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lunedì 11 agosto 2014

849 - SICCITÀ CAUSA TRAGEDIA PER PICCOLI AGRICOLTORI

Migliaia di agricoltori della zona orientale del paese definiscono "tragedia" le perdite totali e parziali delle loro coltivazioni di mais, fagioli, mais, pomodori, tra altri prodotti, causate dalla prolungata siccità che colpisce quella regione del Guatemala da più di 30 giorni, ed assicurano che è la peggiore delle ultime quattro decadi.
Durante un giro effettuato da Prensa Libre in varie comunità di Chiquimula, Zacapa e El Progresso, si è constatata la frustrazione degli agricoltori per i raccolti persi, al quale si somma la preoccupazione per il rialzo considerevole del prezzo del quintale di mais, che passò da Q90 o Q100 a Q165, che come, affermano i contadini, causerà "fame" e maggiore povertà.
In tutte le comunità visitate il denominatore comune sono le grandi estensioni di terreno completamente secco, in alcuni casi estremi si formarono crepe nei terreni. Inoltre, la maggioranza delle coltivazioni non sono cresciute, per mancanza di acqua, o in altri casi non hanno dato i risultati attesi.
Alirio de Jesus Morales, presidente del Consiglio Comunitario di Sviluppo del villaggio Tierra Colorada, Chiquimula, ha indicato che le perdite sono del 100% nelle coltivazioni di mais e arachidi.
Ha spiegato che il villaggio è formato da 250 famiglie, delle quali 90 si dedicano al commercio e 160 all'agricoltura di sussistenza, e da 40 anni non soffrivano di una siccità tanto forte come quella attuale.
"Tra tutte le famiglie che si dedicano all'agricoltura sono stati seminati circa 300 manzanas di terreno, la maggioranza a mais, ed in minore proporzione coltivarono arachidi. Purtroppo si è perso tutto, non è stato possibile salvare nessuna coltivazione perché la siccità si è protratta per molto tempo", disse Morales, che non ha potuto nascondere la sua preoccupazione per il futuro.
Henry Ramírez, un piccolo agricoltore che risiede a La Pianura, a 15 minuti della capoluogo dipartimentale di Chiquimula, e è padre di sette bambini, ha raccontato che ha investito i risparmi dell'anno scorso per coltivare mais in una manzana e mezzo di terreno che affittò. Ma ha perso tutto perché le sue semine non hanno ricevuto pioggia per oltre 30 giorni consecutivi. 
"È una delle peggiori siccità che abbiamo avuto. Ricordo che quando era bambino ce ne fu una simile; mio padre soffrì molto per quel motivo", affermò Ramírez.
Dati preliminari della sede del Ministero di Agricoltura, Allevamento ed Alimentazione, in Chiquimula indicano che si è perso fino al 85% di tutte le coltivazioni del dipartimento, mentre in Camotán e Jocotán la perdita è stata totale.
Ramírez afferma, con angoscia, che spera che le condizioni migliorino questo mese, perché deve dare da mangiare ai bambini piccoli e non sa che fare, ma la prospettiva climatica per agosto è che piova sotto i livelli normali.
Sofferenza
La situazione è simile in Zacapa, dove coltivazioni di mais, arachidi e fagioli e pomodori sono state colpite dalla la mancanza di acqua.
Victorino Franco, sindaco comunitario del villaggio Santa Lucía, a 20 minuti del capoluogo del dipartimento, ha affermato che si è perso il 100% delle 70 manzanas che coltivarono nella sua comunità.
Il Ministero dell’Agricoltura calcola che su scala dipartimentale è stato perso tra il 60 e 65% delle coltivazioni. 
A Zacapa si informò che gli 11 municipi furono colpiti e che preliminarmente si sono persi 6.516 ettari di coltivazioni, che rappresentano oltre Q14 milioni di investimento.
A El Progreso, la situazione è ugualmente allarmante, come ha raccontato Blandelino Moscoso, padrone di varie manzanas di terreno nel villaggio Santa Rita, che disse che gli agricoltori hanno perso la metà delle loro coltivazioni. Il dato coincide con quelli della sede del Maga.
In tutte le comunità visitate i contadini mantengono una lieve speranza di recuperare qualcosa di ciò che hanno perso, nel cosiddetto "secondo raccolto."
