Benvenuti nel blog “Orizzonte Guatemala”! Siamo un gruppo di amici del Guatemala e con questo strumento di comunicazione e condivisione vogliamo contribuire a fare conoscere l’attualità di questo bellissimo paese, al quale ci legano vincoli di amicizia e di solidarietà con tanti amici guatemaltechi.


venerdì 19 luglio 2013

773 - IL DITTATORE SUL BANCO DEGLI IMPUTATI

Skylight ha filmato il processo per genocidio dei generali Efraín Ríos Montt e José Mauricio Rodríguez Sánchez, dal suo principio il 19 marzo 2013 fino alla sua conclusione il 10 maggio 2013.
Efraín Ríos Montt fu capo di stato per quasi 17 mesi tra il 1982 e 1983 con José Mauricio Rodríguez Sánchez, suo capo di Intelligence militare.
Le accuse di genocidio e crimini di lesa umanità sono originate dai massacri della popolazione indigena perpetrati dalle truppe guatemalteche e dalle forze paramilitari durante questa fase della brutale e lunga guerra civile che visse il paese.
Questi 24 episodi web ti portano dentro la sala di giustizia per illuminare momenti culminanti di questo giudizio storico. Questo giudizio segna la prima volta nel mondo che un ex-capo di stato affronta carichi di genocidio in un tribunale nazionale.
Questo giudizio fu una pietra miliare importante nel lungo processo di richiesta che i leader politici e militari rendano conto dei crimini inimmaginabili. La risoluzione del giudizio, col suo verdetto ed imposizione della pena, attestano il genocidio ed i crimini di lesa umanità contro le popolazioni indigene del Guatemala.
È la prima volta nella storia delle Americhe che qualcuno è stato giudicato e condannato per il genocidio dei popoli indigeni, in qualunque paese delle Americhe.
Presenteremo il nuovo documentario basato sul processo, chiamato "500 Anni", nel 2014. Quesot documentario continuerà la storia che cominciò con Quando le Montagne tremano, del 1982, e che è continuato Granello di sabbia, nel 2011.

Per vedere gli episodi in spagnolo: http://skylight.is/did-sp/  o in inglese: http://skylight.is/did/

772 - DICTADOR EN EL BANQUILLO

Skylight filmó el juicio por genocidio de los generales Efraín Ríos Montt y José Mauricio Rodríguez Sánchez, desde su comienzo el 19 de marzo 2013 hasta su conclusión el 10 de mayo 2013.
Efraín Ríos Montt fue jefe de estado por casi 17 meses durante 1982 y 1983 con José Mauricio Rodríguez Sánchez quien llegó a ser su Jefe de Inteligencia Militar.
Los cargos de genocidio y crímenes de lesa humanidad surgieron de las masacres de la población indígena perpetradas por las tropas guatemaltecas y fuerzas paramilitares durante esta fase de la brutal y larga guerra civil que vivió el país.
Estos 24 webisodios te llevan adentro de la sala de justicia para iluminar momentos culminantes de este juicio histórico. Este juicio marca la primera vez en el mundo que un ex-jefe de estado enfrenta cargos por genocidio en un tribunal nacional.
Este juicio fue un hito importante en el largo proceso de exigir que los líderes políticos y militares rindan cuentas por crímenes inimaginables. La resolución del juicio, con su veredicto e imposición de la pena, afirman el genocidio y los crímenes de lesa humanidad contra las poblaciones indígenas de Guatemala.
Es la primera vez en la historia de las Américas que alguien ha sido juzgado y condenado por el genocidio de los pueblos indígenas, en cualquier lugar de las Américas.
Vamos a estrenar el nuevo documental basado en el juicio, titulado “500 Años”, en 2014. Continuará la historia que comenzó con
Cuando las Montañas Tiemblan en 1982, y que continuó con Granito de Arena en 2011.
Puedes ver los web episodios en http://skylight.is/did-sp/

