Benvenuti nel blog “Orizzonte Guatemala”! Siamo un gruppo di amici del Guatemala e con questo strumento di comunicazione e condivisione vogliamo contribuire a fare conoscere l’attualità di questo bellissimo paese, al quale ci legano vincoli di amicizia e di solidarietà con tanti amici guatemaltechi.


sabato 30 giugno 2012

622 - FINO AD ORA SONO STATI DEPORTATI 17.860 GUATEMALTECHI

Il numero di deportati degli Stati Uniti potrebbe arrivare, a fine di anno, a 37.000 persone, un cifra record secondo le proiezioni della Direzione Generale delle Migrazioni, che segnala fino a giovedì 14 giugno un incremento del 27%.
Fernando Lucero, portavoce di Migrazione, ha spiegato che la quantità di voli sono aumentati da 5 a 9 per settimana. Prova di ciò, sono arrivati nel paese 192 deportati, e dall’inizio dell’anno sono arrivati 167 voli. Da gennaio ad oggi sono stati deportati 17.860 guatemaltechi, mentre l'anno scorso, nello stesso periodo, furono 13.855; la differenza è di 4.005 persone "e non è finito il mese di giugno" ha spiegato Lucero. 
Nel primo bimestre dell'anno, le organizzazioni a favore dei migranti manifestarono la stessa preoccupazione, perché l'incremento si prevedeva intorno ad un 29%.
David Quiroa, componente della Coalizione Nazionale dei Guatemaltechi negli Stati Uniti (Conguate), assicura che si è rilevato un nuovo fenomeno "la auto deportazione": questo, a causa delle scarse possibilità di lavoro e le persecuzioni per l'indurimento delle leggi anti migranti.
Le leggi anti migranti hanno spaventato molti imprenditori, che hanno realizzato licenziamenti massicci, con il conseguente aumento della disoccupazione tra i connazionali.
Il rappresentante di Conguate assicura che le cifre di deportati mostrano che nell'amministrazione di Barack Obama, la quantità di deportazioni è raddoppiata in relazione a quella del suo predecessore George Bush.
(Centro de Estudios de Guatemala, 12-18 giugno 2012)

621 - EN LO QUE VA DEL AÑO, HAN SIDO DEPORTADOS 17,860 GUATEMALTECOS

El número de deportados de Estados Unidos podría llegar a fin de año, a 37 mil personas, una cifra récord según la proyección de la Dirección General de Migración que reporta hasta este jueves 14 un incremento del 27%.
Fernando Lucero, portavoz de Migración, explicó que la cantidad de vuelos que reciben aumentaron de 5 a 9 por semana. Prueba de ello, arribaron al país 192 deportados y en lo que va del año han llegado 167 vuelos. De enero a la fecha han sido deportados 17,860 guatemaltecos, mientras que el año pasado, en el mismo período, fueron 13,855; la diferencia es de 4,005 personas “y no ha terminado el mes de junio” explicó Lucero.
En el primer bimestre del año, las organizaciones a favor del migrante manifestaron la misma preocupación, pues el incremento se proyectaba a un 29%.
David Quiroa, integrante de la Coalición Nacional de Guatemaltecos en Estados Unidos (Conguate), asegura que se ha percibido un nuevo fenómeno “la autodeportación”: esto, a raíz del escaso empleo y la persecución por el endurecimiento de las leyes antimigrantes.
Las leyes antimigrantes han asustado a muchos empresarios que han realizado despidos masivos, con lo que el desempleo aumenta entre los connacionales.
El representante de Conguate asegura que las cifras de deportados muestran que en la administración de Barack Obama, la cantidad de deportaciones se ha duplicado en relación con la de su antecesor George Bush.
(Centro de Estudios de Guatemala, 12-18 junio 2012)
 