Allarme per prezzi
Contadini dell'oriente del paese confermano rialzo. Un quintale di mais in Chiquimula, Zacapa e El Progresso costa Q165, come è stato verificato. Quattro settimane fa nei mercati il quintale di mais costava tra Q90 e Q100.
Sventura
È delle peggiori stagioni
José Luis Vásquez Díaz, agricoltore di 94 anni che risiede nel villaggio Saspán, San José Arata, Chiquimula, ha perso le sue coltivazioni a causa della prolungata canicola che colpisce il dipartimento.
Vásquez Díaz ha spiegato che coltiva la terra per sostenere tre figlie e due nipoti, e ha raccontato con preoccupazione che ha investito il denaro che aveva per seminare due manzanas e mezzo di terreno, che rimase completamente secco, per mancanza di acqua.
"La milpa non ha ricevuto acqua ed è rimasta piccola, le pannocchie non caricarono e si sono perse. L’unica cosa che si può fare ora è piegare le piante affinché terminino di seccarsi si possa preparare paglia per farne cibo per il bestiame", dichiarò l'agricoltore.
Ha commentato che si è dedicato sempre all'agricoltura e che nella sua vita solo ricorda due siccità simili, una circa 40 anni fa e un’altra quando egli era un bambino di 10 anni. In quelle occasioni si persero tutti i raccolti delle persone.
Vásquez Díaz ha affermato che nel suo villaggio vivono 2.000 persone che, in gran maggioranza, si dedicano alla semina di mais e fagioli, ed assicurò che hanno perso tutto.
"Le famiglie soffrono la fame per questa siccità. Le autorità sono venute alcuni giorni fa e dissero che avrebbero portano aiuto, ma fino ad oggi non abbiamo niente”, disse con dispiacere.
Problematica
Senza risorse per fare miglioramenti
Román Cervantes Sánchez, agricoltore della villaggio Pianura Sopra, Chiquimula, riferì che malgrado esista della tecnologia per evitare le perdite delle semine, è impossibile che un agricoltore che semina per la sussistenza possa implementarle, poiché non ha risorse per installare le infrastrutture necessarie.
Ha indicato che ha perso due manzanas di terreno che seminò ed coltivò, ma per la mancanza di acqua si rovinarono completamente.
"Qui ha smesso di piovere da più di un mese e la milpa non ha finito di crescere, oramai non si può recuperare, malgrado sia verde, perché non ha ricevuto acqua nel momento più importante della sua crescita", affermò l'agricoltore.
Cervantes Sánchez affermò che esistono metodi per salvare le semine da questi inconvenienti, ma non sono alla portata dei piccoli agricoltori.
"Esistono i sistemi di irrigazione, ma noi non possiamo implementarli perché è molto caro tutta l’equipaggiamento necessario e qui nessuno riuscirebbe a farlo, benché tutti lo vorremmo”, ha assicurato, con dispiacere: "Solo i ricchi possono usare quella tecnologia, perché un povero non riuscirebbe ad averla benché risparmi un paio di anni".
La situazione è drammatica per i tre mila abitanti del villaggio.
Alternativa
Gravi situazione li obbliga a migrare
Victorino Franco, agricoltore e sindaco comunitario del villaggio Santa Lucía, Zacapa, ha affermato che le costanti perdite per siccità e la mancanza di opportunità nel dipartimento hanno obbligato molti membri di famiglie a cercare all'estero miglioramenti economici.
Spiegò che il villaggio ha circa tre mila abitanti, e molti, particolarmente giovani, decisero di migrare negli USA.
Indicò che meno della metà dei contadini del villaggio si dedicano all'agricoltura e che, in totale, quest’ anno si seminarono 70 manzanas di terreno, con mais, fagioli, arachidi e pomodori, ma si persero totalmente.
"La situazione è complicata. Ci sono famiglie che vivono giorno per giorno e seminarono mezza manzana, ma disgraziatamente non ha portato frutti. Ci sono bambini che non vanno a scuola per aiutare il papà ed ora non sanno che cosa faranno davanti a questa situazione", ha affermato Franco.
Il sindaco dice che questi inconvenienti sono già successi in varie occasioni, e ciò causa fame e rialzo smisurato del prezzo del quintale di mais, per quello "molti giovani che si sentono fiaccati per dalla povertà e dalla mancanza di opportunità hanno deciso viaggiare negli USA alla ricerca di miglioramenti per la sua famiglia.
Aggiunse che le famiglie del posto non possono finanziare tecnologia per evitare perdite.
Prensa Libre, 8/08/2014