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venerdì 21 dicembre 2012

685 - BAKTÚN, SPERANZA PER GLI INDIGENI

L'ultimo sole alla fine del “conto lungo” di 5.200 anni nel calendario maya è tramontato pochi minuti prima delle ore 18 di ieri, momento nel quale i leader spirituali e sacerdoti maya hanno partecipato a solenni cerimonie, nelle quali hanno esortato alla pace e all'unione dei guatemaltechi, e ciò ha preceduto il sorgere dell'astro re, oggi alle ore 6.22 ore, inizio di una nuova era.
Nelle molteplici cerimonie che si sono celebrate in tutto il paese, è stato sollecitato di rispettare le risorse naturali, sempre di più deteriorate "per l'atteggiamento irrazionale degli uomini".
In tutte le attività risaltavano gli abiti multicolori, maschere, emblemi e simboli del sincretismo maya e simboli del cristianesimo, propri dell'epoca della conquista, coi quali sono state ricreate le cerimonie della millenaria cultura.
Tikal, in Petén, è stato il centro dell'attenzione del paese. Circa tremila persone hanno avuto il privilegio di entrare nel parco e vedere le cerimonie delle guide spirituali e dei sacerdoti maya, alle quali hanno partecipato alte autorità del Governo ed invitati.
Il Gran Giaguaro, la piramide maya più conosciuta nel mondo, risplendeva impressionante quando è stata illuminata e, di fronte ad essa, durante la notte ed l’alba di oggi si sono svolte cerimonie spirituali e culturali per ricevere il nuovo baktún.
Pace, unità e rispetto
María Salomé Chonay, sacerdotessa maya cakchiquel, ha elevato preghiere affinché ci sia "una nuova alba, senza discriminazione né violenza, e che il nuovo ciclo porti l'unità per vivere meglio."
"Veniamo a chiedere al nostro Creatore la fine del razzismo, della discriminazione e della violenza", ha detto la leader indigena.
In Iximché, Tecpán Guatemala, Chimaltenango, sacerdoti maya hanno riflettuto sulla necessità che i guatemaltechi cambino atteggiamento per rispettare la natura e convivere in pace ed unità.
"L'Ajaw vuole che curiamo la madre natura e che i nostri terreni continuino ad essere fertili e non soffriamo di siccità e scarsità", ha detto Felipe Ajzalán, guida spirituale, dopo avere partecipato ad un'esibizione del gioco di palla maya.
"Le energie negative nei cuori dei guatemaltechi si riflettono nella distruzione dei boschi e delle sorgenti", ha aggiunto. Hanno chiesto anche che il Governo smetta di autorizzare lo sfruttamento minerario e dei fiumi.
In una cerimonia sulle rive del Lago di Atitlán, Sololá, leader indigeni hanno rivolto un appello affinché nella nuova era prevalga il rispetto alla natura e la cultura ancestrale.
"Non vogliamo lo sfruttamento del nostro ambiente, il Lago di Atitlán è sempre più inquinato, senza nessun piano specifico per salvarlo", ha segnalato il sacerdote maya Adrián Bocel.
Fine della discriminazione
Benché la quantità di visitatori nel sito archeologico di Zaculeu, Huehuetenango, è stata minore all'attesa, la guida spirituale Domingo Francisco ha predetto che il nuovo baktún porterà cambiamenti positivi per il paese.
“Deve esserci accettazione del vissuto dei popoli indigeni, perché non siamo ancora riconosciuti. Solo vogliamo equità", ha affermato Francisco.
In Gumarkaj, Quiché, i leader spirituali hanno guidato distinte cerimonie maya, nelle quali hanno invocato la pace e la fratellanza dei guatemaltechi.
In Takalik Abaj, Retalhuleu, autorità indigene hanno pregato perché la nuova era porti saggezza ai governanti. Óscar Hernández, sacerdote maya, ha detto che durante il cambiamento di era, tutto il mondo deve trasformarsi.
Cerimonie simili hanno avuto luogo in altri sito archeologici come Uaxactún e Yaxhá, Petén; Quiriguá, Izabal; Mixco Viejo, Chimaltenango; Chocolá, Suchitepéquez, e Kaminaljuyú, nella capitale, dove le richieste sono state simili.
Inoltre, in luoghi turistici emblematici come Quetzaltenango ed Antigua Guatemala, Sacatepéquez si sono realizzati atti speciali.
Opportunità
In Tikal, il presidente Otto Pérez Molina ha affermato in una conferenza che la nuova era maya è l'opportunità di un nuovo principio.
"È un cambiamento positivo che richiama alla riflessione i guatemaltechi e tutto il mondo, per cercare l'armonia con la natura", espresse.
Ha aggiunto: "Tutti dobbiamo essere parte del cambiamento e costruire il Guatemala che tutti desiderano, con pace, giustizia, ed equità."
Prensa Libre 21/12/2012