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martedì 27 luglio 2010

212 - INADEMPIMENTO DELLA CHIUSURA DELLA LA MINIERA MARLIN DA PARTE DEL GOVERNO

Alcuni giorni fa il Presidente Álvaro Colom aveva annunciato la chiusura temporanea, o la sospensione dei lavori dell'impresa mineraria Montana Exploradora, SA. Ci avevano detto che il governo del Guatemala "decideva" di rispondere all'ordine dato dalla Commissione Interamericana per i Diritti umani, che concedeva misure cautelari in favore delle comunità indigene colpite dalle sostane tossiche della miniera. Queste misure cautelari consistevano nella chiusura temporanea, ma immediata, della miniera Marlin.
Tutti si sono affrettati a celebrare. Le comunità danneggiate si sono fidate della buona fede del governo e hanno festeggiato. Le organizzazioni della società civile hanno visto un segno di ottimismo, perfino l'Ufficio dell'Alto Delegato delle Nazioni Unite per i Diritti umani del Guatemala si è affrettato a "salutare" la decisione del governo.
Dopo quasi due settimane non è cambiato nulla, l'impresa mineraria continua a lavorare normalmente.
Il governo ha la volontà di fermare le attività minerarie che stanno causando inquinamento dell'acqua ed altre risorse naturali?
Per dare una risposta a questa domanda, inizieremo verificando in che cosa consiste una misura cautelare. Le misure cautelari sono decisioni urgenti che prende un giudice o tribunale al fine di fermare, o evitare, un danno contro una o più persone. Affinché un'autorità ordini una misura cautelare non è necessario avere rilevanti prove, è sufficiente che si abbia il sospetto di un rischio o minaccia. Poiché le misure cautelari sono temporanee, non durano molto tempo e il loro scopo è evitare danni maggiori, mentre si prende una decisione definitiva; la quale, secondo il mio parere, dovrebbe essere la chiusura definitiva della miniera.
Allora, se le misure cautelari sono urgenti, perché il governo non adempie immediatamente l'ordine di chiudere la miniera? Sicuramente esistono forti interessi economici dietro questa decisione, perché l'impresa che sfrutta la miniera è un'impresa internazionale potente, che ha moltissima esperienza in questi casi e starà esercitando la sua influenza e il suo potere sul governo. La cosa certa è che le nostre autorità, benché alcuni giorni fa ci dissero che lo avrebbero fatto, hanno presentato una grande quantità di pretesti per non compiere ciò che aveva ordinato la Commissione Interamericana dei Diritti umani. Inizialmente si parlò di 15 giorni solo per decidere la chiusura temporanea della miniera, recentemente il Vicepresidente Rafael Espada ha detto che sarebbero voluti da 3 a 6 mesi.
La verità di tutto ciò è che se ci fosse la volontà di compiere la legge, il governo avrebbe ordinato immediatamente la chiusura. Perché l'autorità internazionale che ha ordinato la chiusura è superiore ai nostri giudici, tribunali ed istituzioni guatemalteche (1). Tuttavia, il governo ha chiesto tempo affinché i giudici del Guatemala decidano e, nel migliore dei casi, ordinino solo la chiusura temporanea della miniera. Questo è completamente illegale poiché l'unica strada del governo è quella di dare compimento a ciò che ha ordinato la Commissione Interamericana.
Ancora più preoccupante è il fatto che il governo abbia chiesto quindici giorni alla Commissione Interamericana per dimostrare che la miniera non ha realizzato nessun tipo di inquinamento delle risorse naturali delle comunità indigene (2). Costituendosi, con questo fatto, in difensore degli interessi della Montana, voltando le spalle alle comunità ed ignorando le prove che dimostrano che la miniera sta inquinando ed avvelenando le risorse naturali delle popolazioni vicine ed ai suoi abitanti.
Sarebbe necessario dunque, come si usa nei paesi con maggiore certezza giuridica del nostro, che la Corte Costituzionale del Guatemala, massima autorità giuridica nel nostro paese, obbligasse il governo a compiere ciò che ha deliberato la Commissione Interamericana dei Diritti umani: chiudere immediatamente la miniera senza nessun ritardo, né inganno, né stratagemmi legali.
Dato che è poco probabile che succeda, questo caso deve insegnare a tutti, a non crearci false aspettative, ad informarci in modo migliore, ad essere critici ed a difendere i nostri diritti, soprattutto, di fronte ad un governo che si è dimenticato che il suo obbligo più importante è cercare e preservare il nostro benessere. È una lezione dalla quale dobbiamo imparare per il futuro, poiché esiste l’impegno, da parte delle nostre autorità, di mettere le risorse naturali del Guatemala in mani di immorali imprese internazionali che cercano solo arricchirsi senza che gli interessi la salute e la vita di bambini, donne ed uomini guatemaltechi.
Guatemala, 6 Luglio del 2010
(Juan Carlos Us Pinula, Antropologo Giuridico dell’area di Studi dei Contadini, Avancso)
Adital, 08/07/2010
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Note:
(1) risoluzione della Corte Costituzionale del Guatemala sulla supremazia dei istituzioni di Diritti Umani sulle
istituzioni e sul sistema giuridico guatemalteco.
(2) come notificò la Segreteria Esecutiva Aggiunta all'OEA il 24 di giugno ai rappresentanti delle comunità
indigene.