771 - DICTATOR IN THE DOCK

We filmed the entire genocide trial of General Efraín Ríos Montt, gavel to gavel, and have produced Dictator in the Dock, a series of 24 webisodes (3-5 minutes each) that will immerse you in the high drama of the courtroom.
We invite you to watch the Dictator in the Dock series in English or Spanish.
At the conclusion of the trial, on May 10, 2013, General Efraín Ríos Montt was convicted of genocide and crimes against humanity, sentenced to 80 years and taken directly to prison from the courtroom.
The trial convulsed Guatemala, setting off a fierce backlash from the country's ruling elite scrambling to deny that there ever was a genocide, because when the genocide was officially acknowledged in a national court of law, it busted history wide open and questioned the very legitimacy of the elite's power.
In a legal maneuver reminiscent of the Jim Crow era in the U.S., the guilty verdict was "vacated" 10 days later by the Constitutional Court of Guatemala, fully exposing the apparatus of impunity. It's certainly not the first time that law has been used to protect the powerful. But the trial is set to resume, and General Ríos Montt remains under house arrest. Time will tell.
The Ríos Montt trial was the first time anywhere in the world that a former head of state was prosecuted for genocide in a national court. But as the unfolding drama in the courtroom revealed, the trial turned out to be about much more than the General's personal responsibility for the atrocities he ordered against the Ixil Maya people of Guatemala during his dictatorship in 1982 and 1983. For the first time in the history of the Americas, the genocide of indigenous peoples was tried in a court of law. As Francisco Soto, legal representative of the Maya victims, said in his concluding statement, "Justice is poised to play an important role in the historical memory of our country. For the first time in 500 years we are able to judge genocide."
Over the past 30 years, in our films When the Mountains Tremble and Granito: How to Nail a Dictator, we have told the story of the conflict in Guatemala and the struggle to achieve justice for the atrocities committed. Our next film about the Guatemalan saga, with this epic trial at the center of the narrative, will be titled 500 years.

You can see the web episodes on http://skylight.is/did/ 

giovedì 18 luglio 2013

770 - PDH: MUORE UN MINORENNE AL GIORNO PER LA VIOLENZA

Una media di 30 minori di età muoiono assassinati ogni mese, rivela una relazione della Procura di Diritti umani (PDH). La maggioranza sono adolescenti e la principale causa è l’arma da fuoco. 
Da gennaio a maggio, la Polizia Nazionale Civile (PNC) ha registrato 163 omicidi dei quali 136 furono realizzati con armi, 15 con arma bianca, 7 per strangolamento e 5 con oggetti contundenti. Lo studio documenta che in 126 casi le vittime sono giovani tra 15 e 17 anni; in 18 casi giovani tra 12 e 14; 5 casi tra 9 e 11; 5 casi tra 6 e 8; 5 casi tra 3 e 5, e 4 casi tra 0 e 2. I tre dipartimenti dove sono avvenuti più omicidi di bambini e giovani da gennaio a maggio sono stati Guatemala, Petén ed Izabal.
Guatemala capitale, Mixco e Chinautla sono i municipi dove si sono concentrati i maggiori omicidi.
Tra le zone nella capitale, la zona 18 è la prima della lista dove si registrano più casi, secondo il documento.
La PDH ed Unicef concordano che mancano politiche di prevenzione per generare una cultura di pace. Gloria Castro, difensore dell'infanzia della PDH, ha affermato che la situazione di violenza verso i minorenni "è complessa e deplorevole." C'è facile accesso alle armi e se ne fa un uso indiscriminato in un paese con alti livelli di violenza ed insicurezza", ha commentato.
Castro ha esortato i genitori a comunicare coi propri figli ed insegnare la risoluzione di conflitti in maniera pacifica, alle istituzioni che generano politiche a rafforzare la prevenzione del delitto e della violenza.
Juan Quiñónez, specialista dell'Infanzia ed Adolescenza di Unicef, ha pensato che la violenza nei confronti dei minorenni avviene in ambienti come la famiglia, comunità, scuola, lavoro e contro minorenni che sono in istituti. Il tasso di omicidi "uno dei più violenti nel mondo, è prodotto di situazioni come la mancanza di controllo delle armi e la mancanza di politiche di prevenzione" precisò.
Quiñónez considera che si scommette su "politiche repressive", informò che lavorano vicino al Vice ministero dell’Interno piani che prevengono l’uso di armi da fuoco, violenza contro l'infanzia, i giovani e le donne. 
Il Ministero dell’Interno ha tentato di creare modelli che prevengono la violenza in maniera creativa come l'osservatorio 24/0.
Centro de Estudios de Guatemala, 10-16/07/2013

