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giovedì 8 novembre 2012

659 - PRESIDENTE CONFERMA STATO DI CALAMITÀ PER TERREMOTO

Il presidente Otto Pérez Molina confermò che di aver dichiarato lo stato di calamità per i dipartimenti maggiormente colpiti dal terremoto di 7.2 gradi Richter che ha interessato buona parte del territorio nazionale.
Lo stato di calamità avrà una validità di 30 giorni in San Marcos, Quetzaltenango, nel sud del Quiché e Huehuetenango, per riconoscere il livello del danno, dare priorità agli interventi e compiere il protocollo per ricevere aiuti internazionali.
Al momento, le autorità hanno confermato 52 morti causate dal sisma, 22 dispersi, 2.966 sfollati, 5.251 danneggiati e 1.200.000 interessati in tutto il paese.
"Abbiamo 762 persone in alberghi, il dato non è molto significativo perché le persone hanno preferito andare a vivere con familiari ed amici", ha confermato il presidente.
"Tristemente il numero di morti va aumentando”, ha detto il presidente in una conferenza stampa offerta nella sede di Conred.
Pérez Molina indicò che a partire da oggi giovedì comincerà la quantificazione dei danni per la ricostruzione, si spera di avere il dato nelle prossime 48 ore; intanto il Ministero delle Finanze ha identificato una cifra di US$60 milioni del budget che potrebbero essere dedicati per rispondere all'emergenza.
Si stima che il dato delle abitazioni danneggiate potrebbe aumentare con la valutazione dei danni; preliminarmente, si tengono 2.263 case con differenti livelli di danni.
Energia ristabilita
Il Ministero di Energia e Miniere ha confermato che il 95% del servizio di energia elettrica si è ristabilito nelle aree colpite, il 5% restante corrisponde alla riparazione di cavi rotti e si lavora a questo.
Al momento il Coordinamento Nazionale per la Riduzione di Disastri (Conred), ha inviato 44 tonnellate di risorse e aiuti umanitari con kits di igiene personale, alimenti non deperibili, pannolini, acqua potabile, tra i beni che richiedono i disastrati.
Nell’ospedale di San Marcos
Solo il 25% dei pazienti visitati nell'Ospedale di San Marcos ha richiesto rimanere ricoverato, nel centro assistenziale sono stati presi in carico 227 pazienti, dei quali due sono stati trasportati all'Ospedale di Quetzaltenango per le sue cure necessarie.
Il presidente ha indicato che il Fondo Nazionale per la Pace (Fonapaz), ha coperto le spese del funerale delle vittime, ma verificheranno che altre istituzioni hanno fondi di risarcimento; si chiederà al Centro delle Operazioni di Emergenza di San Marcos e Quetzaltenango che si valutino le condizione dei danneggiati per individuare gli aiuti.
Continueranno le scosse
L'Istituto Nazionale di Sismologia, Vulcanologia, Meteorologia ed Idrologia afferma che non si è liberata ancora tutta l'energia sismica, per cui ci si aspettano altre scosse di assestamento.
Prensa Libre 08/11/2012