Benvenuti nel blog “Orizzonte Guatemala”! Siamo un gruppo di amici del Guatemala e con questo strumento di comunicazione e condivisione vogliamo contribuire a fare conoscere l’attualità di questo bellissimo paese, al quale ci legano vincoli di amicizia e di solidarietà con tanti amici guatemaltechi.


sabato 1 gennaio 2011

363 - GUATEMALA E IL RISCHIO DI "MESSICANIZZAZIONE" DELLA LOTTA ANTINARCOTRAFFICO

Il governo del Guatemala, paese che subisce l'attività dei cartelli messicani della droga, ha adottato misure simili a quelle adottate in Messico: l’utilizzo dei militari contro i narcotrafficanti.
Il più recente evento contro il narcotraffico in Guatemala è stato lo stato di assedio decretato nel dipartimento di Alta Verapaz, nel nord del paese, il 19 dicembre. La misura comprende il trasferimento di 650 soldati nella zona, ed il Congresso del Guatemala la dovrà ratificare il 22 di dicembre.
L'uso interno dell'esercito in Guatemala non è nuovo.
Avvenne durante il conflitto armato, che si prolungò per più di tre decenni fino alla sua conclusione nel 1996, e che causò approssimativamente 5.500 morti all’anno, come numerose denunce contro i militari per violazioni di diritti umani.
Ora, quando la Polizia Nazionale Civile (PNC) non è sufficiente a contenere il crimine organizzato ed il paese registra seimila omicidi all’anno, l'esercito viene inviato di nuovo per le strade con una strategia che, ad alcuni, ricorda a quella del Messico.
"È differente in ogni paese"
Nonostante ciò, l'analista politico Héctor Rosada ha detto a BBC Mundo che non si può parlare di una "messicanizzazione" nel caso guatemalteco.
"La situazione sarà determinata dalla relazione tra le forze di sicurezza ed il crimine organizzato, come la reazione di uno di fronte all'altro, che è differente in ogni paese", spiegò Rosada.
Per affrontare il narcotraffico ed altre manifestazioni delinquenziali, il Guatemala ha a disposizione 20.000 poliziotti, la cifra che aspirava ad avere nel 2000, e che non è aumentata, a causa delle destituzioni e della cattura di agenti ed ufficiali coinvolti in casi di corruzione o in diversi crimini.
Solo nel 2009, sono stati destituiti 1.500 poliziotti.
"Premessa falsa"
Questa settimana le autorità hanno ricollocato in altri commissariati i 325 agenti di polizia assegnati all’Alta Verapaz. Tutti saranno investigati, secondo il ministro del Governo, Carlos Menocal.
Il funzionario ha annunciato che un'unità militare d’elite potrebbe rimanere, dopo il mese previsto per lo stato di assedio, per seguire le tracce dei trafficanti.
Menocal attribuisce l'incremento del narcotraffico nel paese al fatto che nell'amministrazione del presidente Óscar Berger, che governò il paese tra il 2004 e il 2007, è stato ridotto l'esercito del 66%, e non del 33%, come disponevano gli accordi di pace", come ha detto alla BBC Mundo. In ottobre, il ministro rivelò che potevano coprire solo due terzi della vigilanza militare che c'era nella zona nord occidentale del paese nel 2004.
Tuttavia, Eduardo Stein, vicepresidente durante il governo di Berger, ha fatto notare che è una "premessa falsa" pensare che l'esercito sarà più efficace della polizia contro il narcotraffico, sostenendo che è meno facile da corrompere.
Corruzione ed impunità
L'attuale presidente Álvaro Colom attribuisce il 41% degli omicidi al narcotraffico, e spera in una riforma della polizia che crei poliziotti più professionali e meglio remunerati.
Ma l'iniziativa non ha finanziamenti, e per continuare avrebbe bisogno della volontà politica del prossimo partito governante, che sarà eletto dalle elezioni del 2011.
Il governo segnala, nel frattempo, che la recente approvazione di una Legge di Estinzione di Dominio permetterà allo Stato di utilizzare le risorse sequestrate al crimine organizzato per rinforzare la sicurezza.
"ciò che è stato sequestrato [la prima fine settimana di ottobre] avrebbe pagato lo stipendio di 325 poliziotti per un anno", ha detto Menocal. È lo stesso numero di poliziotti assegnato all’Alta Verapaz.
Lo Stato avrà anche l'appoggio della Commissione Internazionale Contro l'Impunità in Guatemala (CICIG), costituita nel 2007, ed il cui mandato è stato rinnovato fino al 2013, su richiesta del governo attuale.
Come ha detto a BBC Mundo l'ambasciatore del Messico in Guatemala, Eduardo Ibarrola, "l'impunità è la grande causa della delinquenza in America Centrale" come lo fu in Messico. La CICIG ha stabilito che in Guatemala c'è un 98% di impunità, ed i narcotrafficanti sembrano avere preso nota.
Ampliamento dello stato di assedio?
Da parte sua, l'ex direttore di Intelligence militare, Mario Mérida, qualifica come "tardivo" lo Stato di assedio. Il "suo obiettivo è cercare informazioni, e non ha un progetto strategico", segnala Merida a BBC Mundo. "Cobán [Alta Verapaz] è una specie di [centro di] comando del narcotraffico, ma le rotte sono al nord dei dipartimenti di Quiché e Huehuetenango, ed al sud del Petén."
Il Ministero Pubblico sostiene che le Zeta, il principale gruppo narcotrafficante stabilitosi in Alta Verapaz, ha creato un corridoio di travasamento tra Izabal e Zacapa (frontiera con Honduras), e Huehuetenango, frontiera orientale con il Messico.
Colom ha annunciato la possibilità di ampliare lo Stato di assedio a Huehuetenango, San Marcos, Petén ed Izabal, ma il ministro della Difesa, Abraham Valenzuela, ha spiegato che tutto dipende dalla disponibilità delle truppe.
L'esercito ha 17.200 elementi, che il governo spera di ampliare a 21.0000 nel 2011, se ha sufficienti fondi.
BBC Mundo 22/12/2010