Benvenuti nel blog “Orizzonte Guatemala”! Siamo un gruppo di amici del Guatemala e con questo strumento di comunicazione e condivisione vogliamo contribuire a fare conoscere l’attualità di questo bellissimo paese, al quale ci legano vincoli di amicizia e di solidarietà con tanti amici guatemaltechi.


venerdì 28 febbraio 2014

820 - GUATEMALA RELEGATO AL POSTO 71

Il Guatemala occupa il posto 71, su 194 (nella classifica il numero 1 è il peggiore) nell’offrire benessere all'infanzia, secondo una valutazione effettuata dal Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia, Unicef, nella sua relazione "Lo Stato Mondiale dell'Infanzia 2014", reso pubblico il 16 febbraio.
Il posto viene attribuito in base alle stime del tasso di mortalità dei minori di 5 anni nel 2012, che in Guatemala è di 32 per ogni mille nati vivi, secondo il documento.
In quella misurazione si tiene anche conto di indicatori come l’allattamento materno esclusivo, l’iscrizione alla nascita, la copertura delle vaccinazioni, l’immatricolazione nella scuola primaria e secondaria e il lavoro infantile.
Il paese si posiziona tra Iraq, posto 70, ed Indonesia, Isole Salomone e Marocco, nazioni che condividono il posto 72 nella classifica.
Indicatori
Secondo la relazione che si basa sui dati ufficiali di ogni paese, in Guatemala la riduzione della mortalità tra i minori di 5 anni è di 60% dal 1990 al 2012.
Anche questo indicatore valuta il progresso nel compimento della meta di ridurre di due terzi, nel 2015, quella mortalità - al 67%-, per quello che il paese deve ridurre ancora di un 7% la percentuale.
Prensa Libre, 19/02/2014

819 - GUATEMALA RELEGADA AL PUESTO 71

Guatemala ocupa el puesto 71, de 194 —donde el uno es el peor— en ofrecer bienestar a la niñez, de acuerdo con una evaluación efectuada por el Fondo de las Naciones Unidas para la Infancia (Unicef) en su informe “El Estado Mundial de la Infancia 2014”, publicado el lunes último.
El lugar se otorga con base en las estimaciones de la tasa de mortalidad de menores de 5 años en el 2012, que en el país es de 32 por cada mil nacidos vivos, según el documento.
En esa medición también se toman en cuenta indicadores como lactancia materna exclusiva, inscripción de nacimientos, cobertura de vacunación, matriculación en la primaria y secundaria y trabajo infantil.
El país se posiciona entre Iraq, puesto 70, e Indonesia, Islas Salomón y Marruecos, naciones que comparten el puesto 72 en la medición.
Indicadores
Según el informe, que se basa en datos oficiales de cada país, en Guatemala la reducción de la mortalidad en menores de 5 años es de 60 por ciento desde 1990 al 2012.
Este indicador también evalúa el progreso en el cumplimiento de la meta de reducir, para el 2015, esa mortalidad en dos terceras partes —67%—, por lo que el país tiene pendiente 7 por ciento de reducción.
Prensa Libre, 19/02/2014

