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martedì 8 giugno 2010

157 - CASTRESANA RINUNCIA ALLA CICIG

Il responsabile della Commissione Internazionale contro l’Impunità in Guatemala (Cicig), Carlos Castresana, ha informato lunedì che ha presentato già alcuni giorni fa la sua rinuncia all’Organizzazione delle Nazioni Unite, e inoltre ha sollecitato la destituzione del recente nominato procuratore generale Conrado Reyes.
Castresana ha confermato che la rinuncia è già stata accettata dall’ONU, e comunque non lascerà l’incarico fino alla nomina del suo sostituto.
Il giurista spagnolo ha affermato che oramai non c’è più da fare per il Guatemala, e che le autorità guatemalteche non hanno compiuto alcuni accordi sottoscritti per mandare avanti il settore della giustizia, a causa del clima di impunità che prevale nel paese.
Allo stesso tempo, ha segnalato che gruppi organizzati si sono dedicati a screditare la sua immagine, quando lui si è impegnato a portare miglioramenti e  a ripulire le istituzioni.
Il capo della Cicig ha ringraziato la società civile e i mezzi di comunicazione che hanno contribuito a fare conoscere gli progressi che ha ottenuto mentre era responsabile della Commissione Internazionale. Inoltre ha ringraziato i magistrati che si sono impegnati per la giustizia nel paese.
Chiede la rinuncia di Reyes.
Nella stessa conferenza stampa durante la quale ha informato della sua rinuncia, Castresana ha segnalato che intervenuto presso il presidente Alvaro Colom perché chieda la rinuncia di Conrado Reyes, recentemente nominato procuratore generale, del quale ha detto “non è la persona che il paese merita e di cui ha bisogno”.
L’ancora responsabile della Cicig ha detto che Reyes ha raggiunto quell’alto incarico mediante alleanze tra avvocati vincolati con i narcotrafficanti. “Ha dimostrato legami con organizzazioni illecite e non con lo stato di diritto”.
Quando Reyes ha assunto l’incarico, ha detto Castresana, sono arrivate persone legate a Carlos Quintanilla, il principale implicato nello spionaggio nella Casa Presidenziale, che beneficia degli arresti domiciliari, i quali hanno preso il controllo immediato delle chiamate telefoniche, con fini disonesti.
Alla fine della conferenza, Castresana ha salutato alcuni settori ringraziando ed esortando a lavorare perché il Guatemala possa essere un paese libero dalle mafie.
Il responsabile ha riconosciuto unicamente il lavoro della società civile, della stampa, diiudici, polizia, magistrati e dei paesi donanti che durante gli ultimi anni hanno avuto collaborato con la Cicig.
In generale, il suo richiamo è stato a non arrendersi nello sforzo di fermare l’attacco contro lo stato di diritto del paese.
Attivisti e deputati non trovano risposte alla repentina rinuncia di Castresana dalla guida della Cicig, mentre il Governo rimane in silenzio.
“Credo che non siano state date le vere ragioni della sua rinuncia, possono essercene altre. Era evidente che di fronte ai primi risultati (Castresana) si sarebbe trovato in una posizione molto tesa. Dà l’impressione che abbia gettato la spugna”, ha commentato l’attivista contro l’impunità Carmen Aida Ibarra in una dichiarazione a Emisoras Unidas.
Roberto Alejos, presidente del Congresso, ha deplorato la rinuncia senza commentare i motivi e ha detto che il Congresso della Repubblica deve lavorare sul tema della sicurezza come ha indicato lo stesso Castresana.
Da parte sua, Roberto Molina, presidente della Corte costituzionale, ha deplorato il passo indietro di Castresana e ha chiarito che i ricorsi pendenti riguardo il processo di elezione del procuratore generale saranno risolti secondo il diritto.
Il Governo ha informato che nelle prossime ore renderà nota la sua posizione sulla rinuncia di Castresana per mezzo di un comunicato.
(Prensa Libre 07/06/2010)