Benvenuti nel blog “Orizzonte Guatemala”! Siamo un gruppo di amici del Guatemala e con questo strumento di comunicazione e condivisione vogliamo contribuire a fare conoscere l’attualità di questo bellissimo paese, al quale ci legano vincoli di amicizia e di solidarietà con tanti amici guatemaltechi.


mercoledì 8 giugno 2011

465 - LA FORMA E LA SOSTANZA NELLA CAMPAGNA ELETTORALE

Il Tribunale Supremo Elettorale ha indetto le elezioni generali. Interessa riflettere su uno degli elementi centrali di questa come delle anteriori campagne elettorali, in relazione al suo carattere mediatico, caratterizzato dalla preoccupazione dei partiti politici di posizionare nell'elettorato quella multipla offerta politica, come se si trattasse di una varia gamma di prodotti o marche, nel contesto della lotta per accedere al maggiore numero possibile di cariche pubbliche per elezione, e per estensione, al resto delle cariche per designazione.
La propaganda spiegata dai partiti politici ci mostra la fotografia di un candidato, per la carica di presidente, deputato o sindaco, accompagnata da alcuni parole, frasi brevi e i simboli e i colori che identificano il partito per il quale si candida. Mediante quegli elementi vogliono presentare una serie di elementi -visuali ed uditivi -che comprendono soprattutto una proposta politica in un paese nel quale predomina ancora significativamente l'analfabetismo, nelle aree rurali, ma anche una scarsa inclinazione alla lettura. Si scommette su qualcosa di semplice, facile da distinguere e ricordare, ma che semplifica un processo di importanza nazionale.
Questo processo, inoltre, si realizza in un contesto nel quale ogni volta è più evidente la delegittimazione del modo in cui si fa politica e come la stessa perde credibilità. E di fronte a ciò, i partiti politici invece di promuovere un processo elettorale - componente basilare del tipo di democrazia che si dice che abbiamo -serio e responsabile, lo degradano trasformandolo in "una festa", non civica, ma nella quale dissipano a piene mani il denaro, a danno delle necessità e domande della popolazione. Processo carico di molteplici slogan, frasi fatte, luoghi comuni e grottesche risorse pubblicitarie. Mi domando che relazione può esistere tra una giovane donna "mezzo" vestita coi colori del partito ed alcuni degli importanti problemi nazionali. È un processo nel quale ci dicono molto poco sui contenuti delle proposte che si sintetizzano in quei meccanismi pubblicitari.
Non dimentichiamo che quella che è in gioco è la stabilità e la continuità del tipo di Stato e società dentro il quale, coi suoi difetti e difficoltà, viviamo. È necessario, per ciò, discutere il livello di superficialità dei mezzi e meccanismi ai quali ricorrono i partiti politici per posizionarsi nello scenario elettorale. Non stiamo per essere convocati a decidere di consumare una bibita gassoso tipo A o tipo B.
Non dobbiamo dimenticare che la finalità di questo processo è quella di concedere legalità al processo di alternanza nel potere ma, per nulla di definire la rotta del paese a partire dall'elezione tra proposte programmatiche, che dopo si traducano in risultati positivi e tangibili per il paese. L'esperienza storica ci dice che l'agenda effettiva, concreta che definisce quella rotta, si elabora in altri contesti, tra altri attori che esercitano il potere reale, articolato intorno ai loro interessi specifici. Essi non hanno bisogno della legalità del voto. Il processo elettorale è la rappresentazione che si organizza ogni quattro anni con – sempre maggior - nuova pompa magna; è un rito che consacrerà alcuni, autorità elette, e concederà loro il diritto a partecipare alla legittimazione – in diversi modi - di quell'agenda non definita da loro. E come ricompensa, otterranno molti benefici personali. È per quel motivo che i piani e programmi dei partiti non possono andare oltre quello che quell'agenda non definita da essi ha stabilito né, molto meno, contraddirla.
Dopo più di 25 anni dal "ritorno" alla democrazia e di 15 anni da quando si è "firmata la pace", regolati da una serie di leggi, norme e regolamenti che hanno legalizzato la permanenza di tale sistema - che cerca di raggiungere il conseguimento del bene comune -, i problemi economici e sociali del paese continuano ad aggravarsi in maniera allarmante. È intorno a quei dilemmi, tra gli altri, che deve si deve promuovere una riflessione profonda, sistematica e massiccia tra tutta la popolazione affinché sia possibile recuperare il senso della partecipazione cittadina, componente fondamentale per ottenere un buon governo. E soprattutto, per ridefinire la democrazia e spogliarla delle limitazioni e contraddizioni in cui è immersa, a causa del suo forte e profondo carattere liberale; e per resistere ai terribili effetti negativi che quel sistema, fondato su tali premesse e meccanismi di funzionamento, ha avuto fino ad ora per il paese.
Guatemala, 11 maggio di 2011.
[L'Opinione Editoriale de Noticierto Maya K'at della Federazione Guatemalteca di Educazione Radiofonica - FGER - data 11 maggio 2011. www.fger.org]
Avancso, Associazione per l'Avanzamento delle Scienze Sociali in Guatemala
Adital, 20/05/2011