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martedì 15 dicembre 2009

13 - SICCITA’ E CRISI ALIMENTARE

Oltre 29 milioni di dollari americani di perdite ha causato la siccità che dall’inizio dell’anno ha colpito sette dei 22 dipartimenti del paese, considerata come la peggiore degli ultimi 30 anni, secondo l’Istituto Nazionale di Sismologia, Vulcanologia, Meteorologia e Idrologia.
La mancanza di piogge ha danneggiato le coltivazioni di mais e fagioli e altri elementi della dieta basica nei dipartimenti del “correder seco” (Baja Verapaz, Chiquimula, El Progreso, Santa Rosa, Zacapa, Jutiapa y Jalapa), al sud est del paese, dove si registrano temperature tra i 35° e i 40° e precipitazioni che raggiungono appena i 0,007 m annuali.
Il presidente Alvaro Colom ha dichiarato in settembre lo “stato di calamità pubblica” per fare fronte alla crisi alimentare causata dalla siccità che colpisce circa 400.000 famiglie. Secondo il Ministero della Salute, tra gennaio ed agosto la mancanza di cibo ha causato la morte di 550 persone, compresi 54 bambini.
Il presidente Colom ha affermato che “gli alimenti ci sono, ma la gente non ha i soldi per acquistarli”.
Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite, più della metà dei 14 milioni di guatemaltechi vivono nella povertà e il 17% nell’indigenza.
A metà settembre il ministro dell’Agricoltura Mario Aldana ha annunciato la creazione di un “banca degli alimenti per fare fronte alla scarsità”.
Il coordinatore dell’Unità di Desertificazione e Siccità del Ministero dell’Ambiente (MARN), Luis Ríos ha avvisato che “sebbene ci siano già grandi perdite, questa è la punta di un iceberg”.
L’Istituto Nazionale si Sismologia , Vulcanologia, Meteorologia e Idrologia ha affermat6o che il fenomeno de El Niño, la cui presenza per questo e per il prossimo anno è stata confermata in luglio dall’Amministrazione Nazionale Oceanica e Atmosferica degli Stati Uniti, potrebbe causare perdite maggiori a quelle già sofferte sia nell’agricoltura che nelle specie animali e nelle aree boschive, e potrebbe giungere a colpire anche il settore dell’allevamento del bestiame, dato che non ci sarà produzione di PASTO per mancanza di acqua.
Ríos ha spiegato in un blog del MARN che in Guatemala  ci sono zone “che sono secche e la biodiversità si sviluppa e si adatta a queste condizioni; senza dubbio il problema si presenterà quando si aggraveranno le condizioni climatiche nelle aree dove non sono abituati alla siccità”.
Il problema non sarà solo agricolo e dell’allevamento del bestiame, ha aggiunto. “Questa siccità limiterà l’accesso all’acqua in molte regioni, e questo diventerà un problema sociale, e se non si risolve questa emergenza, ci potrebbero essere conflitti per la disputa dell’acqua e ci sono popolazioni che potrebbero emigrare verso altre regioni”.
Noticias Aliadas, 11 novembre 2009