Benvenuti nel blog “Orizzonte Guatemala”! Siamo un gruppo di amici del Guatemala e con questo strumento di comunicazione e condivisione vogliamo contribuire a fare conoscere l’attualità di questo bellissimo paese, al quale ci legano vincoli di amicizia e di solidarietà con tanti amici guatemaltechi.


domenica 13 giugno 2010

165 - LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ING. ÁLVARO COLOM

Signor Presidente, secondo informazioni pubblicate nel Giornale Prensa Libero del 2 di Giugno del 2010, lei ha dichiarato che "lo Stato non ordinerà la sospensione delle attività della Miniera Marlin", affermando che "fino al momento non c'è fondamento per ciò."
Queste affermazioni mettono in discussione la sua responsabilità di cercare il bene comune poiché un semplice sospetto di violazione dei diritti umani obbliga lo Stato ad agire a beneficio degli abitanti dal territorio, come prevede la Costituzione Politica della Repubblica.
La risoluzione che esige la sospensione delle attività della miniera Marlín in Sipacapa e San Miguel Ixtahuacán, San Marcos, proviene da un organismo internazionale creato nella quadro della Convenzione Americana dei diritti umani, della quale fa parte il Guatemala.
Se la decisione della Corte Interamericana dei diritti umani non è rispettata, ciò può dare luogo a che detta Corte, in base della sua giurisprudenza, condanni lo Stato del Guatemala e gli imponga l'obbligo di indennizzare i danni causati, indennizzo che dovrà essere pagato coi fondi propri del popolo del Guatemala.
Diverse organizzazioni e noi che firmiamo questa lettera deploriamo la mancanza di decisioni, da parte del suo Governo, che proteggano le risorse naturali dal nostro Paese e che si privilegi maggiormente il lucro e il guadagno immediato di compagnie nazionali e transnazionali, a danno del rispetto all'ecosistema che garantisce la qualità di vita degli uomini e donne guatemaltechi.
Ugualmente ci rattrista che nonostante le sue dichiarazioni di fare un Governo dal volto maya, le voci e le domande delle popolazioni indigene non siano stati ascoltate. Questo è il caso concreto di Sipacapa e San Miguel Ixtahuacán e della grande maggioranza di municipi di Huehuetenango.
Signor Presidente, Lei sa che una misura cautelare è semplicemente e spontaneamente un meccanismo per evitare danni maggiori o assicurare che non si leda più la vita e la dignità umana.
In un vero stato democratico, il principio di prevenire danni maggiori che mettano in pericolo la vita delle persone rafforza la democrazia.
Col rispetto che Lei merita, ma contemporaneamente con la fermezza che nasce dalla ricerca del bene dei più impoveriti ed esclusi Le chiediamo Signor Presidente che dia esecuzione alle disposizioni della Corte Interamericana dei Diritti umani.
Non desideriamo dal governo strategie dilatorie per risolvere, in modo giusto e favorevole ad una migliore qualità di vita dei guatemaltechi, tutta la problematica nata dell'attuale politica che continua concedendo licenze di esplorazione e sfruttamento minerario.

Monsignor Álvaro Ramazzini
Vescovo di San Marcos, Pastorale Social/COPAE
Rigoberta Menchú Tum
Premio Nobel della Pace, Fondazione Rigoberta Menchu Tum