domenica 23 febbraio 2014

818 - DANNEGGIATI DALLA CENTRALE DI CHIXOY ESIGONO RISARCIMENTO

Gli abitanti delle comunità danneggiate dalla costruzione della centrale idroelettrica Chixoy esigono al Governo una pronta riparazione dei danni che sono stati causati loro da quell'opera e che così compia quanto stabilisce la Legge di Assegnazioni Consolidate promulgata negli Stati Uniti quest’anno, che mette a rischio l'aiuto militare ed economico al paese, se non ci sono avanzamenti credibili in quella materia e per le adozioni.
Juan de Dios García, dirigente della Coordinadora de Comunidades Afectadas por la Construcción de la Hidroeléctrica Chixoy commentò che per realizzare quell'opera, 33 comunità delle Verapaces furono allontanate e private delle loro terre, coltivazioni, bestiame, identità e cultura.
Aggiunse che durante quella fase l'area più danneggiata fu Rio Negro, Rabinal, Baja Verapaz, dove 444 contadini furono massacrati per essersi rifiutati di consegnare le proprie terre.
Ha affermato che ora il Governo del Guatemala è apparentemente interessato al risarcimento dei danni, ma è unicamente dovuto alla prima relazione dei dipartimenti di Stato e del Tesoro degli Stati Uniti, sulla mancanza di miglioramenti in Guatemala rispetto al piano dei risarcimenti per Chixoy e alle adozioni.
García assicurò che lo Stato non ha avuto intenzione di promuovere un dialogo, e molto meno di compiere sforzi per il compimento del piano di riparazione economica.
"La relazione - che potrebbe presentare il Governo - non può contenere nessuna informazione, poiché non c'è nessun avvicinamento alle comunità danneggiate, per ciò chiediamo al Governo degli Stati Uniti che non si lasci illudere da una relazione falsa e li invitiamo a venire nelle nostre comunità e ad osservare in quali condizioni si vive in questi momenti", ha aggiunto García.
Ha affermato che chiede che organismi internazionali e di difesa dei diritti umani compiano una valutazione del problema, perché le dichiarazioni dei funzionari guatemaltechi solo evidenziano la posizione repressiva e di scontro dell’attuale Governo, e ciò può portare ad intimidazioni ai sopravvissuti dei massacri avvenuti per la costruzione di Chixoy.
Posizione abusiva
Carlos Chen, uno dei sopravvissuti dei massacri, ha affermato che la posizione del Governo è abusiva e lontana dalla ricerca di qualunque dialogo.
"Lo Stato assicura che non c'è presupposto per risarcire le vittime, ma in realtà quello che succede è che non hanno volontà politica", ha detto Chen.
Ha esortato anche i rappresentanti della Banca Mondiale ed Interamericana per lo Sviluppo ad agire per riparare quelli danni, perché furono quelle che finanziarono il Governo, nonostante massacrasse 444 persone.
"Chiediamo ai fratelli che abitano nei luoghi dove è stata autorizzata la costruzione dell'idroelettrica Xalalá che non si lascino ingannare e che non permettano di fare nessun progetto fino a che non siano effettivi i risarcimenti ai danneggiati dalla costruzione di Chixoy", ha puntualizzato Chen.
Patrocinia Sánchez, sopravvissuto di un massacro, ha detto che si riuniranno con i danneggiati dalla costruzione di Chixoy, e che se il Governo non compirà l’impegno di risarcire le vittime, occuperanno la centrale idroelettrica.
Risorse parziali
Il presidente Otto Pérez Molina ha affermato ieri che cercherà firmare "al più presto possibile" il piano di risarcimenti del 2010 per le comunità danneggiate dalla costruzione dell'idroelettrica Chixoy.
Ricordò che quello piano richiede 1.200 milioni di quetzales per un periodo di 10 anni, cioè 120 milioni di quetzales annuali. Ha spiegato che di quella quantità, sono già stati stanziati 20 milioni di quetzales, compresi nel budget del 2014 per i risarcimenti, e che si useranno per un progetto di elettrificazione in quelle popolazioni.
Da parte sua, il ministro della Difesa, Manuel López Ambrosio, ha affermato che i programmi di formazione da parte del Governo degli USA sono sospesi. Per quest’anno era programmato la formazione di almeno 35 ufficiali dell'Esercito per la riparazione e manutenzione di equipaggiamento aereo e lacustre.
“Ci sono aspetti in cui noi non abbiamo la capacità di offrire quella formazione, e ovviamente ci danneggia", ha precisato il funzionario, anche se aggiunto che continuerà la lotta al narcotraffico.
Prensa Libre, 20/02/14

