Benvenuti nel blog “Orizzonte Guatemala”! Siamo un gruppo di amici del Guatemala e con questo strumento di comunicazione e condivisione vogliamo contribuire a fare conoscere l’attualità di questo bellissimo paese, al quale ci legano vincoli di amicizia e di solidarietà con tanti amici guatemaltechi.


lunedì 23 luglio 2012

633 - AI ESPRIME PREOCCUPAZIONE PER VIOLENZE E MINACCE CONTRO ATTIVISTI


Amnesty International (AI) ha espresso la sua preoccupazione per gli attacchi e le minacce contro attivisti dei diritti umani, specialmente coloro che si oppongono al settore minerario.
Nella sua pagina web, AI segnala che ha analizzato la situazione del Guatemala per il conflitto in San José del Golfo, relativo alla miniera El Tambor, alle cui operazioni si oppongono gli abitanti di quel municipio e di San Pedro Ayampuc.
AI aggiunge che uno dei suoi ricercatori ha intervistato Yolanda Oquelí, dirigente comunitaria e membro della resistenza contro quella miniera, che è stata vittima di un attentato a colpi di arma da fuoco lo scorso 13 di giugno .
"L'attacco ad Oquelí deve essere una campanello di allarme per le autorità del Guatemala. La vita di questi attivisti è semplicemente a rischio perché tentano di assicurare che i diritti umani delle loro comunità non siano violati quando compagnie minerarie cominciano le operazioni", ha detto Sebastián Elgueta, ricercatore per l'America Centrale di AI.  
Gli attivisti hanno inviato alle imprese canadesi una lettera nella quale chiedono la sospensione delle violenze in Guatemala e Messico.
Centro de Estudios de Guatemala, 19 – 26 giugno 2012

632 - AI EXPRESA PREOCUPACIÓN POR ATAQUES Y AMENAZAS CONTRA ACTIVISTAS

Amnistía Internacional (AI) expresó su preocupación por los ataques y amenazas contra activistas de derechos humanos, en especial quienes se oponen a la minería.
En su página web, AI señala que analizó la situación de Guatemala por el conflicto en San José del Golfo, en relación con la mina El Tambor, a cuya operación se oponen habitantes de ese municipio y de San Pedro Ayampuc.
AI añade que uno de sus investigadores entrevistó a Yolanda Oquelí, dirigente comunitaria y parte de la resistencia contra esa minera, quien fue víctima de un atentado a balazos el 13 de junio último.
“El ataque a Oquelí debe ser una voz de alarma para las autoridades de Guatemala. Las vidas de estos activistas están en riesgo simplemente por tratar de asegurar que los derechos humanos de sus comunidades no sean violados cuando compañías mineras comienzan operaciones”, expresó Sebastián Elgueta, investigador para Centroamérica en AI.
Por aparte, activistas enviaron a empresas canadienses una carta donde piden el cese de ataques en Guatemala y México.
Centro de Estudios de Guatemala, 19 – 26 junio 2012