769 - PDH: AL DÍA MUERE UN MENOR POR VIOLENCIA

Un promedio de 30 menores de edad mueren asesinados cada mes, revela un informe de la Procuraduría de Derechos Humanos (PDH). La mayoría son adolescentes y la principal causa es por arma de fuego.
De enero a mayo, la Policía Nacional Civil (PNC) registró 163 homicidios de los cuales 136 fueron realizados con armas de fuego, 15 con arma blanca, 7 por estrangulamiento y 5 con objetos contundentes. El estudio documenta que en 126 casos las víctimas son jóvenes entre 15 y 17 años; 18 de entre 12 y 14; 5 de entre 9 y 11; 5 de entre 6 y 8; 5 entre 3 y 5, y 4 entre 0 y 2. Los tres departamentos donde más homicidios de niños y jóvenes ocurrieron de enero a mayo fueron Guatemala, Petén e Izabal.
Guatemala capital, Mixco y Chinautla son los municipios donde se concentraron los mayores homicidios.
Por zonas en la capital, la zona 18 aparece una vez encabezando la lista de donde se registran más casos, según el documento.
La PDH y Unicef coinciden en que faltan políticas de prevención para generar una cultura de paz. Gloria Castro, defensora de la niñez de la PDH, expresó que la situación de violencia hacia los menores “es compleja y lamentable”. “Hay fácil acceso a las armas y se hace un uso indiscriminado en un país con altos niveles de violencia e inseguridad”, comentó la defensora.
Castro llamó a los padres de familia a comunicarse con sus hijos y enseñar la resolución de conflictos de manera pacífica, a las instituciones que generan políticas a reforzar la prevención del delito y violencia.
Juan Quiñónez, especialista de la Niñez y Adolescencia de Unicef, opinó que la violencia hacia los menores se da en ambientes como la familia, comunidad, escuela, trabajo y contra menores que están institucionalizados.La tasa de homicidios “una de la más violentas en el mundo, es producto de situaciones como la falta de control de armas y falta de políticas de prevención” precisó.
Quiñónez considera que se apuesta por “políticas represivas” informó que trabajan junto al Viceministerio de Prevención de Gobernación planes preventivos de uso de armas de fuego, violencia contra la niñez, juventud y mujer.
El Ministerio de Gobernación ha tratado de crear modelos preventivos de violencia de manera creativa como el observatorio 24/0.
Centro de Estudios de Guatemala, 10-16/07/2013