martedì 26 giugno 2012

620 - IPG: GUATEMALA ANCORA TRA I PAESI PIÙ VIOLENTI DELL'AMERICA

Il Guatemala è collocato tra i paesi più violenti dell'America Latina e ubicato al 124° posto nell'Indice di Pace Globale 2012 (IPG), che elabora ogni anno l'Istituto per l'Economia e la Pace, con sede a Londra, Inghilterra, e che è stato presentato questo martedì in Inghilterra. Nel 2007 il paese ha occupato il 93° posto, nel 2008 il 103°, nel 2009 e 2010 il 110°, nel 2011 il 126° e, nel 2012, il 124°.
Secondo lo studio, in Guatemala può osservarsi gran quantità di omicidi, atti violenti, importazione di armi e popolazione in carcere in condizioni di sovraffollamento, tanto che in America Centrale è il paese più violento, superato solo dall’Honduras che si trova al 129°.
El Salvador occupa il terzo posto nell'Istmo (111), Nicaragua il quarto e Costa Rica (36) è la nazione più pacifica nella regione.
Secondo il documento, in tutto il continente americano, la Colombia è il paese più violento, occupa il 144° posto, il Cile il più tranquillo (30), molto sopra di Argentina (44), Perù (79), Brasile, 83, e Bolivia (84).
Norma Cruz, della Fondazione Sopravvissuti, segnala che "deplorevolmente" quel risultato non "è per niente sorprendente", poiché il Guatemala, per la sua posizione geografica, è area di passaggio per il crimine organizzato, traffico di armi e tratta di persone.
Rolando Yoc, direttore della Risoluzione di Conflitti della Procura dei Diritti umani, ha detto che bisogna riconoscere che se il Guatemala è stato qualificato come uno dei paesi più violenti del mondo, è perché ciò si riflette nella realtà.
(Centro de Estudios de Guatemala, 12-18 giugno 2012)

619 - IPG: GUATEMALA SIGUE ENTRE LOS MÁS VIOLENTOS DE AMÉRICA

Guatemala fue situado entre los países más bélicos de América Latina y ubicado en el puesto 124 en el Índice de Paz Global 2012 (IPG) que elabora cada año el Instituto para la Economía y la Paz, con sede en Londres, Inglaterra, y que fue presentado este martes en ese país. En 2007 el país ocupó el sitio 93, en 2008 el 103, en 2009 y 2010, el 110, en 2011 el 126 y, en 2012, el 124.
Según el estudio, en Guatemala se puede observar gran cantidad de homicidios, actos violentos, importación de armas y población encarcelada en hacinamiento, al grado de que en Centroamérica, es el país más violento, solo superado por Honduras que se encuentra en el lugar 129.
El Salvador ocupa el tercer puesto en el Istmo (111), Nicaragua el cuarto y Costa Rica (36) es la nación más pacífica en la región.
De acuerdo con el documento, en todo el continente americano, Colombia es el país más violento, ocupa el sitio 144. Chile el más tranquilo (30), muy arriba de Argentina (44), Perú (79), Brasil (83) y Bolivia (84).
Norma Cruz, de la Fundación Sobrevivientes, señala que “lamentablemente” ese resultado “no es nada sorprendente”, ya que Guatemala, por su posición geográfica, es área de paso para el crimen organizado, trasiego de armas de fuego y trata de personas.
Rolando Yoc, director de resolución de conflictos de la Procuraduría de los Derechos Humanos, dijo que hay que reconocer que si a Guatemala se le califica como uno de los países más violentos del mundo, es porque eso se refleja en la realidad.
(Centro de Estudios de Guatemala, 12-18 junio 2012)

