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venerdì 9 gennaio 2015

886 - IMPOSSIBILE ELIMINARE LA CORRUZIONE, AFFERMA OTTO PÉREZ

Arrivare ai massimi livelli di trasparenza è la promessa che non realizzerà il governo del Partito Patriota, riconosce il presidente Otto Pérez Molina, che ha parlato dei suoi principali risultati in questa intervista, ma anche di ciò che è in attesa di essere realizzato, al compiersi il prossimo mercoledì il suo terzo anno di presidenza. 
D. Si conclude il suo terzo anno di governo. In che cosa si differenzia dai due precedenti?
Ci sono varie differenze: abbiamo avuto lo stesso budget, ma il finanziamento che corrispondeva non è stato dato. Abbiamo ogni anno 400.000 nascite in più, e ciò richiede servizi pubblici necessari per dare risposta ai guatemaltechi, e tuttavia rimaniamo con lo stesso budget.
L'altra differenza è che nonostante i problemi che abbiamo avuto, la sicurezza ha continuato ad aumentare e questo ha determinato la diminuzione della violenza.
D. Quale è il suo principale risultato ed obiettivo non realizzato nel Patto per la Pace e Sicurezza?
Continuiamo al ribasso nel tasso di omicidi. Si è chiuso l'anno con 31 per 100.000 abitanti. In questo terzo anno c’è un 9% di diminuzione di fatti criminali. Nel dipartimento di Guatemala c’è un 23% di diminuzione, e nella capitale, 33% in meno di fatti criminali.
Essere riuscito in questi primi tre anni a migliorare le capacità della Polizia Nazionale Civile (PNC) è un passo importante, perché vuole dire che di 22.000 membri siamo arrivati a 34.200.
D. Che cosa è mancato per realizzare gli obiettivi?
Io credo che il tema principale continua ad essere il sistema di Presidi. Abbiamo un deficit importante per la mancanza di controlli.
Commentò che l'obiettivo era abbassare la media giornaliera di morti violente a 13, ma non scende da 16.
Le statistiche di cui disponiamo sono quelle che fornisce la PNC, e non l'Inacif. Con quelle della Polizia riceviamo—il Governo—con poco più di 17 assassini giornalieri, e questo anno chiudiamo a 13,6 omicidi giornalieri.
D. E nel Patto Fame Zero?
Il primo anno è stato utilizzato quasi tutto nel coordinamento. Qui dei 14 ministeri solo ce ne sono due che non partecipano al Patto.
Nel 2013 abbiamo ottenuto risultati, era diminuita del 1.7% la denutrizione cronica nei bambini minori di 5 anni. Alcuni diranno che è molto poco, ma se pensiamo che nei 15 anni precedenti si era riusciti ad abbassare la percentuale di 1.7%, quello che noi siamo riusciti in un anno.
D. Ma avevano offerto abbassarla in quattro anni al 10%.
Quando parliamo del 10%, sapevamo che era una meta molto difficile ed ambiziosa, ma ce l’eravamo proposta. Ovviamente quando uno è già al Governo e si rende conto dello sforzo che includeva tutto quel coordinamento sul terreno, ci rendemmo conto delle difficoltà.
Crediamo che possiamo arrivare non ad un 10%, ma sì ad un 6%. Se arriviamo a quel 6% è storico.
D. Che cosa si è fatto e che cosa manca nel Patto di Competitività?
Abbiamo avuto una crescita nell'economia del 4% che non avveniva da vari anni. Riusciamo a creare 166.000 posti di lavoro. Siamo sotto al 3% dell'inflazione, e questa è la più bassa negli ultimi 20 anni.
C’è bisogno di più sforzi per la lotta contro il contrabbando. Ciò si riflette sui prezzi della carne di manzo. C'è bisogno anche di continuare ad attirare maggiori investimenti.
D. Qual è la cosa che sente più pressione di dover compiere nel 2015?
Io direi che mi sento più pressato con quella che è stata l'offerta principale della mia campagna: sicurezza ed impiego.
D. Quale è la promessa che definitivamente non può realizzare in tutto il suo mandato?
Io credo che ci siano promesse che deplorevolmente uno non può realizzare ai livelli che voleva, ed una è la trasparenza e la corruzione. Questo non è solo di questo governo, è qualcosa che viene da moltissimi anni, è stato presente, infiltrata dentro le istituzioni, e lottare contro quello è molto difficile.
D. È impossibile eliminare la corruzione in un mandato presidenziale?
Io dico che sì, è impossibile. Sta troppo infiltrata ed è qualcosa che è avviene da moltissimi anni.
D. Perché crede che al suo governo sia etichettato come poco trasparente?
C'è una serie di questioni che sono avvenute. Ci hanno detto che abbiamo fatto acquisti diretti, che non si sono seguite le procedure, ma, per esempio, se non facciamo acquisto per eccezione delle armi, in questo momento avremmo poliziotti senza le armi individuali.
D. Ma non crede che ci sono stati fatti di corruzione nei settori Salute, Cultura, Ambiente?
Sono segnali… sì, sempre. È una lotta costante. La lotta per la trasparenza si deve fare quotidianamente e tutti i livelli.
D. In che punti in concreto crede che la Cicig ha oltrepassato il suo mandato?
Ci sono questioni dove hanno oltrepassato il mandato, ma comunque ha aiutato. Ci sono questioni che, per esempio, ieri mi dicevano che c’è stata al cattura di uno dei Mendoza. Sì, effettivamente; ma quella è una lotta contro il crimine organizzato, non è una struttura parallela allo Stato.
Io credo che il periodo col mandato specifico che aveva la Cicig sia sorpassata e è finita. Per quel motivo stiamo parlando ora di fare una valutazione.
D. La Cicig investiga il finanziamento dei partiti. Ciò può generare paura nei partiti?
Credo che non ci dovrebbe essere paura in quel senso. Abbiamo scoperto che il crimine organizzato ed il narcotraffico hanno cercato finanziare campagne nei luoghi che a loro interessano, e per quel motivo si concentrano sui Comuni.
D. Alcuni del PP?
No. Siamo molto diligenti in quello. Se qualcosa c’è stato, è stato totalmente fuori del nostro controllo ed è passato inosservato.
D. Ma questo finanziamento potrebbe avvenire anche per i candidati alla presidenza?
Potrebbe essere possibile che anche nelle campagne presidenziali tentino di avvicinarsi ed avere alcune influenze. Bisognerebbe fare un'indagine in profondità.
D. Che voto si dà, da 1 a 10, nel terzo anno?
L'anno che è finito abbiamo avuto problemi finanziari perché si è ripetuto lo stesso budget e non ci fu finanziamento fino al 28 novembre. Ciò ci attribuisce un voto che non avremmo voluto, ma metta un voto tra cinque e sei.
Prensa Libre, 08/01/2015