Queste si sono svolte nella sede dall'Associazione per lo Sviluppo delle Scienze Sociali (Avancso), dove è stata presentata un'esposizione di fotografie, come materiale bibliografico della professionista. Alcuni appartenenti al gruppo di artisti di Caja Ludica hanno messo in scena un'opera teatrale.
Nel luogo si sono presentate differenti persone, delegati dei Diritti umani, compresi gli ambasciatori Carmen Díez-Orejas dalla Spagna, Stephen McFarland degli Stati Uniti, Helen Mack, sorella della vittima, che indicò che continuano a portare avanti la lotta contro l'impunità.
Myrna Mack Chang nacque il 24 ottobre 1949 nel quartiere San Nicolás, in Retalhuleu, in una famiglia con ascendenza maya e cinese. Studiò antropologia nel Regno Unito nell'Università di Manchester e nell'Università di Dirham. Fu assassinata con 27 pugnalate, di fronte al suo ufficio nella zona 1, l’11 settembre 1990.
Secondo la sentenza della Corte Interamericana dei Diritti umani (CIDH), il crimine dell'antropologa fu il prodotto di "un'operazione coperta di intelligence militare elaborata dall'alto comando dello Stato Maggiore Presidenziale."
Mentre l’indagine era in corso, fu assassinato l'investigatore del caso, José Mérida Escobar, in una piazza a fianco del Palazzo della Polizia, oggi Ministero di Governo, due soli giorni dopo avere presentato la sua relazione al tribunale, nella quale incolpava del crimine l'ex sergente maggiore, Noel di Jesús Beteta Álvarez, componente di "L'Archivio" (unità di intelligence), dell'EMP.
L’indagine ha determinato successivamente che Beteta fu il responsabile del crimine di Myrna Mack. Nel 1993 fu condannato a 25 anni di prigione. Posteriormente Beteta incolpò il suo superiore, il colonnello Juan Valencia Osorio ed il generale Edgar Godoy come persone che ordinarono il crimine. Godoy era il capo dell'EMP ed Osorio direttore del Dipartimento di Sicurezza Presidenziale.
(Centro Estudios de Guatemala, 7-13 settembre)