domenica 22 luglio 2012

631 - L'INSICUREZZA E LA VIOLENZA CONTINUANO AD ESSERE LE PRINCIPALI SFIDE DEL GOVERNO

Alla fine del primo semestre dell'amministrazione del Presidente Otto Pérez Molina, la maggioranza dei cittadini percepisce l'insicurezza come il principale problema del paese, ciò nonostante le promesse e le politiche implementate dal governo per frenare questo flagello.
Come un'inchiesta pubblicata da Prensa Libre lunedì, il 61% della popolazione assicura che il principale problema del paese è l'insicurezza, percentuale che aumenta nelle aree urbane della capitale e dell'interno della repubblica; recentemente il direttore della polizia nazionale civile, Gerson Oliva, ha assicurato che il tasso di omicidi era ridotto ma era aumentato quello degli assalti.
Come ha reso noto il mattutino, il 30% delle persone intervistate ha assicurato che essi o persone vicine sono state vittime di una rapina negli ultimi sei mesi; gli assalti si registrano maggiormente nelle città rispetto all'area rurale.
Il Presidente, riferendosi al primo semestre della sua amministrazione, ha assicurato che non è soddisfatto dei risultati, ma conserva la volontà di trasformare le promesse fatte in campagna elettorale in politica di Stato; durante l'attuale amministrazione si è implementato il programma Fame Zero, si è data continuità ai programmi sociali, è stata fatta manutenzione alle strade principali, oltre ad essere presentata la proposta di riforma educativa.
Secondo dati della PNC, a giugno 2012 si sono registrati 2.956 omicidi, 453 meno che il passato anno, tuttavia il furto di motociclette, ai passanti, in abitazioni e di armi è aumentato in relazione al 2011.
La Politologa Paulina Cruz ha dichiarato che l'elevata differenza tra la sicurezza e il resto dei problemi è poiché questo è un fenomeno che colpisce tutti i settori della società e non fa distinzione tra classe sociale, età, razza o sesso; i membri della classe alta sono tanto vulnerabili all'insicurezza come i più umile che vivono in campagna.
Lo studio ha sottolineato come la principale preoccupazione della maggioranza dei guatemaltechi sono i problemi economici, il 21% ha indicato che la mancanza di impiego ed il costo della vita sono la maggiore preoccupazione; la percezione della popolazione coincide con l'aumento del paniere nell'ultimo anno, raggiungendo Q 2.534 per una famiglia di 5 membri.
Fernando Mack, politologo indipendente, ha assicurato che la mancanza di continuità nelle politiche sociali, i ritardi nell'implementazione dei programmi del Ministero dello Sviluppo Sociale, come la poca capacità di sviluppare politiche di competitività, sono fattori che contribuiscono a questa percezione negativa della situazione economica.
Il 69% della popolazione ha approvato l'attuale amministrazione, mentre il 31% ha assicurato che assicurò che Pérez Molina non realizza un buon governo; Marco Antonio Barahona, direttore dell'Istituto Centroamericano di Studi Politici, ha dichiarato che la valutazione del governo è normale, tenendo in considerazione il tempo che è al potere, e ha detto ugualmente che la gestione governativa deve migliorare.
Centro di Studi del Guatemala 11-17/07/2012

630 - LA INSEGURIDAD Y VIOLENCIA CONTINÚAN SIENDO LOS PRINCIPALES RETOS DEL GOBIERNO

Al concluir el primer semestre de la administración del Presidente Otto Pérez Molina, la mayoría de ciudadanos percibe a la inseguridad como el principal problema del país, esto a pesar de las promesas y a las políticas implementadas por el gobierno para frenar este flagelo.
Según una encuesta publicada por Prensa Libre este lunes, el 61por ciento de la población asegura que el principal problema del país es la inseguridad, aumentando éste en las áreas urbanas de la capital y del interior de la república; recientemente el director de la policía nacional civil, Gerson Oliva, aseguró que la tasa de homicidios había reducido pero la de asaltos aumentó.
Según dio a conocer el matutino, 30 por ciento de las personas encuestadas aseguraron que ellos o personas cercanas fueron víctimas de un atraco en los últimos seis meses; los asaltos se registran mayormente en metrópoli que en el área rural.
El Mandatario al referirse al primer semestre de su administración aseguró que no está satisfecho con los resultados, pero conserva la voluntad para transformar las promesas hechas en campaña a políticas de Estado; durante la actual administración se ha implementado el programa Hambre Cero, se dio continuidad a los programas sociales, se ha dado mantenimiento a carreteras principales, además de ser presentada la propuesta a la reforma educativa.
Según datos de la PNC, a junio de este año se registraron 2 mil 956 homicidios, 453 menos que el pasado año, sin embargo el robo de motocicletas, transeúntes, viviendas y armas de fuego aumentó en relación al 2011.
La Politóloga Paulina Cruz declaró que la elevada diferencia de seguridad con el resto de problemas es debido a que éste es un fenómeno que afecta a todos los sectores de la sociedad y no hace distinción entre clase social, edad, raza o sexo; alguien de clase alta es tan vulnerable a la inseguridad como alguien humilde en el campo, expresó.
El estudio detalló que la principal preocupación de la mayoría de los guatemaltecos son los problemas económicos, el 21 por ciento indicó que la falta de empleo y el costo de la vida son su mayor preocupación; la percepción de la población coincide con el aumento de la canasta básica en el último año, alcanzando los Q 2 mil 534 para una familia de 5 integrantes.
Fernando Mack, politólogo independiente, aseguró que la falta de continuidad en las políticas sociales, retrasos en la implementación de los programas del Ministerio de Desarrollo Social, así como la poca capacidad para desarrollar políticas de competitividad, son factores que contribuyen a esta percepción negativa sobre la situación económica.
El 69 por ciento de la población aprobó a la actual administración, en tanto el 31 por ciento aseguró que Pérez Molina no realiza un buen gobierno; Marco Antonio Barahona, director del Instituto Centroamericano de Estudios Políticos, declaró que la calificación para el gobierno es normal, tomando en cuenta el tiempo que lleva, asimismo dijo que la gestión gubernamental debe mejorar.
Centro de Estudios de Guatemala 11-17/07/2012

