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martedì 13 aprile 2010

101 - DOSSIER DENUNCIA LA SITUAZIONE DELL’INFANZIA E DEGLI ADOLESCENTI

Violenze, abusi e sfruttamento. Queste sono alcune delle situazioni di cui sono vittime i bambini e gli adolescenti in Guatemala, denunciate dal rapporto del GAM (Gruppo di Mutuo Appoggio). Reso pubblico il giorno 6 aprile, il dossier sulla situazione dell’infanzia e dell’adolescenza in Guatemala si propone lo scopo di fare conoscere la realtà dei bambini e adolescenti che vivono nel paese centro americano.
L’intenzione del GAM è quella di fare in modo che il dossier contribuisca ad un miglioramento nella vita di bambini e adolescenti. “Speriamo che in un futuro immediato cambino le condizioni di vita di una grande percentuale di guatemaltechi e guatemalteche che, sono per il fatto di avere una determinata età o per non avere la protezione di un adulto, sono vittime permanenti di abusi, esclusione, sfruttamento, emarginazione” afferma il dossier.
Il documento mostra come l’infanzia e l’adolescenza non hanno un trattamento giusto nel paese. Secondo il GAM, ci sono poche leggi a beneficio di questa fascia della popolazione, che soffre ancora per la mancanza dell’applicazione delle leggi esistenti, e per la difficoltà dell’accesso ai servizi di base. La prova della gravità della situazione che vivono bambini e adolescenti del paese è la violenza. Secondo il dossier, solamente nei primi 75 giorni dell’anno, almeno sei bambine e due bambini sono stati assassinati in “modo brutale”. Questi crimini rimangono ancora impuniti, dato che, secondo il GAM, nessun responsabile di quelle morti è stato catturato.
Nel frattempo, i bambini guatemaltechi corrono il rischio di essere vittime non solamente di morti violente, ma anche di mancanza di cure. “Ma non è solo la morte violenta dei bambini che consideriamo deplorevole, lo è anche il modo in cui vengono assistiti e trattati a partire dalla loro nascita, fino a quando ci sia possibilità che questa difficile situazione migliori”, sottolinea.
Le statistiche non lasciano dubbi. Secondo il dossier, ogni 1.000 neonati nati vivi, 29 muoiono prima di arrivare al primo anno di vita, e 39 prima di compiere i cinque anni. Il problema non è grave solo per i bambini. Ogni mille nascite, 130 donne muoiono al momento del parto.
Il lavoro minorile è un’altra realtà che devono affrontare i bambini e gli adolescenti del paese. Oltre a impedire la loro istruzione, molti sono obbligati a realizzare attività degradanti. “Molti sono i casi di bambini e bambine che sono costretti a vivere al di fuori delle loro famiglie, obbligati a lavorare come domestici nelle proprietà terriere, facendo lavori disumani, per i quali non sono fisicamente preparati”, sottolinea il GAM.
Nonostante ciò, il GAM afferma che le autorità guatemalteche non hanno fatto nulla per migliorare questa realtà. “La risposta dello Stato è nulla, non c’è attenzione per l’infanzia, il budget è limitato, i bambini continuano ad essere obbligati a lavorare in condizioni deplorevoli, è notorio il modo in cui si utilizza la forza lavoro infantile nei laboratori, nelle industrie pirotecniche o, ogni volta con maggior pubblicità, in cose simili alla pornografia infantile, senza che vengano investigati fatti di questo tipo”, denuncia il GAM.
Karol Assunção, Adital 07.04.2010