sabato 23 giugno 2012

618 - LO STATO DEVE ASSUMERE IMPEGNI CONTRO IL LAVORO INFANTILE

Un appello affinché lo Stato guatemalteco si faccia carico degli impegni assunti, nell'accordo 182 dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) che proibisce le peggiori forme di lavoro infantile e l'azione immediata per la sua eliminazione, hanno affermato le organizzazioni sociali.
Commemorando il Giorno Internazionale contro il Lavoro Infantile, la Fondazione Catholic Relief Services (CRS), l'Associazione Proyetto Conrado della Croce, la Pastorale Sociale di San Marcos e la Fundación Rigoberta Menchú, si sono pronunciati contro ogni forma di lavoro infantile nel paese ed hanno chiesto di rendere effettivi i diritti dell'infanzia ed adolescenza.
Nella conferenza stampa, le associazioni hanno segnalato che in Guatemala il lavoro infantile ha il volto dei bambini indigeni e contadini; le condizioni nelle quali vivono i bambini e bambine determinano il tipo e la durata del lavoro; più poveri sono i bambini più pericoloso sarà il lavoro e di conseguenza più lunga sarà la sua giornata lavorativa.
Secondo statistiche dal 2007 al 2010, circa 30.000 bambini e bambine hanno lasciato la scuola per lavorare ed aiutare economicamente la loro famiglia; negli ultimi 15 anni i bambini e bambine lavoratori si sono triplicati, e questo è in relazione all'incremento della povertà e della povertà estrema; la terza parte dei bambini lavoratori vivono nei dipartimenti di Quetzaltenango, Totonicapán e San Marcos.
Rigoberta Menchú Tum, Premio Nobel della Pace, ha dichiarato che tra i lavori più rischiosi che praticano i bambini vi sono quelli prevedono di maneggiare la polvere da sparo; ha affermato che per sradicare il lavoro nei minorenni deve essere data un'educazione gratuita e di qualità, ma soprattutto fonti di impiego per i genitori.
Armando Secaida, rappresentante in Guatemala di CRS, ha informato che la sua organizzazione porta avanti un progetto chiamato “i miei diritti sono importanti” che cerca formare dirigenti locali per dare effettività ai diritti dei bambini; attraverso l'educazione lavorano in 184 scuole, con 11.200 minorenni di età.
Il progetto, sostenuto da CRS, è in conclusione nei municipi San Lorenzo e Comitancillo, di San Marcos e Santa María Chiquimula e Totonicapán, di Totonicapán; in entrambi i dipartimenti si lavora congiuntamente con organizzazioni locali; in Totonicapán, inoltre, con l'organizzazione Conrado Cruz.
Secaida ha affermato che gli 11.000 bambini e bambine sono eroi, perché oltre a studiare lavorano per aiutare economicamente la loro famiglia; secondo statistiche, i bambini che frequentano la scuola lavorano 23 ore alla settimana.
Si spera che per il 2015 il lavoro infantile, nella sua peggiore forma, sia sradicato e il 2020 sia libero da ogni lavoro infantile; CRS insieme alla Fundación Rigoberta Menchú sostiene il diploma: Diritti dell'infanzia e Lavoro infantile, che appoggia gli attori sociali affinché conoscano le loro responsabilità verso la meta tracciata per il 2015.
In conclusione, le organizzazioni hanno chiesto in maniera urgente che si identifichino ed implementino politiche relazionate all'eliminazione della povertà, della fame e per questo ridurre il livello di incidenza dell’inaccettabile male sociale del lavoro infantile.
Centro de Estudios de Guatemala, 12 - 18 giugno 2012