giovedì 12 luglio 2012

629 - HOMENAJE A MONS. RAMAZZINI - OMAGGIO A MONS. RAMAZZINI

Video Copae San Marcos

mercoledì 11 luglio 2012

628 - ONU SOTTOLINEA LAVORO DEL PROCURATORE GENERALE NELLA LOTTA CONTRO L'IMPUNITÀ IN GUATEMALA

Navi Pillay, Alto Commissario dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per i Diritti umani, ha affermato che il Guatemala ha realizzato grandi progressi nella lotta contro l'impunità" e ha sottolineato il coraggio della Pubblico Ministero e responsabile del Ministero Pubblico, Claudia Paz y Paz.
Nella 20° sessione del Consiglio di Diritti umani dell'ONU, Pillay ha affermato: "Voglio sottolineare il coraggio della Pubblico ministero nel momento di intraprendere azioni giudiziali in casi importanti, comprese le violazioni dei diritti umani del passato e le attività del crimine organizzato."
Osservando i passi positivi fatti dalle autorità del paese, l’Alta Commissaria ha segnalato che "si richiedono ancora sforzi significativi per fare fronte a questioni relazionate coi diritti umani, particolarmente le disuguaglianze e la violenza e l'insicurezza generalizzate."
In questo discorso ha fatto allusione alla sua recente visita in Guatemala, dove aveva assisito alla presa di possesso del presidente Otto Pérez Molina, con il quale si era incontrata. Pillay ha visitato il Guatemala in marzo e ha considerato già promettenti i giudizi contro i responsabili del genocidio in Guatemala, in particolare nel caso conosciuto come Dos Erres, del massacro di 201 persone nel 1982, per la quale sono stati condannati cinque ex militari a 6.060 anni di prigione.
Anche l’Alta Commissaria ha fatto riferimento alle indagini portate avanti per genocidio nella regione Ixil, nelle quali è implicato l'ex capo di Stato di fatto José Efraín Ríos Montt ed altri due generali ritirati.
Per il futuro, Pillay ha chiesto al Governo riforme importanti, come quello del sistema giudiziale, per garantire un sistema indipendente, imparziale ed accessibile per i guatemaltechi.
Nery Rodenas, direttore dell'Ufficio dei Diritti umani dell'Arcivescovado di Città del Guatemala (ODHAG), ha segnalato che queste dichiarazioni devono essere ricevute molto bene, e che devono essere considerate come un messaggio che si procede sulla strada giusta; inoltre ha riferito che anche altre istituzioni dello Stato dovrebbero coordinare gli sforzi per effettuare azioni che possano diminuire la criminalità del paese.
“Ci sono infatti molti settori che si stanno opponendo al lavoro della Pubblico ministero Generale, perché sta facendo un buon lavoro; queste dichiarazioni dell’Alta Commissaria sono di grande appoggio" ha affermato Rodenas.
Da parte sua, Carmen Aída Ibarra, direttrice del Movimento Pro Giustizia, ha detto che vede con molta soddisfazione il lavoro congiunto sta realizzando il Ministero Pubblico ed il Ministero dell’Interno, ci sono stati un coordinamento molto buono e buoni risultati in materia di indagini, catture e di preparazione di casi giudiziali
Centro di Studi del Guatemala, 19-26 Giugno 2012

