Benvenuti nel blog “Orizzonte Guatemala”! Siamo un gruppo di amici del Guatemala e con questo strumento di comunicazione e condivisione vogliamo contribuire a fare conoscere l’attualità di questo bellissimo paese, al quale ci legano vincoli di amicizia e di solidarietà con tanti amici guatemaltechi.


venerdì 10 settembre 2010

249 - III RELAZIONE SUL MONITORAGGIO ED ANALISI DELLA QUALITÀ DELL'ACQUA

Dall'anno 2007 la Commissione Pastorale Pace ed Ecologia (COPAE), della Pastorale Sociale della Diocesi di San Marcos, realizza un monitoraggio delle acque superficiali dei fiumi Quivichil e Tzalá, vicini allo sfruttamento del progetto minerario Marlin, proprietà di Montana Exploradora del Guatemala, che a sua volta è sussidiaria dell'impresa canadese Goldcorp.
La relazione che presentiamo oggi è la terza che realizziamo e deve essere vista come una continuazione del lavoro realizzato dal 2007 e delle due relazioni anteriori presentate nel 2008 e 2009.
Come Diocesi di San Marcos, vogliamo esprimere la nostra profonda preoccupazione per alcuni dei risultati ottenuti, poiché esiste la tendenza, nei punti ubicati sotto alla miniera, a presentare concentrazioni di metalli e altri componenti relazionati al settore minerario, in maggiori concentrazioni che nei punti di riferimento ubicati sopra alla miniera.
Tale è il caso del manganese, che presenta concentrazioni al di sopra del limite massimo permesso, che è di 0.05 mg/L, e che presenta alte concentrazioni nei punti CSW1, CSW2 e CSW3 che si trovano sotto la miniera, durante vari mesi del periodo di studio. Questi livelli possono essere messi in relazione con i drenaggi acidi provenienti della Miniera Marlin. Esiste anche reiterazione della presenza di arsenico nel punto CSW3, la cui concentrazione in questo punto si è mantenuta vicino al limite massimo permesso, che è di 0.01 mg/L, essendo la concentrazione più alta durante il mese di settembre, cioè di 0.05 mg/L.
In questo caso, i risultati possono essere in relazione all’inquinamento diretto proveniente della diga della miniera Marlin.
È molto probabile che queste concentrazioni tendano ad aumentare nei prossimi anni, poiché la miniera Marlin è relativamente giovane per la durata delle operazioni, e per le esperienze conosciute in altri paesi, questi indizi di inquinamento si verificano tempo dopo che questo tipo di miniere iniziano le proprie operazioni.
Questa preoccupazione aumenta sapendo che la miniera Marlin non dispone ancora di un piano di chiusura, addizionale a quello che si trova nello Studio di Impatto Ambientale, poiché oltre agli impatti prodotti durante lo sfruttamento, si sa che il maggior impatto per l'ambiente, derivato da questa attività, si presenta dopo il momento della chiusura delle operazioni.
Ciò indica che i potenziali impatti, prodotto delle operazioni che realizza la miniera Marlin, uniti al fatto che Montana Exploradora del Guatemala S.A., sta esplorando nuovi punti di sfruttamento nell'area, mettono a rischio la fornitura e la qualità delle masse di acqua superficiali così come della falda acquifera sotterranea, ciò che incrementa la vulnerabilità dei contadini e della vita in generale dell'area di influenza di questo progetto, come la perdita delle risorse utilizzabili provenienti da queste fonti di acqua, macro invertebrati acquatici e pesci tra gli altri.
Di fronte a ciò esponiamo:
La necessità che lo Stato del Guatemala realizzi studi indipendenti, seri, profondi, etici, a lungo termine e collegati a norme internazionali, che permettano di avere una migliore panoramica della situazione ambientale, prodotto dell’impatto che lo sfruttamento di minerali realizzato dalla Montana Exploradora del Guatemala sta producendo nell'area. Ugualmente il compimento delle misure cautelari previste dalla CIDH.
La necessità di realizzare la continuazione, da parte delle istituzioni governative, dei piani di sfruttamento e chiusura della miniera Marlin, e che questi siano esaustivi e legati alle norme internazionali.
Che il settore accademico, la Procura dei Diritti umani ed altri organismi specializzati diano continuità alla problematica che si vive nell'area, al fine di garantire che i diritti delle popolazioni non siano danneggiati.
Che il sistema delle Nazioni Unite accreditate nel paese, ponga attenzione a questa problematica.
Si rivolge un appello agli abitanti delle comunità interessate dall’impatto generato dell'estrazione mineraria, affinché siano attente ai cambiamenti che possano esistere nella qualità e quantità di acqua, come una reiterazione dei problemi di salute, e che siano denunciati alle autorità corrispondenti.
Città del Guatemala, 25 agosto 2010
COPAE, 25/08/2010