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sabato 16 ottobre 2010

280 - RELAZIONE RIVELA PERSECUZIONE SINDACALE IN GUATEMALA

Il Movimento Sindacale, Indigeno e Contadino Guatemalteco (MSICG) ha pubblicato il 27 settembre la relazione intitolata 'Guatemala: il costo della libertà sindacale' che presenta come lemma "Per un lavoro decente, sviluppo rurale integrale e libertà sindacale." L'obiettivo è mostrare l'evoluzione della lotta sindacale nel paese e come il governo sta trattando i movimenti sindacali. 
Per questo, la relazione fa un'analisi della trasformazione storica del sindacalismo guatemalteco, evidenziata nella creazione e sparizione di organizzazioni sindacali, "dimostrando l'esistenza di modelli e politiche anti-sindacali, specialmente nei settori produttivi più importanti del paese." 
Per fare l'analisi si sono analizzati quattro periodi. 
Il primo momento analizza il periodo compreso tra il 1947, quando entrò in vigore il Codice del Lavoro, e il 1954, in una quadro di riconoscimento e maggiori garanzie per l'esercizio della libertà sindacale. 
Il secondo momento analizza gli anni dal 1955 al 1986, periodo che corrisponde alla maggiore intensità del conflitto armato interno fino al ritorno della democrazia in Guatemala. 
Il terzo momento, che abbraccia gli anni dal 1987 al 1996, si riferisce al processo di pace, e, infine, il quarto momento, che va dal 1997 fino al 2010, comprende contemporaneamente la fase posteriore agli accordi di pace, e il culmine della globalizzazione. 
Dopo questa analisi storica, il Movimento conclude che la politica anti-sindacale non è specificamente una politica di governo, bensì una politica di Stato che si portò avanti indipendentemente da chi governò e governa il paese. 
A partire dal 2007, coincidendo con la nascita del MSICG come espressione sociopolitica di lotta e sviluppo, si è intensificata l'ondata di repressione nei confronti dei sindacalisti guatemaltechi. Quella situazione ha collocato il Guatemala come il secondo paese più pericoloso per l'esercizio della libertà sindacale, secondo la classificazione della Confederazione Sindacale Internazionale (CSI). Guatemala è dietro solamente alla Colombia. 
La pubblicazione rivela anche che a partire dal 2007 l'ondata di violenza colpì, nella sua maggioranza, membri di entità appartenenti al MSICG. Il Movimento Sindacale crede che mancasse impegno da parte delle istituzioni responsabili nell'investigazione dei casi. 
La relazione del MSICG ha affrontato anche temi come le contrattazioni fraudolente, gli ostacoli amministrativi imposti ai sindacati, i licenziamenti anti-sindacali, la criminalizzazione ed stigmatizzazione della libertà sindacale, tra altri temi. 
Con questo studio, il MSICG ha voluto evidenziare le ragioni per le quali il governo del Guatemala si trova ad affrontare delle questioni nel sistema degli organi di controllo dell'Organizzazione Internazionale di Lavoro (OIL), come il Comitato di Libertà Sindacale ed altri. 
Adital - 28.09.10