giovedì 11 luglio 2013

768 - UNA SENTENZA STORICA: LO STATO RESPONSABILE PER LA VIOLAZIONE DEL DIRITTO AL CIBO

Il Tribunale dei bambini e adolescenti, in conflitto con la legge di Zacapa, ha dichiarato lo Stato responsabile, in cinque casi giudiziari, presentati nel novembre 2011, per la violazione del diritto al cibo a cinque minori di età in Camotán Chiquimula, una sentenza storica nel paese.
Secondo le informazioni di ElPeriódico, la sentenza sottolinea che lo Stato del Guatemala è responsabile, per difetto, di violare il diritto al cibo, alla vita, alla casa, alla salute, all'istruzione e al lavoro, non solo dei cinque figli, ma anche delle loro famiglie.
I casi sono stati presentati dalla campagna Guatemala Sin Hambre, organizzazione che riunisce 14 organizzazioni sociali, e lo scopo era quello di proteggere tre ragazze e due ragazzi affetti da malnutrizione cronica, originari di Tisipe e Lela Chanco Canyon, comunità Camotán.
Gustavo Pernilla, membro della campagna, ha detto che le cinque famiglie sono state individuate e selezionate, al fine di portare i casi in giudizio, tenuto conto delle caratteristiche di estrema povertà in cui vivono; era importante procedere per via legale, per violazione del diritto al cibo, ha detto.
Pernilla disse a elPeriódico che la frase invia una soluzione di natura integrale, che deve comprendere l'azione della Segreteria per la Sicurezza Alimentare Nutrizionale (SESAN), la Commissione presidenziale per la risoluzione dei conflitti della terra (CONTIERRA) e Ministeri della Pubblica Istruzione, salute, lavoro e l'agricoltura, tra gli altri, fissati anche termini da uno a tre mesi per adempiere le misure immediate.
Da parte sua, Luis Monterroso, titolare della SESAN, ha detto a Prensa Libre, che, anche se la causa è stata presentata sotto il precedente governo, la risposta del governo attuale e le misure di condanna sono comprese nel Piano “Fame Zero”, ha qualificato storica la condanna.
Le informazioni pubblicate in Plaza Pùblica sottolineano che queste cause sono le prime nel suo genere in Guatemala, sono inedite, perché è stato citato in giudizio lo Stato per violazione dei diritti economici, sociali e culturali.
Magaly Cano, coordinatrice della Campagna Guatemala Sin Hambre, ha detto che ciascuno dei casi portati in giudizio aveva uno studio di fattibilità giuridica, dal momento che quello che doveva dimostrare era che ci fosse una violazione dei diritti e che lo Stato era responsabile della violazione e determinare una serie di misure per ripristinarle.
Cano ha detto che l'ufficio del procuratore generale (PGN) ha svolto un duplice ruolo nei processi, come difensore degli interessi dello Stato e come garante dei diritti dei bambini in Guatemala, poiché esisteva la minaccia che l'istituzione prendesse come unica misura quella di togliere i minori alle famiglie, sostenendo che le loro madri e padri erano responsabili per il deterioramento della salute, ha dovuto proteggerli in un ente pubblico, ma non è stato così.
Il giudice Elvyn René Gutiérrez Romero, ha stabilito il precedente giuridico, affermando che lo Statoè responsabile, per omissione, per aver violato i diritti dei ricorrenti, come le risoluzioni, sia le leggi nazionali e i trattati e accordi internazionali, che obbligano ad assicurare alimentazione adeguata ai bambini.
Infine, le sentenze stabiliscono che lo Stato non può ritenere di avere una politica efficace per combattere la malnutrizione, quando i suoi programmi hanno uno sfondo assistenzialista e non si basano su diritti umani fondamentali.
Cerigua, 09/07/2013

767 - UNA SENTENCIA HISTÓRICA: ESTADO RESPONSABLE DE VIOLENTAR EL DERECHO A LA ALIMENTACIÓN

El Juzgado de Niñez y Adolescencia en Conflicto con la Ley Penal de Zacapa declaró al Estado de Guatemala como responsable, en cinco casos judiciales, presentados en noviembre de 2011, por violentar el derecho a la alimentación a cinco menores de edad en Camotán, Chiquimula, una sentencia histórica en el país.
Según la información de elPeriódico, la sentencia destaca que el Estado de Guatemala es responsable, por omisión, de violar el derecho a la alimentación, a la vida, a la vivienda, a la salud, a la educación y al trabajo, no sólo de los cinco niños y niñas sino de sus familias.
Los casos fueron presentados por la Campaña Guatemala Sin Hambre, una entidad que aglutina a 14 organizaciones sociales, y lo que se pretendía era proteger a tres niñas y dos niños con desnutrición crónica, originarios de Cañón Tisipe y Lelá Chancó, comunidades de Camotán.
Gustavo Pernilla, integrante de la Campaña, declaró que las cinco familias fueron identificadas y elegidas, con el fin de llevar los casos a juicio; dadas las características de pobreza extrema en las que viven, era importante llevarlo a la vía jurídica y así sentar precedentes en la violación al derecho de la alimentación, anotó.
Pernilla, dijo, a elPeriódico, que la sentencia manda una solución de carácter integral, en la que deben incluirse acciones de la Secretaría de Seguridad Alimentaria y Nutricional (SESAN), la Comisión Presidencial para la Resolución de Conflictos de Tierra (CONTIERRA) y los ministerios de Educación, Salud, Trabajo y Agricultura, entre otros; además se fijaron plazos de uno a tres meses para el cumplimiento de las medidas inmediatas.
Por su parte, Luis Monterroso, titular de la SESAN, indicó, a Prensa Libre, que aunque la demanda fue interpuesta durante el gobierno anterior, la respuesta del actual gobierno y las medidas que dicta la sentencia están incluidas en el Plan Hambre Cero; calificó de histórica la condena.
La información publicada en Plaza Pública destaca que estos procesos judiciales son los primeros de su tipo en Guatemala; son inéditos, pues se demandó al Estado por violar los derechos económicos, sociales y culturales, indica.
Magaly Cano, coordinadora de la Campaña Guatemala Sin Hambre, comentó que cada uno de los casos llevados a juicio tuvo un estudio de viabilidad jurídica, ya que lo que se trataba de demostrar era que existía la violación de derechos y que el Estado era el responsable de vulnerarlos y determinar una serie de medidas para restituirlos.
Cano dijo que la Procuraduría General de la Nación (PGN) jugó un doble papel en los juicios, como defensor de los intereses del Estado y como garante de los derechos de la infancia en Guatemala; por lo que existía la amenaza de que esa entidad tomara como única medida quitar a las familias a los menores de edad, aduciendo que eran sus madres y padres los responsables de la deteriorada salud de ellos y que había que resguardarlos en una institución pública, pero no fue así.
El juez Elvyn René Gutiérrez Romero, estableció el precedente jurídico, al asumir que el Estado, por omisión, era el responsable de violar los derechos de los demandantes, según las resoluciones, tanto las leyes nacionales, como convenios y tratados internacionales, obligan a garantizar una alimentación adecuada de las y los niños.
Finalmente, las sentencias determinan que el Estado no puede presumir de tener una política efectiva de combate a la desnutrición, cuando sus programas tienen enfoques asistencialistas y no con base a derechos humanos esenciales.
Cerigua, 9/07/2013

