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mercoledì 29 giugno 2011

479 - MAGGIO "MESE PIÙ VIOLENTO E SANGUINOSO"

Il Gruppo di Appoggio Mutuo (GAM) ha divulgato il giorno 16, la "Relazione sulla situazione dei diritti umani in Guatemala e sui fatti di violenza nel mese di maggio 2011". Il documento mostra che la violenza è cresciuta nel paese del 23%, in relazione a maggio 2010 e del 24% rispetto al passato mese di aprile. Anche l'organizzazione ha sottolineato l'aumento della violenza e della crudeltà nei crimini commessi.
Nei cinque primi mesi del 2011, il Guatemala ha registrato 1.461 morti violente. Tra le vittime, 1.231 uomini, 199 donne, sei bambine e 25 bambini. Solamente nel mese di maggio, sono avvenute 326 morti violente. Tra gennaio e maggio 2010, ci sono state 1.409 morti violente. Il totale di feriti è stato di 612.
"è facile dare i numeri, ma sono vite umane, sono persone che avevano famiglia e sogni, ma a conseguenza della violenza che si vive attualmente, questi sono stati spezzati", ha lamentato il GAM.
Tra le donne, ci sono state 221 morti fino a maggio 2011, un 23% percento maggiore dell'anno precedente. Del totale indicato, 27 sono state uccise nei massacri, 16 furono trovate con segni di tortura, 11 sono state squartate e 127 sono rimaste ferite.
"Chiaramente può notarsi che il numero di donne morte violentemente è molto aumentato, senza che le autorità possano compiere azioni che contribuiscano a diminuire, non solo le morti oltre all'accanimento e alla crudeltà con cui sono trattate", puntualizza la relazione.
L’85% dei crimini sono stati commessi con armi, nonostante le leggi proibiscano di portare armi illegali nel paese. In relazione ai massacri, il testo del GAM considera il mese di gennaio 2011 come il più violento, con 108 vittime, mentre maggio è il secondo mese più violento con 93.
In questi due mesi, sono avvenuti, rispettivamente, l'attacco ad un autobus nella Zona 7, che ha provocato 27 vittime, ed il massacro in Petén, nel quale 29 contadini furono squartati, morti innocenti, vittime del traffico di droga. Per il GAM, il massacro del Petén ha fatto di maggio il "mese violento, e il più sanguinoso del decennio".
Fino a maggio, 55 persone sono state torturate e ci sono stati 70 attacchi in motocicletta, con l’assassinio di 154 persone. I dipartimenti che registrano più crimini sono la capitale, Città Guatemala, con 356 vittime, seguito da Villa Nueva e Mixco, ambedue con 88 vittime.
Un'altra preoccupazione del Gruppo di Appoggio Mutuo è in riferimento all'aumento del numero di commercianti assassinati. Solo in questo anno sono già 55, cosa che il GAM considera allarmante. Al secondo posto vi è la categoria dei motociclisti del trasporto collettivo, una situazione che si trascina dall'anno 2006, senza che nessun responsabile sia stato punito, secondo il documento.
Per il GAM, il paese vive una "guerra", con un scenario di violenza e non rispetto dei diritti umani paragonabile a quello del conflitto armato interno (1960-1996). La soluzione potrebbe sorgere a partire dal "impegno delle istituzioni incaricate di impartire sicurezza, ma anche della trasparenza con la quale si portano avanti tutti i processi giudiziali, e quindi sarebbe compreso anche il Ministero Pubblico, che è l'ente incaricato di realizzare l'investigazione di ognuno dei casi."
Adital, 20/06/2011