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giovedì 11 marzo 2010

76 - LA CORTE COSTITUZIONALE DICHIARA CHE LA CONSULTA E L’ACCORDO 169 HANNO UGUALE GERARCHIA COSTITUZIONALE.

Sul sito internet di COPAE (http://www.resistencia-mineria.org/espanol) si trova un riassunto delle considerazioni rilevanti della Corte Costituzionale riguardo all’obbligo dello Stato di consultare i popoli indigeni, previo alla concessione delle licenze minerarie e idroelettriche, leggi, regolamenti e politiche pubbliche nei territori dei popolo Maya, Garifuna e Xinca.
La Corte Costituzionale nella sentenza in oggetto (3878-207 del 21 dicembre 2009, Caso: la consulta comunitaria nel Municipio di San Juan Sacatepéquez) riafferma in modo decisivo che la consultazione e tutti i diritti regolati dall’Accordo 169 dell’Organizzazione mondiale del Lavoro hanno pari gerarchia costituzionale, cioè entrano a fare parte dell’elenco dei diritti umani regolati negli articoli dall’1 al 149 della Costituzione della Repubblica del Guatemala, chiamata Parte Dogmatica.
Per tanto, tutte le licenze di ricognizione, esplorazione e sfruttamento minerario e le licenze delle idroelettriche concesse dal Ministero dell’Energia e delle Miniere senza consultazioni, sono illegali e arbitrarie, per la violazione del diritto costituzionale di consultazione e conseguentemente di tutti i diritti collettivi e individuali riconosciuti nella Costituzione politica della Repubblica e negli accordi internazionali ratificati dal Guatemala in materia di  Diritti Umani.
Il terzo paragrafo dell’articolo 44 della Costituzione politica della Repubblica del Guatemala recita chiaramente: “Saranno nulli, ipso iure, le leggi e le disposizioni governative o di qualsiasi altro ordine che riducano, restringano o differiscano i diritti che la Costituzione garantisce”.
COPAE, 10/02/2010