venerdì 5 luglio 2013

766 - L’EDUCAZIONE RIDUCE LA POVERTA’ E LA DENUTRIZIONE E MIGLIORA GLI INDICATORI SANITARI NAZIONALI

Vi sono stati progressi nella copertura primaria, ma ci sono ancora grandi sfide in materia di istruzione pre-primaria e secondaria in Guatemala, secondo il documento "offerta di formazione tecnica per i giovani: sottosistema di istruzione scolastica".
Secondo una ricerca dell’Associazione per la Ricerca e Studi Sociali (ASIES), l'importanza della formazione è che genera le abilità sociali e lavorative nelle persone; quando qualcuno riceve istruzione ciò aiuta a ridurre i tassi di malnutrizione e gli indicatori di salute nazionale.
L’istruzione riduce la povertà e con maggiore istruzione superiore ci sono maggiori opportunità di lavoro, il che implica inclusione e le condizioni per una migliore governance e partecipazione democratica sociale, sostiene lo studio.
ASIES ha rivelato che molti adolescenti che hanno partecipato a focus group hanno ritenuto che l'educazione è necessaria per lo sviluppo della società, della comunità e della famiglia, inoltre hanno anche sottolineato che l'educazione formale porta ad essere preparati meglio per un futuro lavoro che permetterà di avere una vita migliore.
Per la popolazione adolescente, l'istruzione apre la mente, offre loro ampie conoscenze per prendere decisioni migliori e soprattutto rafforza i valori di rispetto, responsabilità e fiducia.
La Banca interamericana di Sviluppo (IDB) ha indicato che maggiori sono gli anni di scuola, migliore è la retribuzione oraria per i giovani, e l'accesso all'istruzione superiore raddoppia il livello di aspettativa a livello regionale di retribuzione oraria, inoltre altri hanno sottolineato che più anni di scolarizzazione ha una madre, la denutrizione dei figli sarà minore.
In Guatemala il basso livello di istruzione è un problema serio per lo sviluppo dei bambini, la mancanza di istruzione ritarda lo sviluppo umano e la scarsa qualità produce disuguaglianze sociali, che condannano all'emarginazione una gran parte della popolazione.
La mancanza di opportunità e le disuguaglianze educative nell’accesso, nella permanenza e nella qualità, secondo le informazioni, riprodurre e amplifica l'esclusione sociale ed economica, che limita l’impegno economico, politico, sociale e umano.
ASIES sottolinea che allo stato attuale, è importante avere una gamma di abilità e competenze di base per affrontare i progressi che si verificano ad una velocità acceleratissima, sia in campo culturale, scientifico, tecnologico, politico o sociale.
Le persone hanno bisogno di acquisire competenze sociali per inserirsi in una società complessa e mutevole come l'attuale, secondo ASIES, segnata dalla violenza, dalla discriminazione, dall'oppressione e dall'ingiustizia nel mondo.
Le condizioni sociali, politiche ed economiche non solo incidono nei nuovi posti di lavoro, ma nei modi in cui le persone possono mettere in pratica la loro capacità di lavoro per adeguarsi alle nuove esigenze del mercato del lavoro, ha concluso ASIES.
Cerigua, 02/07/2013

