Benvenuti nel blog “Orizzonte Guatemala”! Siamo un gruppo di amici del Guatemala e con questo strumento di comunicazione e condivisione vogliamo contribuire a fare conoscere l’attualità di questo bellissimo paese, al quale ci legano vincoli di amicizia e di solidarietà con tanti amici guatemaltechi.


sabato 24 luglio 2010

208 - POPOLAZIONE REALIZZA MARCIA PER CHIEDERE LA FINE DELLA VIOLENZA NEL PAESE.

I numeri non lasciano dubbi che il Guatemala è una dei paesi più violenti dell'America Latina. Secondo la relazione del Gruppo di Appoggio Mutuo (GAM), solamente nel primo semestre di questo anno, 1.647 persone sono morte in modo violento. Per mettere in guardia le autorità e la comunità internazionale sulla situazione del paese, guatemaltechi e guatemalteche realizzeranno domani 24 luglio una Marcia per la Pace in "Guatemala."
In silenzio, vestiti di nero e con una candela ed un fiore bianco nelle mani, i manifestanti si concentreranno, a partire dalle ore 16, nella Piazza della Costituzione, nella capitale guatemalteca. La marcia, che ha carattere pacifico, ha l'obiettivo di chiedere al Governo misure per combattere la crescente ondata di violenza nel paese.
Grazie alla rete di relazioni in internet, Anabella Palomo, organizzatrice dell'evento, ha convocato la popolazione a partecipare all'atto che avrà quattro obiettivi principali: chiedere al Governo soluzioni immediate contro la violenza; ricordare la sovranità del paese; mostrare la necessità del coinvolgimento dei cittadini nei settori della società; ed informare la popolazione sull'importanza di esigere ai partiti politici delle proposte concrete nei piani di governo.
L'idea è di mostrare alle autorità che la popolazione del Guatemala non sopporta più tanta violenza. "Siamo stanchi di tanta violenza, ci sono 23 morti ogni giorno, la risposta che “dobbiamo sopportare” non è quella che vogliamo, ora si deve celebrare la vita e non la morte come succede attualmente", affermò Palomo ad una stazione radiofonica.
Le statistiche rivelano una parte del quadro di violenza nel paese. La relazione del GAM, per esempio, mostrò – basandosi sul monitoraggio realizzato in differenti mezzi di comunicazione - che, durante i primi sei mesi di quest’anno, 1.647 persone sono morte e 858 sono rimaste ferite per cause violente.
Tuttavia, la questione della violenza in Guatemala non può misurarsi solo con i numeri, perché le vittime non sono solo le persone presenti nelle statistiche degli assassini e dei feriti per cause violente. Anche quelli che sono riusciti a salvarsi da questi atti, sono ostaggi della paura generata dall’attuale realtà della nazione.
Questo è ciò che ha mostrato anche la relazione del GAM divulgata all'inizio di luglio, dalla quale è emerso che il Guatemala vive non solo una fase critica in relazione con la violenza, per il numero dei morti, ma anche per il fatto che il "livello di percezione di guatemaltechi e guatemalteche continua ad essere di paura."
Tale sensazione aumenta ancora più di fronte alla mancanza di azione dello Stato, questione che si affronterà nella marcia di domani. "I fatti concreti indicano che la società guatemalteca sta vivendo un aumento della violenza che non si vedeva dall'epoca del conflitto armato interno. Questi fatti accadono di fronte ad uno Stato che, durante l'amministrazione attuale, rimane solo come spettatore, senza incentivare nessuna politica di sicurezza", commentò il GAM nel documento.
(Con informazioni di Transdoc e Molotera)
Adital - 23.07.10