627 - ONU DESTACA LABOR DE FISCAL GENERAL EN LA LUCHA CONTRA LA IMPUNIDAD EN GUATEMALA

Navi Pillay, Alta Comisionada de la Organización de las Naciones Unidas (ONU) para los Derechos Humanos, afirmó que Guatemala “ha realizado grandes progresos en la lucha contra la impunidad” y destacó la valentía de la Fiscal General y jefa del Ministerio Público, Claudia Paz y Paz.
En la 20 sesión del Consejo de Derechos Humanos de la ONU, Pillay manifestó: “Quiero destacar el coraje de la Fiscal General a la hora de emprender acciones judiciales en casos sensibles, incluidas las violaciones de los derechos humanos del pasado y las actividades del crimen organizado”.
Observando los pasos positivos dados por las autoridades del país, la Alta Comisionada señaló que “todavía se requieren esfuerzos significativos para hacer frente a cuestiones relacionadas con los derechos humanos, particularmente las desigualdades y la violencia y la inseguridad generalizadas”.
En este discurso hizo alusión a su reciente visita a Guatemala, donde asistió a la toma de posesión del presidente Otto Pérez Molina, con quien se entrevistó. Pillay visitó Guatemala en marzo y ya consideró esperanzadores los juicios contra responsables del genocidio en Guatemala, en particular en el caso conocido como Dos Erres, de la matanza de 201 personas en 1982, por la que han sido condenados cinco exmilitares a 6 mil 60 años de prisión.
La Alta Comisionada también aludió a las investigaciones abiertas por genocidio en la región Ixil, en el que se implica al ex jefe de Estado de facto José Efraín Ríos Montt y otros dos generales retirados.
De cara al futuro, Pillay pidió al Gobierno reformas importantes, como el del sistema judicial, para garantizar un sistema independiente, imparcial y accesible para los guatemaltecos.
Nery Rodenas, director de la Oficina de Derechos Humanos del Arzobispado de Guatemala (ODHAG), señaló que estas declaraciones deben ser muy bien recibidas, y que deben ser consideradas como un mensaje de que vamos por buen camino; además refirió que otras entidades del Estado también deberían coordinar esfuerzos para efectuar acciones que puedan disminuir la criminalidad del país.
“Hay muchos sectores que se están oponiendo al trabajo de la Fiscal General, precisamente porque está haciendo un buen trabajo; estas declaraciones de la Alta Comisionada son un gran respaldo” manifestó Rodenas.
Por su parte, Carmen Aída Ibarra, directora del Movimiento Pro Justicia, indicó que ve con mucha satisfacción el trabajo conjunto que está realizando el Ministerio Público (MP) y el Ministerio de Gobernación, “ha habido una muy buena coordinación y buenos resultados en materia de investigación, capturas y de construcción de casos judicial.
Centro de Estudios de Guatemala, 19-26 Junio de 2012

sabato 7 luglio 2012

626 - MONS. RAMAZZINI NOMINATO AMBASCIATORE DELLA PACE


Nell'atto del cambio della Rosa della Pace, effettuato nell'edificio del Ministero dell’Interno, nella città di San Marcos, monsignor Álvaro Ramazzini Imeri è stato nominato Ambasciatore della Pace.
Luis Rivera Joachín, governatore dipartimentale, ha affermato: "A nome del Governo si riconosce il lavoro che con sforzo, dedizione, leadership ed amore, monsignor Ramazzini ha realizzato nei 29 municipi del dipartimento di San Marcos."
Ha spiegato che questo atto è stato sollecitato
da settori popolari al Consiglio Dipartimentale per lo Sviluppo, e rappresenta un saluto per il prelato, e un ringraziamento alla guida spirituale al quale Dio ha affidato il nostro dipartimento.
Mons. Ramazzini ha detto che si sentiva molto grato per l'accoglienza che gli hanno dato gli abitanti di San Marcos durante oltre due decenni e che non li dimenticherà mai.
Prensa Libre, 2/07/2012