765 - LA EDUCACIÓN REDUCE LA POBREZA, LA DESNUTRICIÓN Y MEJORA LOS INDICADORES DE SALUD NACIONALES

Se ha avanzado en la cobertura de educación primaria, pero aún hay grandes retos en preprimaria y secundaria en Guatemala, según el documento “Oferta de formación técnica para jóvenes: El subsistema de educación extraescolar”.
De acuerdo con la investigación de la Asociación de Investigación y Estudios Sociales (ASÍES), la importancia de la educación es que genera capacidades sociales y laborales en las personas; cuando alguien recibe educación formal se contribuye a disminuir las tasas de desnutrición y los indicadores de salud nacional.
La educación reduce la pobreza y a mayor enseñanza existen mayores oportunidades de empleo, lo que implica la inclusión social y condiciones para una mejor gobernabilidad y participación democrática, destaca el estudio.
ASÍES reveló que diversos adolescentes, quienes participaron en grupos focales, opinaron que la educación es necesaria para el desarrollo de la sociedad, la comunidad y la familia, además destacaron que la educación formal los lleva a estar mejor preparados para un trabajo futuro que les permitirá tener un mejor nivel de vida.
Para la población adolescente, la educación les abre la mente, les da conocimiento amplio para tomar mejores decisiones y principalmente fortalece sus valores de respeto, responsabilidad y confianza.
El Banco Interamericano de Desarrollo (BID) indicó que mientras más años de escolaridad, mejor es el salario por hora para la juventud y acceder a una educación superior duplica la expectativa a nivel regional de ingresos por hora, además otras entidades han destacado que mientras más años de escolaridad tenga una madre, la desnutrición en sus hijos e hijas es menor.
En Guatemala la baja escolaridad es un grave problema para el desarrollo de los niños y niñas, las carencias educativas atrasan el desarrollo humano y la mala calidad de ésta produce la desigualdad social, pues condena a la marginación a una buena parte de la población.
La falta de oportunidades y desigualdades educativas en acceso, permanencia y calidad, según la información, reproducen y amplifican la exclusión social y económica, lo que limita el desempeño económico, político, social y humano.
ASÍES subraya que en la actualidad es importante contar con una serie de conocimientos y de competencias básicas para enfrentar los avances que se producen a un ritmo aceleradísimo, ya sea en el aspecto cultural, científico-tecnológico, político o social.
Las personas necesitan adquirir habilidades sociales para insertarse en una sociedad compleja y cambiante como la actual, según ASÍES, la que está marcada por la violencia, la discriminación, la opresión y la injusticia, a nivel mundial.
Las condiciones sociales, políticas y económicas no sólo inciden en los nuevos empleos sino en las formas en que las personas pueden reconvertir sus habilidades laborales para adaptarse a los nuevos requerimientos del mundo laboral, concluye ASÍES.
Cerigua, 02/07/2013