617 - ESTADO DEBE ASUMIR COMPROMISOS CONTRA EL TRABAJO INFANTIL

Un llamado para que el Estado guatemalteco asuma los compromisos adquiridos, en el marco del convenio 182 de la Organización Internacional del Trabajo (OIT), que prohíbe las peores formas de trabajo infantil y la acción inmediata para su eliminación, realizaron organizaciones sociales.
En conmemoración del Día Internacional contra el Trabajo Infantil, la Fundación Catholic Relief Services (CRS), la Asociación Proyecto Conrado de la Cruz, la Pastoral Social de San Marcos y la Fundación Rigoberta Menchú, se pronunciaron contra toda forma de trabajo infantil en el país y exigieron dar validez a los derechos de la niñez y adolescencia.
En conferencia de prensa, las entidades señalaron que en Guatemala el trabajo infantil tiene rostro campesino e indígena; las condiciones en las que viven los niños y niñas determinan el tipo y tiempo de trabajo; entre más pobre sea el infante más peligroso será el trabajo y por ende más larga será su jornada laboral.
Según estadísticas del 2007 al 2010, 30 mil niños y niñas dejaron la escuela para trabajar y ayudar económicamente a su familia; en los últimos 15 años los niños y niñas trabajadores se han triplicado, lo que se relaciona con el incremento de pobreza y pobreza extrema;  la tercera parte de los infantes trabajadores se sitúan en los departamentos de Quetzaltenango, Totonicapán y San Marcos.
Rigoberta Menchú Tum, Premio Nobel de la Paz, declaró que entre los empleos de mayor riesgo que practican los niños están los que manejan pólvora; afirmó que para erradicar el trabajo en los menores de edad se debe dar una educación gratuita y de la calidad, pero sobre todo fuentes de empleo para los padres.
Armando Secaida, representante en Guatemala de CRS, informó que su organización ejecuta un proyecto llamado mis derechos son importantes, que busca empoderar a dirigentes locales para dar validez a los derechos de los niños; a través de la educación trabajan en 184 escuelas, con 11 mil 200 menores de edad
El proyecto, impulsado por CRS, se lleva a cabo en los municipios San Lorenzo y Comitancillo, de San Marcos y Santa María Chiquimula y Totonicapán, de Totonicapán; en ambos departamentos se  trabaja conjuntamente con organizaciones locales; en Totonicapán, además, con la organización Conrado Cruz.
Secaida afirmó que  los 11 mil niños y niñas son héroes, pues además de estudiar laboran para ayudar económicamente a su familia; según estadísticas, los niños que acuden a la escuela trabajan 23 horas a la semana.
Se espera que para el 2015 el trabajo infantil en su peor forma sea erradicado y el 2020 sea libre de todo trabajo infantil; CRS junto con la Fundación Rigoberta Menchú impulsan el diplomado: Derechos de la niñez y Trabajo infantil, que apoya a los actores sociales para que conozcan sus responsabilidades sobre la meta trazada para el 2015.
Finalmente, las organizaciones pidieron que de manera urgente se identifiquen e implementen políticas relacionadas a la eliminación de la pobreza, el hambre y con esto reducir el nivel de incidencia de los inaceptables males sociales en el trabajo infantil.
(Centro de Estudios de Guatemala, 12-18 junio 2012)

martedì 12 giugno 2012

616 - INAUGURAZIONE DI UN DISTACCAMENTO MILITARE A SAN JUAN COTZAL

Su richiesta del Sindaco di San Juan Cotzal (Quichè) Baltazar Cruz Torres, il Ministero della Difesa Nazionale inaugura oggi il distaccamento militare in questa regione che fa parte del "Triangolo Ixil", la stessa que fu colpita dalla guerra civile che si protrasse oltre trenasei anni nel Paese.
Le costruzioni saranno ubicate nella strada che conduce a Santa Adelina, all'interno del territorio comunale. Verranno assegnati a questo distaccamento fra i venti e i trenta militari, che lavoreranno insieme alla Polizia Nazionale Civile, come forze integrate per la sicurezza cittadina e per la lotta alla delinquenza e alle bande criminali. Così ha informato il portavoce dell'esercito Rony Urizar.
Inoltre, così come convenuto, l'amministrazione comunale ha predisposto un compesso abitativo dove alloggerannno quei militari che si tratterranno sul luogo per un tempo indefinito.
Il capo del consiglio comunale, lo scorso 20 aprile, ha prospettato la richiesta all'amministrazione militare, in considerazione dell'aumento di incidenza della criminalità nel municipio in questione.
In tale occasione si è anche sollecitato al Ministro dell'Interno Maurizio Lopez Bonilla, l'ìincremento del numero degli agenti di polizia par proteggere i residenti.
Prensa Libre 12/06/2012

