Secondo la relazione, il mese di ottobre è stato il terzo più violento dell'anno 2010 nel paese, inferiore solamente a gennaio e marzo. Delle 2.688 morti violente registrate quest’anno, 292 sono avvenute il passato mese. In relazione al numero di feriti, anche le cifre sono alte: delle 1447 persone ferite per cause violente, 161 sono state ferite nel mese di ottobre.
"È importante sottolineare che a causa della costante violenza che si vive nel paese, la popolazione non è rimasta di braccia conserte, e in molte occasioni si è organizzata, utilizzando metodi fuori della legge per riuscire a controllare in alcun modo gli alti indice delinquenziali, come succede col fenomeno dei linciaggi", sottolinea la relazione.
I numeri non lasciano dubbi. Secondo lo studio, vi è stata una crescita del 12% dei linciaggi in relazione all'anno 2009. Mentre l'anno scorso 166 persone furono linciate, questo anno il GAM ha già registrato 189 persone morte e ferite come prodotto di questa pratica, 17 vittime solamente il mese scorso.
Il GAM richiama anche l'attenzione sull'elevato numero di massacri avvenuti nel paese. Secondo la pubblicazione, dall'epoca della dittatura militare il Guatemala non registrava massacri collettivi come quelli dei giorni attuali. "Durante il mese di ottobre, si sono prodotti 12 massacri, che hanno causato per lo meno 40 morti e 26 persone ferite", segnala.
Per il Gruppo, i differenti massacri possono giustificare l'aumento di persone morte e ferite durante il mese di ottobre, tendenza che il GAM crede che continuerà nei prossimi mesi a causa delle feste di fine di anno e delle azioni di gruppi criminali. "
"Risalta che ultimamente i gruppi di delinquenti stanno utilizzando i minori di età, poiché non sono imputabili secondo la legge, e a loro volta questi minorenni, oltre ad essere utili alla delinquenza comune ed organizzata, si trasformano anche in vittime", ricorda.
Prendendo in considerazione ciò, la relazione del GAM sottolinea l'importanza di agire da giovani ed adolescenti, con progetti educativi ed attività che presentino altre strade differenti alla criminalità.
In relazione alle professioni più esposte alla violenza, quella di autista dei trasporto pubblici continua ad essere la più rischiosa, con 111 morti nei primi dieci mesi di quest’anno. Segue un'altra professione, quella di commerciante, che anche preoccupa il Gruppo, perché ha registrato già 88 morti nel 2010.
Il documento sottolinea anche i casi di violenza contro le donne. Confrontato con lo stesso periodo, l’anno 2010 ha avuto 22 donne in più vittime di violenza rispetto all'anno scorso. "È necessaria l'introduzione di politiche chiare ed efficienti che contribuiscano all'educazione del nucleo familiare, tentando di eliminare il maltrattamento tanto fisico come il psicologico, in questo modo possono diminuire gradualmente le morti di donne nel paese", crede.
Per terminare l'analisi, il GAM richiama l'attenzione su alcune questioni relazionate allo Stato di Diritto in Guatemala. In riferimento alla Polizia Nazionale Civile, per esempio, il Gruppo critica la riduzione del budget della polizia e suggerisce l'aumento di effettivo ed investire nelle squadre. Allo stesso formo, indica la necessità di realizzare un "piano di riduzione" delle armi non registrate, che per il GAM sono le principali responsabili delle violazioni subite dalla popolazione del Guatemala.
Di fronte all’avvicinarsi delle elezioni, anche il Gruppo osserva la mancanza di rispetto in relazione a questa tematica. Secondo il documento, i termini stabiliti dalla Legge Elettorale e dai Partiti Politici non sono rispettati nella campagna. Per quel motivo considerano importante che il Supremo Tribunale Elettorale si pronunci pubblicamente al riguardo.
Adital, 22/11/2010