817 - AFECTADOS POR CHIXOY EXIGEN RESARCIMIENTO

Pobladores de comunidades damnificadas por la construcción de la hidroeléctrica Chixoy exigen al Gobierno una pronta reparación de los daños que se les causó con esa obra y que así cumplan con lo que establece la Ley de Asignaciones Consolidadas promulgada en Estados Unidos este año, que condiciona la ayuda militar y económica para el país si no se tienen avances creíbles en esa materia y en la de adopciones.
Juan de Dios García, directivo de la Coordinadora de Comunidades Afectadas por la Construcción de la Hidroeléctrica Chixoy, comentó que para dar paso a esa obra, 33 comunidades de las Verapaces fueron desalojadas y despojadas de sus tierras, cultivos, ganado, identidad y cultura.
Añadió que durante ese proceso el área más afectada fue Río Negro, Rabinal, Baja Verapaz, donde 444 campesinos fueron masacrados por negarse a entregar sus tierras.
Refirió que el Gobierno de Guatemala ahora está supuestamente interesado en la reparación de daños, pero es únicamente debido al primer informe de los departamentos de Estado y del Tesoro de EE. UU. sobre la carencia de avances en Guatemala respecto del plan de reparaciones por Chixoy y las adopciones.
García aseguró que el Estado no ha tenido intención de promover un diálogo, y mucho menos de hacer esfuerzos por el cumplimiento del plan de reparación económica.
“El informe —que pueda presentar el Gobierno— no puede llevar nada de información, debido a que no hay ningún acercamiento con las comunidades afectadas, por lo que pedimos al Gobierno de Estados Unidos que no se deje llevar por un informe falso e invitamos a que vengan a nuestras comunidades y observen bajo qué condiciones se vive en estos momentos”, agregó García.
Señaló que pide que organismos internacionales y de derechos humanos hagan una evaluación del problema, pues las declaraciones de funcionarios guatemaltecos solo evidencian la postura represiva y de choque que tiene el Gobierno actual, y esto puede llevar a intimidaciones a los sobrevivientes de las masacres ocurridas por la construcción de Chixoy.
Postura abusiva
Carlos Chen, uno de los sobrevivientes de las masacres, indicó que la postura del Gobierno es abusiva y fuera de la búsqueda de cualquier diálogo.
“El Estado asegura que no hay presupuesto para resarcir a las víctimas, pero en realidad lo que ocurre es que no tienen voluntad política”, dijo Chen.
Exhortó a los representantes de los bancos Mundial y Interamericano de Desarrollo a que también accionen para reparar esos daños, pues ellos fueron los que financiaron al Gobierno, pese a que masacró a 444 personas.
“Pedimos a los hermanos que habitan en los lugares donde se autorizó la construcción de la hidroeléctrica Xalalá para que no se dejen engañar y que no permitan hacer ningún proyecto hasta que no se vean las reparaciones de los afectados por la construcción de Chixoy”, puntualizó Chen.
Patrocinia Sánchez, sobreviviente de una masacre, dijo que se reunirán con los afectados por la construcción de Chixoy, y que si el Gobierno no cumple con resarcir a las víctimas, ocuparán la hidroeléctrica.
Recursos parciales
El presidente Otto Pérez Molina comentó ayer que buscará firmar, “lo más pronto posible”, el plan de reparaciones del 2010 para las comunidades afectadas por la construcción de la hidroeléctrica Chixoy.
Recordó que ese plan requiere de Q1 mil 200 millones en un plazo de 10 años, es decir, Q120 millones anuales. Explicó que de esa cantidad, ya están identificados Q20 millones incluidos en el Presupuesto del 2014 para resarcimiento, y que se usarán para un programa de electrificación en esas poblaciones.
Aparte, el ministro de la Defensa, Manuel López Ambrosio, afirmó que los programas de capacitación del Gobierno de EE. UU. se encuentran suspendidos. Para este año se había programado el entrenamiento de al menos 35 oficiales del Ejército en la reparación y mantenimiento de equipo aéreo y lacustre.
“Hay aspectos en lo que nosotros no tenemos la capacidad de dar ese entrenamiento, y por supuesto que sí nos afecta”, precisó el funcionario, aunque agregó que se mantendrá el combate del narcotráfico.
Prensa Libre 20/02/14

giovedì 13 febbraio 2014

816 - EX MILITARE GUATEMALTECO CONDANNATO NEGLI USA

L’ex militare guatemalteco Vinicio Sosa Orantes è stato codannato lunedì 10 febbraio negli Stati Uniti a dieci anni di prigione. Gli è stata anche revocata la cittadinanza americana.
E’ stato ritenuto colpevole di non aver menzionato il suo ruolo nell’esercito guatemalteco quando aveva presentato i documenti per la richiesta di cittadinanza. Sosa Orantes, 55 anni, era stato fermato nel 2011 in Canada, dopo essere fuggito dagli USA l’anno precedente.
Aveva formato parte dell’unità d’elite conosciuta come Kaibiles ed è accusato di aver partecipato al massacro della popolazione di Dos Erres nel 1992, nel quale sopravvisse solo uno dei 252 abitanti.
E’ consisderato uno degli episodi più sanguinari della guerra civile guatemalteca, che si è protratta dal 1960 al 1996. Nel 2012 un tribunale guatemalteco ha condafnnato un altro exsoldato, Pedro Pimentel Ríos, a 6.060 anni di prigione per la sua partecipazione al massacro.
Pimentel, antico istruttore dei kaibiles, è stato il quinto ex militare condannato per il massacro si Dos Erres, che avvenne durante il periodo di governo del generale Efraín Ríos Montt.
Nel 2013 un tribunale decise che Rios Montt, 87 anni, dovrà affrotnare iun processo per genocidio e crimini contro l’umanità nel 2015. Nella guerracivile del Guatemala morirono circa 200.000 persone.
BBC mundo, 11/02/2014

815 - EXMILITAR GUATEMALTECO CONDENADO EN EE.UU.