615 - INAUGURAN DESTACAMENTO MILITAR EN SAN JUAN COTZAL

A solicitud del alcalde de San Juan Cotzal, Quiché, Baltazar Cruz Torres, el Ministerio de la Defensa Nacional inaugurará este día el destacamento militar en esta región que forma parte del Triángulo Ixil, misma que fue golpeada por el enfrentamiento armado interno que duró más de 36 años en el país.
Las instalaciones estarán ubicadas en el camino que conduce a Santa Adelina, siempre dentro del casco municipal y han sido asignados entre 20 y 30 militares, que trabajarán en conjunto con la Policía Nacional Civil (PNC), como fuerzas combinadas para la seguridad ciudadana y el combate a la ola delincuencial y de pandillas, informó el portavoz del Ejército, Rony Urízar.
Además tal y como se acordó la municipalidad proporcionó una vivienda en donde serán ubicados los militares que permanecerán por tiempo indefinido en esta localidad.
El jefe edil planteó, el pasado 20 de abril, la solicitud a la cartera militar como resultado de un incremento de la incidencia criminal en el referido municipio. En esa ocasión también se solicitó al ministro de Gobernación, Mauricio López Bonilla, el aumento de agentes de la PNC para proteger a los pobladores.
Prensa Libre 12/06/2012

mercoledì 6 giugno 2012

614 - LAVORATORI DELLA IDROELETTRICA DI HUEHUETENANGO FERMATI PER MORTE DI CONTADINO

Secondo le autorità, Ricardo Arturo García López e Óscar Armando Ortiz Solares sono i presunti responsabili dell'assassinio del contadino Andrés Pedro Miguel in Santa Cruz de Barillas, Huehuetenango, lo scorso 1 maggio. Nel fatto sono rimasti feriti Pablo Antonio Pablo ed Esteban Bernabé Mateo che accompagnavano il morto il giorno dei fatti.
Dopo l'incidente, alcuni testimoni dichiararono che il crimine era stato perpetrato dal personale della Hidro Santa Cruz, azienda nei confronti della quale esiste un conflitto sociale fino dalla sua installazione nel municipio. Le autorità investigative hanno richiesto all'impresa i nomi del personale di sicurezza e hanno stabilito che i detenuti erano parte dei membri della sicurezza.
Il Ministero Pubblico ha specificato che García lavorava come guardia di sicurezza dell'azienda Ecoener Centrali Idroelettriche Guatemalteche, mentre ha specificato che per quanto riguarda Ortiz non è stato stabilito se lavorava come guardia o autista.
Mynor Melgar, segretario privato del MP, ha ribadito che i detenuti avevano dichiarato che lavoravano per Hidro Santa Cruz: "È un'affermazione fatta da loro stessi e da altri lavoratori dell'impresa."
Alberto Molina Canales, pubblico ministero generale del Ministero Pubblico, ha specificato che le dichiarazioni dei testimoni del crimine di Miguel hanno permesso l'elaborazione di una foto robot, che è stata confrontata con l'immagine di García López, presunto autore materiale del crimine.
Il funzionario ha aggiunto che sono stati analizzati altri indizi, tra essi: 4 cartucce calibro 9 millimetri e 2 di calibro 45, le cui misure coincidono con le armi sequestrate in una delle residenze dei detenuti.
Mauricio López Bonilla, capo del dicastero dell'Interno, ha sottolineato che i lavoratori catturati si trovavano nell'area, prima e durante il crimine, successivamente sono fuggiti verso comunità confinanti con Santa Cruz Barillas. 
Il Ministro ha spiegato che gli inquisiti sono stati localizzati perché durante la loro fuga comunicavano costantemente tra loro, cosa che ha attivato le celle dei telefoni cellulari e ha permesso l'ubicazione esatta.
Il passato 1 maggio, dopo essere venuti a conoscenza dell'assassinio di Pedro Miguel, decine di contadini irruppero nel distaccamento militare del luogo dove si pensava fossero rifugiati i responsabili dell'attacco; la folla si scagliava contro i soldati che si trovavano nel distaccamento, alcuni sono stati feriti.
Il 2 maggio il presidente Otto Pérez ha decretato lo stato d’assedio per i tumulti, e l’8 maggio il Congresso lo ha ratificato; nel quadro di questa misura, numerosi contadini denunciarono abusi contro la popolazione, alcuni uomini con ordini di cattura sono fuggiti sulle montagne e si sono verificate detenzioni illegali di varie persone.
Lo scorso 18 maggio il Presidente Pérez ha annunciato che veniva tolto lo stato d’assedio a Barillas perché si era riusciti a ristabilire l'ordine e non per la pressione sociale; il caso ha generato solidarietà nazionale ed internazionale verso gli abitanti danneggiati.
Centro studi del Guatemala, 23-28 maggio 2012

