Gli abitanti delle comunità danneggiate dalla costruzione della centrale idroelettrica Chixoy esigono al Governo una pronta riparazione dei danni che sono stati causati loro da quell'opera e che così compia quanto stabilisce la Legge di Assegnazioni Consolidate promulgata negli Stati Uniti quest’anno, che mette a rischio l'aiuto militare ed economico al paese, se non ci sono avanzamenti credibili in quella materia e per le adozioni.
Juan de Dios García, dirigente della Coordinadora de Comunidades Afectadas por la Construcción de la Hidroeléctrica Chixoy commentò che per realizzare quell'opera, 33 comunità delle Verapaces furono allontanate e private delle loro terre, coltivazioni, bestiame, identità e cultura.
Aggiunse che durante quella fase l'area più danneggiata fu Rio Negro, Rabinal, Baja Verapaz, dove 444 contadini furono massacrati per essersi rifiutati di consegnare le proprie terre.
Ha affermato che ora il Governo del Guatemala è apparentemente interessato al risarcimento dei danni, ma è unicamente dovuto alla prima relazione dei dipartimenti di Stato e del Tesoro degli Stati Uniti, sulla mancanza di miglioramenti in Guatemala rispetto al piano dei risarcimenti per Chixoy e alle adozioni.
García assicurò che lo Stato non ha avuto intenzione di promuovere un dialogo, e molto meno di compiere sforzi per il compimento del piano di riparazione economica.
"La relazione - che potrebbe presentare il Governo - non può contenere nessuna informazione, poiché non c'è nessun avvicinamento alle comunità danneggiate, per ciò chiediamo al Governo degli Stati Uniti che non si lasci illudere da una relazione falsa e li invitiamo a venire nelle nostre comunità e ad osservare in quali condizioni si vive in questi momenti", ha aggiunto García.
Ha affermato che chiede che organismi internazionali e di difesa dei diritti umani compiano una valutazione del problema, perché le dichiarazioni dei funzionari guatemaltechi solo evidenziano la posizione repressiva e di scontro dell’attuale Governo, e ciò può portare ad intimidazioni ai sopravvissuti dei massacri avvenuti per la costruzione di Chixoy.
Posizione abusiva
Carlos Chen, uno dei sopravvissuti dei massacri, ha affermato che la posizione del Governo è abusiva e lontana dalla ricerca di qualunque dialogo.
"Lo Stato assicura che non c'è presupposto per risarcire le vittime, ma in realtà quello che succede è che non hanno volontà politica", ha detto Chen.
Ha esortato anche i rappresentanti della Banca Mondiale ed Interamericana per lo Sviluppo ad agire per riparare quelli danni, perché furono quelle che finanziarono il Governo, nonostante massacrasse 444 persone.
"Chiediamo ai fratelli che abitano nei luoghi dove è stata autorizzata la costruzione dell'idroelettrica Xalalá che non si lascino ingannare e che non permettano di fare nessun progetto fino a che non siano effettivi i risarcimenti ai danneggiati dalla costruzione di Chixoy", ha puntualizzato Chen.
Patrocinia Sánchez, sopravvissuto di un massacro, ha detto che si riuniranno con i danneggiati dalla costruzione di Chixoy, e che se il Governo non compirà l’impegno di risarcire le vittime, occuperanno la centrale idroelettrica.
Risorse parziali
Il presidente Otto Pérez Molina ha affermato ieri che cercherà firmare "al più presto possibile" il piano di risarcimenti del 2010 per le comunità danneggiate dalla costruzione dell'idroelettrica Chixoy.
Ricordò che quello piano richiede 1.200 milioni di quetzales per un periodo di 10 anni, cioè 120 milioni di quetzales annuali. Ha spiegato che di quella quantità, sono già stati stanziati 20 milioni di quetzales, compresi nel budget del 2014 per i risarcimenti, e che si useranno per un progetto di elettrificazione in quelle popolazioni.
Da parte sua, il ministro della Difesa, Manuel López Ambrosio, ha affermato che i programmi di formazione da parte del Governo degli USA sono sospesi. Per quest’anno era programmato la formazione di almeno 35 ufficiali dell'Esercito per la riparazione e manutenzione di equipaggiamento aereo e lacustre.
“Ci sono aspetti in cui noi non abbiamo la capacità di offrire quella formazione, e ovviamente ci danneggia", ha precisato il funzionario, anche se aggiunto che continuerà la lotta al narcotraffico.
Prensa Libre, 20/02/14