Benvenuti nel blog “Orizzonte Guatemala”! Siamo un gruppo di amici del Guatemala e con questo strumento di comunicazione e condivisione vogliamo contribuire a fare conoscere l’attualità di questo bellissimo paese, al quale ci legano vincoli di amicizia e di solidarietà con tanti amici guatemaltechi.


lunedì 8 marzo 2010

74 - MANIFESTAZIONI CHIEDONO DI ONORARE LE VITTIME DEL CONFLITTO ARMATO INTERNO

Con l’avvicinarsi della Giornata Nazionale per la onorare le vittime del Conflitto Armato interno, che si celebra il 25 febbraio, il Coordinamento guatemalteco Genocidio Nunca Màs, ha iniziato il 23 febbraio le attività che denunciano i fatti successi durante gli scontri e ricordano le migliaia di morti e scomparsi. La mobilitazione continuerà fino al venerdì 26 febbraio.
Il primo giorno è stato caratterizzato dall’omaggio a Oscar David Hernández, prigioniero e scomparso 26 anni fa. Mercoledì, un forum ha aperto il dibattito sugli sviluppi nella lotta contro l’impunità in Guatemala. Per il 24 sono previste, tra le principali attività, una celebrazione ecumenica in memoria delle vittime del conflitto armato e una marcia per onorare le vittime.
Durante le attività, soprattutto nel momento della marcia che partirà alle ore 11 dalla Cattedrale e arriverà al Congresso, i partecipanti sono chiamati a portare manifesti, sciarpe, e a mettere sui vestiti garofani rossi, per denunciare e esigere giustizia.
Queste attività avvengono nel quadro delle Celebrazioni dell’Anno contro l’Impunità. L’anno 2010 è stato così chiamato dalle differenti organizzazioni civili guatemalteche che compongono il Coordinamento Genocidio Nunca Más. Lo scopo è quello di unire e indurre vari attori sociali, tra cui membri della polizia, avvocati, giudici e promotori a lottare per la fine dell’impunità e per il consolidamento dello Stato di Diritto.
Le organizzazioni per i diritti umani sono state le principali propugnatrici della dichiarazione dell’anno 2010 come anno della lotta contro l’impunità. Queste, insieme ad altre organizzazioni civili, stanno motivando tutta la popolazione guatemalteca a dare il proprio contributo per il riscatto della giustizia. L’impegno, a partire dall’inizio della presente decada, è fondamentale per favorire la continuità delle azioni e così giungere alla realizzazione di un nuovo paese, nel quale vi sia un sistema politico, economico e sociale efficace, inclusivo e esente da corruzione.  
Origine del conflitto armato interno.
Il conflitto armato interno iniziò in Guatemala nell’anno 1962 e durò circa 34 anni. Durante questo periodo si registrarono crimini come la scomparsa di oppositori politici, assassinii, sequestri, abusi sessuali, soprattutto nei confronti di donne indigene. Secondo i dati della Commissione per il Chiarimento Storico (CEH), nel periodo del conflitto interno vi furono 42.275 assassinii. In totale, unendo questo numero con quelli di coloro che sono stati colpiti in vari modi dalla violenza politica in Guatemala, si stima una cifra che supera le 200.000 persone tra morti e desaparecidos.
Il punto di partenza per l’inizio di più di tre decenni di dolore e sofferenza per la popolazione guatemalteca è stata la caduta del governo del Colonnello Jacobo Arbenz nel 1954. Dopo il colpo di stato, è iniziato un processo di chiusura degli spazi politici che ha ristretto notevolmente l’azione dei differenti movimenti sociali. L’aumento del razzismo e la mancanza di volontà politica per iniziare delle riforme sociali, sono considerate come cause del conflitto.
Lo scontro armato finì solamente il 29 dicembre 1996, con la istituzionalizzazione dell’Accordo di Pace tra il Governo e la Unità Nazionale Rivoluzionaria (URNG). Nonostante la conclusione del conflitto, la popolazione porta ancora i segni del dolore e della sofferenza per i desaparecidos, i morti e le violazioni dei diritti umani.
(Natasha Pitts, Adital, 24/02/2010)