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venerdì 3 agosto 2012

635 - RELAZIONE SOTTOLINEA LE SFIDE AFFRONTATE DAI GIOVANI IN GUATEMALA

Guatemala: un paese di opportunità per la gioventù? La domanda è anche il titolo della Relazione Nazionale sullo Sviluppo Umano 2011/2012, realizzata dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Pnud). Il documento, divulgato lunedì 23 luglio, ribadisce la necessità della promozione di politiche di sviluppo umano per la gioventù guatemalteca.
Lo studio richiama l'attenzione sulle disuguaglianze che ancora persistono in Guatemala. Secondo dati dell'Istituto Nazionale di Statistica del 2011 il paese ha 4,1 milioni di giovani tra 15 e 29 anni, cifra che corrisponde al 28% del totale della popolazione.
Pur rappresentando una quantità significativa, la maggioranza dei bambini e bambine non vedono realizzati i loro diritti fondamentali. "Come prima notizia, l'accesso al ciclo superiore del livello medio e all'università è molto limitato e un impiego decente lo possiede solo una minoranza. Se il circolo intergenerazionale della povertà si interrompe con una scolarità equivalente a quella della secondaria, che futuro avranno le figlie e figli di coppie giovani, con bassi livelli educativi, lavoro informale e necessità di pianificazione familiare?", sottolinea.
Secondo la relazione, più di 800.000 persone tra 13 e 18 anni di età sono al di fuori del sistema educativo. Il 8,9% dei giovani da 15 a 24 anni sono analfabeti e oltre quattro di ogni dieci adolescenti da 13 a 15 anni sono ancora al livello primario.
Il livello di scolarità influenza anche altre questioni nella vita delle persone, come le condizioni di lavoro e il salario e anche la pianificazione familiare. Secondo l'inchiesta, giovani con più alti livelli educativi (scuola media e superiore), e socioeconomici sono coloro che "praticano di più una condotta sessuale responsabile."
Anche il Guatemala ha un tasso di fecondità precoce. Del totale di neonati che nascono annualmente, il 47% sono figli e figlie di giovani che hanno tra 15 e 24 anni. Pur avendo accesso alle informazioni, il numero di adolescenti che usano metodi contraccettivi è ancora limitato. Nella relazione si indica che quattro giovani su dieci che conoscono i metodi contraccettivi non ne hanno fatto uso all’inizio della loro vita sessuale; tra le ragazze, il numero è ancora maggiore: otto di ogni dieci non hanno utilizzato metodi contraccettivi.
Un altro punto che segnala il dossier è la violenza. L'anno scorso, per quanto riguarda le detenzioni per gli omicidi avvenuti nel paese, il 11% sono stati giovani minori di 18 anni e il 16,8% persone tra 18 e 21 anni. D'altra parte, la gioventù è quella che più soffre questo problema. Nella relazione si segnala che il 31,8% delle persone assassinate avevano tra 18 e 25 anni.
"Tutti questi dati evidenziano il doppio aspetto di un ciclo di violenza strutturale che permette che emergano continuamente e sistematicamente diversi fattori di rischio che vedono i giovani non solo come vittime della violenza, ma anche come autori della stessa. Di fronte a questo ciclo perverso, le risposte dello Stato non privilegiano ancora le azioni di prevenzione sociale della violenza che permettano di interrompere il circolo di attrazione verso e dalla violenza. Le scarse azioni di prevenzione non hanno articolazione e sono ancora azioni limitate che meritano più generalizzazione ed analisi", sottolinea.
Per migliorare la situazione della gioventù del paese, nella relazione si evidenziano otto punti necessari per la promozione dello sviluppo umano dei giovani: rafforzare il quadro istituzionale della gioventù, assicurare il godimento del diritto alla salute, ampliare le opportunità di apprendistato nell'era tecnologica, creare condizioni per orientarsi verso il lavoro dignitoso, prevenire la violenza relazionata con la gioventù mediante politiche integrali, ampliare gli spazi di partecipazione politica e sociale, promuovere l'uso vantaggioso e creativo del tempo libero ed investire nella gioventù.
Per leggere il documento completo in:
www.undp.org.gt/data/publicacion/INDH%202011_2012.pdf
Adital, 27/07/2012