764 - DENUTRIZIONE, UNA CONDANNA A MORTE PER MIGLIAIA DI BAMBINI IN GUATEMALA

Il Guatemala è al primo posto in America Latina, in termini di malnutrizione infantile, e al sesto a livello mondiale, secondo il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF), la prevalenza di denutrizione nei bambini sotto i cinque anni è del 48%.
Un bambino che ha sofferto di denutrizione è condannato a un ciclo di povertà, una situazione allarmante, dato che i tassi di malnutrizione infantile nel paese superano quelli di Haiti e Honduras in America Latina.
Secondo le informazioni pubblicate in Prensa Libre, la Fondazione Speranza di Vita, che opera in Zacapa, ha riferito che circa 400 bambini sono stati trovati in condizioni gravissime nelle zone montuose dell’Oriente quest'anno, a causa della denutrizione acuta.
Le statistiche della Fondazione indicano che nel 2012 sono stati trattati 700 bambini con gravi problemi di denutrizione e si teme che quest’anno il numero aumenterà, dato che la media di minorenni che la Fondazione salva è di 50-65 al mese, e solo lo scorso giugno ne hanno aiutati 115.
La pubblicazione fa notare che i bambini guariti sono originari di Alta e Baja Verapaz, Izabal, El Progreso e Chiquimula, inoltre alcuni di Quetzaltenango, Huehuetenango e persino di ospedali della capitale.
Lourdes Milian, presidente del consiglio direttivo dell'istituzione, ha detto che tre gruppi di soccorso ogni giorno si dirigono verso le montagne, luoghi lontani e su terreni accidentati in cerca di bambini con denutriti per salvarli dalla morte.
Secondo i dati pubblicati, fino all’8 giugno la Segreteria Alimentare e Nutrizionale (SESAN) ha riportato 2.244 bambini colpiti da denutrizione acuta grave.
Molte organizzazioni internazionali hanno sottolineato che migliorare la nutrizione, in particolare di donne e bambini, è un aspetto fondamentale per la riduzione della povertà, per la promozione dello sviluppo economico e sociale sostenibile e così come per ridurre le ingiustizie.
L'Istituto centroamericano per gli studi fiscali (ICEFI) ha sottolineato che il diritto al cibo e alla vita è essenziale per il godimento di tutte le altre garanzie, come nel caso dell’istruzione e della salute durante l'infanzia.
Cerigua, 03/07/2013

763 - DESNUTRICIÓN, UNA CONDENA DE MUERTE PARA MILES DE NIÑOS Y NIÑAS EN GUATEMALA

Guatemala ocupa el primer lugar de América Latina en cuanto a desnutrición crónica infantil y el sexto a nivel mundial, de acuerdo con el Fondo de las Naciones Unidas para la Infancia (UNICEF); la prevalencia de la desnutrición en menores de cinco años es del 48 por ciento.
A la infancia que ha sido víctima de desnutrición se le está condenando a seguir un círculo de pobreza, una situación alarmante, pues los índices de desnutrición infantil en el país superan los de Haití y Honduras a nivel latinoamericano.
Según la información, publicada en Prensa Libre, la Fundación Esperanza de Vida, que funciona en Zacapa, informó que unos 400 niños y niñas han sido encontrados a punto de morir en las montañas de oriente en lo que va del año, a causa de la desnutrición aguda.
Los registros de la entidad indican que en el 2012 fueron atendidos 700 infantes con serios problemas de desnutrición y se teme que este año la cifra aumente, pues el promedio de menores de edad que rescata la fundación por mes es de 50 a 65, sin embargo sólo en junio pasado han ayudado a 115.
La publicación destaca que los niños y niñas rescatados son originarios de Alta y Baja Verapaz, Izabal, El Progreso y Chiquimula, aunque también han sido referidos algunos de Quetzaltenango, Huehuetenango e incluso de hospitales de la capital.
Lourdes Milián, presidenta de la junta directiva de la institución, dijo que tres grupos de rescate se dirigen a diario a las montañas, lugares lejanos y terrenos intransitables, en busca de infantes con problemas de desnutrición para salvarlos de la muerte.
Según los datos publicados, hasta el 8 de junio la Secretaría Alimentaria y Nutricional (SESAN) reportó 2 mil 244 niños y niñas con desnutrición aguda severa.
Diversas entidades internacionales han destacado que mejorar la nutrición, particularmente de la niñez y las mujeres, es un aspecto fundamental para la reducción de la pobreza, para la promoción del desarrollo económico y social sustentable, así como para aminorar las inequidades.
El Instituto Centroamericano de Estudios Fiscales (ICEFI) destacó que el derecho a la alimentación y a la vida, son esenciales para lograr el goce de todas las demás garantías, como en el caso de la educación y la salud en la infancia.
Cerigua, 03/07/2013