Riassunto del Comunicato della Conferenza Episcopale del Guatemala
“VIVIAMO LA CARITA ’ NELLA VERITA’”
Come risposta all’esigenza radicale di essere “pastori sul modello di Gesù” abbiamo esaminato la realtà del nostro paese ed ascoltato le sue voci di dolore, tristezza, speranza e gratitudine.
La violenza, l’impunità, l’insensibilità nei confronti della mancanza di rispetto per la vita umana, la mancanza di condizioni favorevoli per raggiungere un vero sviluppo umano, la povertà dei contadini e degli indigeni, la situazione dei migranti e dei deportati, la mancanza di un progetto di sviluppo integrale a lungo termine, la mentalità che non accetta di regolare l’economia con principi etici, i sequestri e le estorsioni, la paura della popolazione, l’insicurezza alimentare, il flagello del narcotraffico, la mancanza di protezione per l’ambiente con progetti minerari, sono alcuni degli aspetti che causano dolore e preoccupazione. Allo stesso tempo riempie di speranza vedere gli sforzi di tanti guatemaltechi per affrontare la vita con dignità e speranza.
Come cristiani, discepoli missionari del Signore e come Pastori, abbiamo illuminato questa realtà con gli insegnamenti del Vangelo e i principi del magistero della Chiesa. Sulla base di questa ispirazione, rivolgiamo le seguenti raccomandazioni ai tre poteri dello Stato guatemalteco e a coloro che hanno in mano in potere economico:
che le iniziative per incoraggiare nuove leggi della CICIG, come la legge anticorruzione e le sue raccomandazioni per alcune riforme legali, che si riferiscano al traffico di migranti, ai delitti sessuali, e l’Accordo Nazionale per il miglioramento della Sicurezza e Giustizia, con il consenso dalla Corte Suprema di Giustizia, il Congresso della Repubblica e il Governo del Guatemala sia implementato senza più perdite di tempo, per rafforzare lo stato di diritto in Guatemala.
che si incoraggi un modello di sviluppo integrale a lungo termine con una visione del futuro, nel quale si metta al primo posto gli uomini e le donne impoveriti e si favorisca la promozione e la partecipazione al bene comune, ascoltando e tenendo in considerazione le domande della società civile organizzata.
che nelle discussioni sulla Riforma Fiscale non si dimentichi che “la finanza
che il Congresso della Repubblica implementi le misure raccomandate dai membri della Commissione Nazionale Straordinaria per la Trasparenza con riferimento all’attività mineraria e che la Commissione per l’Energia e le Miniere del Congresso faccia le riforme con il consenso delle organizzazioni ambientaliste e la Conferenza Episcopale
che allo stesso modo di approvi la Legge sullo Sviluppo Rurale in accordo con le organizzazioni contadine.
che noi guatemaltechi, senza distinzione di credo religioso o ideologie politiche, possiamo fondare il nostro futuro sulle fondamenta solide della libertà,della giustizia, della verità e della solidarietà, per ottenere una pace solida e duratura.
In conclusione chiediamo a Nostro Signore Gesù Cristo che ci accompagni per rafforzare la nostra fede e mantenere viva la nostra speranza, invocando sul popolo del Guatemala la protezione di Maria Santissima.
Guatemala de la Asunción , gennaio 2010
