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sabato 6 agosto 2011

498 - DOPO UN PROCESSO DI 17 ANNI EX MILITARI A GIUDIZIO PER MASSACRO

Dopo un complesso processo giudiziale di 17 anni, i parenti di oltre 250 persone assassinate nel 1982 da membri di un gruppo d’élite dell'Esercito del Guatemala, a partire da questo lunedì vedranno seduti di fronte ad un giudice quattro degli ipotetici responsabili di quel massacro.
L'Associazione dei Familiari dei Detenuti e scomparsi del Guatemala (Famdegua), che agisce come querelante nel processo e che ha appoggiati i parenti e i superstiti del massacro, benché indebolita a causa dell’"impunità" del sistema, non ha mai desistito dal cercare giustizia.
Aura Elena Farfán, direttrice di Famdegua, ha detto che questo sarà il primo giudizio che si realizza contro ex militari per uno dei 669 massacri collettivi perpetrati dalle forze di sicurezza dello Stato durante la guerra (1960-1996), per i quali ha chiesto l’ergastolo.
"Sono state oltre 250 le persone assassinate dai militari, delle quali, fino al momento, sono stati recuperati 223 cadaveri, che sono stati sepolti in fosse comuni", 113 dei quali erano di minori di età, ha precisato Farfán.
Gli ex militari che saranno processati dal Tribunal Primero de Alto Riesgo della capitale guatemalteca per questo massacro, perpetrato il 7 dicembre 1982, sono l'ex tenente Carlos Antonio Carías e gli ex istruttori Manuel Pop, Reyes Collin e Daniel Martínez.
I quattro facevano parte della forza élite Kaibil dell'Esercito del Guatemala, un'unità addestrata per combattere in condizioni avverse, e che riscosse fama a livello mondiale per le brutali esecuzioni e i massacri contro la popolazione civile non combattente durante la guerra interna.
Fino al momento, secondo Edgar Pérez, avvocato di Famdegua, sono stati catturati 7 dei 18 responsabili del massacro, avvenuto nella comunità Las Dos Erres, del municipio di La Libertad, nel dipartimento settentrionale del Petén.
Due sono detenuti negli Stati Uniti, e si attende che siano estradati nelle prossime settimane, mentre il terzo, il sub istruttore kaibil, Pedro Pimentel Ríos è stato recentemente estradato da quel paese lo scorso 12 Luglio.
Si prevede che queste tre persone saranno incluse nel processo durante il suo corso.
Due degli ex militari che componevano il gruppo che commise il massacro sono morti da anni, ed i restanti nove sono latitanti.
La Procura ha presentato decine di prove e perizie per dimostrare la responsabilità degli indagati, le quali saranno supportate dal racconto di 38 testimoni, tra essi vari superstiti.
I parenti delle vittime, superstiti e Famdegua, hanno iniziato le azioni legali per le indagini di questo massacro nel giugno 1994, ma i diversi stratagemmi legali e "la mancanza di volontà" delle autorità hanno rallentato il processo.
Il massacro
Il massacro è stato commesso durante il governo de facto del generale golpista José Efraín Ríos Montt, che è considerato il responsabile intellettuale del fatto, e contro il quale vi sono processi pendenti in Guatemala e Spagna per delitti di lesa umanità.
Il massacro di Las Dos Erres è uno dei 669 che ha documentato la Commissione per il Chiarimento Storico (CEH), nella relazione "Memorie del Silenzio” che ha reso pubblico nel 1999.
Prensa Libre, 25/07/2011