625 - DECLARAN EMBAJADOR DE LA PAZ A RAMAZZINI

En el acto de cambio de la Rosa de la Paz efectuado en el edificio del Ministerio de Gobernación en la ciudad de San Marcos, monseñor Álvaro Ramazzini Imeri fue declarado Embajador de la Paz.
Luis Rivera Joachín, gobernador departamental, expresó: “En nombre del Gobierno se reconoce la labor que con esfuerzo, dedicación, liderazgo y amor, realizó en los 29 municipios marquenses monseñor Ramazzini”.
Explicó que este acto fue solicitado por sectores populares al Consejo Departamental de Desarrollo, y representa una despedida para el excelentísimo prelado, sino un agradecimiento como guía espiritual que Dios le encomendó para nuestro departamento.
El homenajeado manifestó que se sentía muy agradecido por la hospitalidad que le dieron los marquenses durante más de dos décadas y que nunca los olvidará.
Prensa Libre, 2/07/2012

venerdì 6 luglio 2012

624 - AI ESPRIME PREOCCUPAZIONE PER ATTACCHI E MINACCE CONTRO ATTIVISTI

Amnesty International (AI) ha espresso la sua preoccupazione per gli attacchi e le minacce contro attivisti dei diritti umani, specialmente coloro che si oppongono al settore minerario.
Nella sua pagina web, AI segnala che ha analizzato la situazione del Guatemala per il conflitto in San José del Golfo, relativo alla miniera El Tambor, alle cui operazioni si oppongono gli abitanti di quel municipio e di San Pedro Ayampuc.
AI aggiunge che uno dei suoi ricercatori ha intervistato Yolanda Oquelí, dirigente comunitaria e membro della resistenza contro quella miniera, che è stata vittima di un attentato a colpi di arma da fuoco lo scorso 13 di giugno .
"L'attacco ad Oquelí deve essere una campanello di allarme per le autorità del Guatemala. La vita di questi attivisti è semplicemente a rischio perché tentano di assicurare che i diritti umani delle loro comunità non siano violati quando compagnie minerarie cominciano le operazioni", ha detto Sebastián Elgueta, ricercatore per l'America Centrale di AI.  
Gli attivisti hanno inviato alle imprese canadesi una lettera nella quale chiedono la sospensione delle violenze in Guatemala e Messico.
Centro de Estudios de Guatemala, 19 – 26 giugno 2012

623 - AI EXPRESA PREOCUPACIÓN POR ATAQUES Y AMENAZAS CONTRA ACTIVISTAS

Amnistía Internacional (AI) expresó su preocupación por los ataques y amenazas contra activistas de derechos humanos, en especial quienes se oponen a la minería.
En su página web, AI señala que analizó la situación de Guatemala por el conflicto en San José del Golfo, en relación con la mina El Tambor, a cuya operación se oponen habitantes de ese municipio y de San Pedro Ayampuc.
AI añade que uno de sus investigadores entrevistó a Yolanda Oquelí, dirigente comunitaria y parte de la resistencia contra esa minera, quien fue víctima de un atentado a balazos el 13 de junio último.
“El ataque a Oquelí debe ser una voz de alarma para las autoridades de Guatemala. Las vidas de estos activistas están en riesgo simplemente por tratar de asegurar que los derechos humanos de sus comunidades no sean violados cuando compañías mineras comienzan operaciones”, expresó Sebastián Elgueta, investigador para Centroamérica en AI.
Por aparte, activistas enviaron a empresas canadienses una carta donde piden el cese de ataques en Guatemala y México.
Centro de Estudios de Guatemala, 19 – 26 junio 2012