Con lo sfruttamento della miniera, le comunità del luogo sostengono che non sono consultate sulle attività che causano seri effetti sulla salute della popolazione, per le abitazioni e l’inquinamento dell'ecosistema. Malgrado la Commissione Interamericana per i Diritti umani (CIDH), ha stabilito la sospensione cautelare temporale della miniera Marlin nel maggio 2010, né l'impresa Montana Exploradora del Guatemala, filiale della multinazionale canadese Goldcorp Inc., né il governo hanno rispettato la decisione.
Per quel motivo, dopo quasi un anno di attesa, le comunità danneggiate hanno deciso di agire e hanno bloccato i principali accessi alla miniera. Rappresentati dal Fronte di Difesa Miguelense, anche gli indigeni stanno spingendo una campagna di raccolta di firme per denunciare al presidente della repubblica, Álvaro Colom, gli abusi commessi dall'impresa, i danni subiti dalle comunità e la violazione di diritti.
"Chiediamo dello Stato del Guatemala che (…) compia immediatamente le misure cautelari concesse dalla Commissione Interamericana di Diritti umani (MC-260-07) che stabiliscono la sospensione temporanea della miniera Marlin", sostiene il Fronte di Difesa Miguelense. Nella lettera, anche gli indigeni denunciano atti di violenza promossi dai lavoratori della miniera e chiedono il rispetto dell'integrità fisica delle persone.
Il Fronte chiede anche alla CIDH che mantenga la vigilanza e sottolinea anche che la stessa raccomandazione è stata rinforzata dal Relatore delle Nazioni Unite per i Popoli Indigeni, James Anaya, nella relazione presentata nell'Assemblea generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), il giorno 4 marzo di quest’anno. La lettera termina affermando che aspetta una risposta del governo guatemalteco.
Quando aveva deciso la sospensione cautelare temporale della miniera Marlin, anche la CIDH aveva chiesto che il governo depurasse le acque delle comunità indigene e garantisse l'attenzione medica per le persone colpite dall'inquinamento.
Lo studio del Relatore delle Nazioni Unite per i Popoli Indigeni presenta osservazioni sulla situazione dei diritti dei popoli indigeni del Guatemala, riferiti ai progetti estrattivi e ad altri progetti realizzati nei loro territori tradizionali.
Il documento dice che il "Guatemala attraversa attualmente un clima di alta instabilità e conflittualità sociale in relazione con le attività imprenditoriali nei territori tradizionali dei popoli indigeni che ha seri impatti sui diritti dei popoli indigeni e mette a rischio la governabilità e lo sviluppo economico del paese."
Lo studio enumera i danni causati alla salute della popolazione e all'ecosistema, provocati dall'inquinamento, la perdita di terre indigene ed i danni nelle proprietà ed abitazioni. Inoltre, il relatore cita la repressione e la mancata considerazione degli atti di 'protesta sociale legittima' degli indigeni.
Per appoggiare la causa delle comunità e firmare la lettera:http://www.salvalaselva.org/mailalert/685/solidaridad-con-indigeno-maya-fermare-il-miniera-marlin-in-guatemala
Per leggere la relazione completa del Relatore delle Nazioni Unite per i Paesi Indigeni James Anaya: http://www2.ohchr.org/english/issues/indigenous/rapporteur/docs/GuatemalaIP16th_AUV.pdf
Adital, 24/03/2011