613 - EMPLEADOS DE HIDROELÉCTRICA DE HUEHUETENANGO DETENIDOS POR MUERTE DE CAMPESINO

De acuerdo con las autoridades, Ricardo Arturo García López y Óscar Armando Ortiz Solares son los presuntos responsables del asesinato del campesino Andrés Pedro Miguel en Santa Cruz Barillas, Huehuetenango, el pasado 1 de mayo. En el hecho resultaron heridos Pablo Antonio Pablo Pablo y Esteban Bernabé Mateo, quienes acompañaban al fallecido el día de los hechos.
Después del incidente, testigos declararon que el crimen había sido perpetrado por personal de Hidro Santa Cruz, entidad contra la que existe un conflicto social desde su instalación en el municipio. Las autoridades de investigación requirieron a esa empresa los nombres de su personal de seguridad y establecieron que los detenidos eran parte de ella.
El Ministerio Público (MP) detalló que García laboraba como guardia de seguridad de la entidad Ecoener Centrales Hidroeléctricas Guatemaltecas, S. A., sin embargo, indicó que sobre Ortiz no se había establecido si era guardia o piloto.
Mynor Melgar, secretario privado del MP, reiteró que los detenidos habían declarado que trabajaban para Hidro Santa Cruz: “Es una afirmación de ellos mismos y de otros trabajadores de la empresa”.
Alberto Molina Canales, fiscal general en funciones del Ministerio Público (MP), detalló que las declaraciones de los testigos del crimen de Miguel permitieron la elaboración de una foto robot, la cual fue cotejada con la imagen de García López, supuesto autor material del crimen.
El funcionario añadió que se analizaron otros indicios, entre ellos: 4 casquillos calibre 9 milímetros y 2 de calibre 45, cuyas medidas coincidieron con las armas decomisadas en una de las residencias de los detenidos.
Mauricio López Bonilla, jefe de la cartera del Interior, señaló que los capturados estuvieron en el área, antes y durante el crimen, posteriormente huyeron hacia comunidades aledañas a Santa Cruz Barillas. 
El Ministro explicó que los sindicados fueron localizados debido a que durante su escape se comunicaron constantemente entre sí, lo que activó las celdas de sus teléfonos celulares y permitió la ubicación exacta.
El pasado 1 de mayo, después de enterarse del asesinato de Pedro Miguel, decenas de pobladores irrumpieron en el destacamento militar del lugar del lugar en donde presuntamente se habían refugiado los responsables del ataque; la turba arremetió contra los soldados que se encontraban en el lugar, algunos resultaron con heridas.
El 2 de mayo el presidente Otto Pérez decretó estado de sitio por los disturbios y el 8 de mayo el Congreso lo ratificó; en el marco de dicha medida pobladores denunciaron numerosos abusos en contra de la población, algunos hombres con órdenes de captura huyeron a las montañas y se reportaron detenciones ilegales de varias personas.
El pasado 18 de mayo el Presidente Pérez anunció que se levantaba el Estado de sitio en Barillas porque se logró restablecer el orden y no por la presión social; el caso generó solidaridad nacional e internacional hacia los habitantes afectados.
Centro de estudios de Guatemala 23-28 de mayo 2012