El exmilitar guatemalteco fue sentenciado este lunes en Estados Unidos a diez años de prisión. También le quitaron la ciudadanía estadounidense.
Fue hallado culpable de no mencionar su rol en el ejército guatemalteco al presentar los papeles de solicitud de ciudadanía.
Sosa Orantes, de 55 años, había sido detenido en Canadá en 2011, tras haber huido de EE.UU. el año anterior.
Había formado parte de la unidad de elite conocida como los Kaibiles y está acusado en Guatemala de participar en la masacre del poblado de Las Dos Erres en 1982, en la que solo sobrevivió uno de sus 252 habitantes.
Es considerada uno de los más sangrientes episodios de la guerra civil guatemalteca, que se extendió entre 1960 y 1996.
En 2012 un corte de Guatemala sentenció a otro exsoldado, Pedro Pimentel Ríos, a 6.060 años de prisión por su participación en la masacre.
Pimentel, antiguo instructor de soldados Kaibiles, fue el quinto exmilitar condenado por la matanza de Las Dos Erres, que tuvo lugar durante el mandato del general Efraín Ríos Montt.
En 2013 una corte decidió que Ríos Montt, de 87 años, deberá enfrentar un juicio por genocidio y crímenes de lesa humanidad en 2015.
Unas 200.000 personas murieron en la guerra civil de Guatemala.
BBC mundo, 11/02/2014

sabato 8 febbraio 2014

814 - IMPEGNARSI TUTTI PER LA PACE E PER LA GIUSTIZIA SOCIALE

La Conferenza Episcopale del Guatemala (CEG) ha esortato i tre poteri del governo, gli imprenditori, i proprietari di terre, i lavoratori e a tutta la società civile in generale ad impegnarsi per la pace e per la giustizia sociale, come parte degli obblighi richiesti dallo Stato di diritto. Il messaggio dei Vescovi, a conclusione della loro Assemblea plenaria annuale tenuta negli ultimi giorni di gennaio, viene pubblicato con il titolo “Costruiamo il paese nella pace e nella fraternità”.
Secondo le informazioni inviate all’Agenzia Fides, il Vescovo della diocesi di Huehuetenango, Sua Ecc. Mons. Alvaro Ramazzini, responsabile dell’ufficio comunicazione della CEG, presentando il documento ha affermato tra l’altro: "Chiediamo ai deputati di non cadere nella tentazione dei soldi che comprano le coscienze. Un dovere della giustizia sociale è quello di proporre leggi per il bene comune. All'Esecutivo chiediamo un nuovo modello di sviluppo perché quello che c'è continua a generare esclusione e povertà". Mons. Ramazzini ha dichiarato anche che, sebbene ritenga legittime le sue proteste, la CEG chiede alla società civile di non ricorrere alla violenza e di non calpestare gli interessi di altri cittadini.
Agenzia Fides, 03/02/2014

813 - COMPROMETERSE TODOS POR LA PAZ Y LA JUSTICIA SOCIAL

La Conferencia Episcopal de Guatemala (CEG) ha instado a las tres ramas del gobierno, empresarios, propietarios de tierras, y trabajadores y toda la sociedad civil en general a trabajar por la paz y la justicia social, como parte de las obligaciones exigidas por el Estado de Derecho. El mensaje de los obispos, al término de su asamblea plenaria anual que se celebra en los últimos días de enero, se publicó bajo el título: “construyamos el país en la paz y la fraternidad”.
Según la información enviada a la Agencia Fides, el obispo de la diócesis de Huehuetenango, Su Exc. Mons. Alvaro Ramazzini, responsable de la oficina de comunicación de la CEG, presentando el documento ha afirmado entre otras cosas: “Pedimos a los diputados no caer en la tentación del dinero que compra conciencias. Un deber de la justicia social es el de proponer leyes por el bien común. Al Ejecutivo pedimos un nuevo modelo de desarrollo que satisfaga las necesidades de los más pobres porque el que tenemos continua a generar exclusión y pobreza”. Mons. Ramazzini ha declarado también que, si bien considera legitimas sus protestas, la CEG pide a la sociedad civil no recurrir a la violencia y no pisar los derechos de los demás ciudadanos.
Agencia Fides, 03/02/2014

812 - EVERYONE MUST COMMIT THEMSELVES FOR PEACE AND SOCIAL JUSTICE

The Episcopal Conference of Guatemala (CEG) has urged the three branches of government, entrepreneurs, landowners, workers and the entire civil society in general to work for peace and social justice, as part of the obligations required by the rule of law. The Bishops’ message, at the conclusion of their annual plenary Assembly held in the last days of January, is published under the title "Let's build the country in peace and brotherhood".
According to information sent to Fides Agency, the Bishop of the Diocese of Huehuetenango, His Exc. Mgr. Alvaro Ramazzini, head of the communications office of the CEG, on presenting the document stated, inter alia: "We ask MPs not to fall into the temptation of money that buys consciences. A duty of social justice is to propose laws for the common good. To the Executive we ask for a new development model, because the existing model continues to generate exclusion and poverty". Mgr. Ramazzini also stated that the CEG urges civil society not to resort to violence and not to infringe upon the interests of other citizens.
Agenzia Fides, 03/02/2014