del traffico di droghe non è nuovo in Guatemala: la sua ubicazione geografica e la sua porosa frontiera col Messico l'ha reso per anni una tappa preferita per le droghe che hanno destinazione finale gli Stati Uniti ".
Si stima che il cartello si è spostato in Alta Verapaz da più di un anno, per stabilire una rotta alternativa, che permetta controllare il traffico di droghe destinate al Messico e agli Stati Uniti e proveniente dall’Honduras.
La decisione di applicare lo stato di assedio si adotta in momenti in cui, come spiega la giornalista della BBC Zeinab Badawi, crescono le paure dentro e fuori del Guatemala, che il paese, uno dei più pericolosi del mondo, possa trasformarsi in quello che si potrebbe chiamare il primo "Stato fallito" dell'America Latina.
BBC Mundo 22/12/2010