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mercoledì 6 giugno 2012

614 - LAVORATORI DELLA IDROELETTRICA DI HUEHUETENANGO FERMATI PER MORTE DI CONTADINO

Secondo le autorità, Ricardo Arturo García López e Óscar Armando Ortiz Solares sono i presunti responsabili dell'assassinio del contadino Andrés Pedro Miguel in Santa Cruz de Barillas, Huehuetenango, lo scorso 1 maggio. Nel fatto sono rimasti feriti Pablo Antonio Pablo ed Esteban Bernabé Mateo che accompagnavano il morto il giorno dei fatti.
Dopo l'incidente, alcuni testimoni dichiararono che il crimine era stato perpetrato dal personale della Hidro Santa Cruz, azienda nei confronti della quale esiste un conflitto sociale fino dalla sua installazione nel municipio. Le autorità investigative hanno richiesto all'impresa i nomi del personale di sicurezza e hanno stabilito che i detenuti erano parte dei membri della sicurezza.
Il Ministero Pubblico ha specificato che García lavorava come guardia di sicurezza dell'azienda Ecoener Centrali Idroelettriche Guatemalteche, mentre ha specificato che per quanto riguarda Ortiz non è stato stabilito se lavorava come guardia o autista.
Mynor Melgar, segretario privato del MP, ha ribadito che i detenuti avevano dichiarato che lavoravano per Hidro Santa Cruz: "È un'affermazione fatta da loro stessi e da altri lavoratori dell'impresa."
Alberto Molina Canales, pubblico ministero generale del Ministero Pubblico, ha specificato che le dichiarazioni dei testimoni del crimine di Miguel hanno permesso l'elaborazione di una foto robot, che è stata confrontata con l'immagine di García López, presunto autore materiale del crimine.
Il funzionario ha aggiunto che sono stati analizzati altri indizi, tra essi: 4 cartucce calibro 9 millimetri e 2 di calibro 45, le cui misure coincidono con le armi sequestrate in una delle residenze dei detenuti.
Mauricio López Bonilla, capo del dicastero dell'Interno, ha sottolineato che i lavoratori catturati si trovavano nell'area, prima e durante il crimine, successivamente sono fuggiti verso comunità confinanti con Santa Cruz Barillas. 
Il Ministro ha spiegato che gli inquisiti sono stati localizzati perché durante la loro fuga comunicavano costantemente tra loro, cosa che ha attivato le celle dei telefoni cellulari e ha permesso l'ubicazione esatta.
Il passato 1 maggio, dopo essere venuti a conoscenza dell'assassinio di Pedro Miguel, decine di contadini irruppero nel distaccamento militare del luogo dove si pensava fossero rifugiati i responsabili dell'attacco; la folla si scagliava contro i soldati che si trovavano nel distaccamento, alcuni sono stati feriti.
Il 2 maggio il presidente Otto Pérez ha decretato lo stato d’assedio per i tumulti, e l’8 maggio il Congresso lo ha ratificato; nel quadro di questa misura, numerosi contadini denunciarono abusi contro la popolazione, alcuni uomini con ordini di cattura sono fuggiti sulle montagne e si sono verificate detenzioni illegali di varie persone.
Lo scorso 18 maggio il Presidente Pérez ha annunciato che veniva tolto lo stato d’assedio a Barillas perché si era riusciti a ristabilire l'ordine e non per la pressione sociale; il caso ha generato solidarietà nazionale ed internazionale verso gli abitanti danneggiati.
Centro studi del Guatemala, 23-28 maggio 2012