Benvenuti nel blog “Orizzonte Guatemala”! Siamo un gruppo di amici del Guatemala e con questo strumento di comunicazione e condivisione vogliamo contribuire a fare conoscere l’attualità di questo bellissimo paese, al quale ci legano vincoli di amicizia e di solidarietà con tanti amici guatemaltechi.


sabato 13 aprile 2013

719 - CONTINUA LA RESISTENZA E L’OPPOSIZIONE ALLA HIDROELÉCTRICA A SANTA CRUZ BARILLAS

"Espressioni democratiche di legittima resistenza pacifica della popolazione di Santa Cruz Barillas, Huehuetenango”, così l’Assemblea Dipartimentale di Huehuetenango (ADH) e il Consiglio dei popoli d'Occidente (CPO), hanno qualificato le ultime azioni intraprese per impedire il proseguimento delle attività della centrale idroelettrica.
In un comunicato congiunto, le società hanno annunciato la loro posizione in relazione alle recenti azioni intraprese nel luogo dove si trovano gli impianti idroelettrici della menzionata centrale, le consultazioni della comunità, i dialoghi, le denunce, i memoriali e le trattative non hanno avuto una risposta positiva da parte del governo e degli enti pubblici del paese.
Secondo Francisco Rocael Mateo, leader della comunità, le persone stanno facendo uso dei loro diritti costituzionali e nelle riunioni comunitarie esprimono la loro totale opposizione all’imposizione di progetti privati, che non portano benefici alla popolazione, e invece sono dannosi per le risorse naturali e gli interessi di tutte le comunità.
Il dirigente comunitario ha detto che domenica scorsa centinaia di abitanti di Barillas, vicino al villaggio di Poza Verde, si sono radunati sulla strada a tempo indeterminato e hanno deciso di bloccare il passaggio, avendo considerato che la strada sterrata è stata costruita da loro stessi , senza sostegno istituzionale, così hanno deciso di costruire un muro per impedire il passaggio.
Questa azione da parte della comunità e dei proprietari terrieri attraverso il quale la strada che collega il luogo in cui si trova impianti idroelettrici di Santa Cruz, avvengono a quasi un anno dagli scontri che hanno determinato l’imposizione dello stato d’assedio da parte del governo, per ristabilire l'ordine in questa popolazione.
I leader della comunità temono che un anno dopo i disordini che si sono verificati dopo la morte di uno dei loro compagni, ritorni la violenza, perché ultimamente ci sono state situazioni in cui l'impresa nelle sue denunce danneggia irresponsabilmente il circondario, per questo è stata richiesta la presenza di organizzazioni per i diritti umani per mantenere la sorveglianza.
Cerigua, 09/04/2013