giovedì 18 febbraio 2010
66 - RIPRISTINATO L’ORDINE DI CATTURA CONTRO 17 PERSONE COINVOLTE NEL MASSACRO DI LAS DOS ERES
Dopo oltre 27 anni di impunità, la Corte Suprema di Giustizia ha emesso gli ordini di cattura contro i 17 militari coinvolti nel massacro di Las Dos Erres. La misura è stata presa dopo che la Corte Interamericana dei Diritti Umani ha giudicato il Guatemala e ha emesso un ricorso convalidando gli ordini di cattura precedenti.
Gli ordini di cattura sono stati emessi già dieci anni fa, ma non gli è stata data esecuzione per l’interposizione di 40 salvacondotti che hanno permesso ai militari e agli ex militari di rimanere in libertà e non pagare mai per i crimini commessi. Dopo l’esecuzione di questa misura, non solo i parenti e familiari delle vittime riceveranno giustizia, ma anche tutti coloro che hanno sofferto maltrattamenti da parte dell’Esercito del Guatemala.
Per dare informazioni sulla decisione della Corte Suprema, le istituzioni coinvolte nella lotta per la giustizia nel caso del massacro di Las Dos Erres, hanno convocato per il 10 febbraio una conferenza stampa. In questa occasione è stato chiarito lo status del processo e la richiesta di esecuzione degli ordini di cattura. “Chiediamo la persecuzione penale,utilizzando tutti i mezzi possibili e necessari per trovare i responsabili”.
Cesar Adan Rosales Batres, Roberto Aníbal Rivera Martínez, Oscar Ovidio Ramírez Ramos, Carlos Antonio Carías López, Jorge Vinicio Sosa Orantes, Alfonso Bulux, Santos López Alonzo, Obdulio Sandoval, Manuel Pop Sun, Mardoqueo Ortiz Morales, Reyes Collin Gualip, Pedro Pimentel Ríos, Fredy Antonio Samayoa Tobar, Jorge Basilio Velásquez López, Cirilo Benjamin Caal Ac, Gilberto Jordan y Agustin Rosales Hernandez devono essere catturati immediatamente dopo che il Pubblico Ministero, la Polizia Nazionale Civile, giudici e magistrati eseguano il ricorso straordinario.
Durante la conferenza stampa, le istituzioni hanno chiesto l’appoggio dei mezzi di comunicazione perché la popolazione e le autorità possano venire a conoscenza degli ultimi avvenimenti. “Ci appelliamo ai mezzi di comunicazione per contribuire a che questo fatto storico che rende possibile la giustizia per le gravi violazioni ai diritti umani. Allo stesso tempo esortiamo la società guatemalteca perché non stia in silenzio e informi le autorità competenti”.
Il 7 dicembre 1982, durante il governo di fatto di Efraín Ríos Montt, un plotone di 40 soldati delle forze armate del Guatemala ha assassinato 252 persone nella comunità di Las Dos Erres, nel dipartimento del Petén. Prima di essere uccisi, uomini, donne e bambini furono torturati e violentati. Dopo questi maltrattamenti, tutti furono uccisi e gettati in un pozzo di quella località.
Prima toccò ai bambini, alcuni dei quali erano ancora vivi, poi le donne e di seguito gli uomini. La maggior parte delle vittime del massacro furono bambini.
“Ventisette anni abbiamo aspettato giustizia, non vogliamo aspettare ancora. Vogliamo la verità, che il nostro paese recuperi la sua memoria storica e che i delitti che hanno ferito la dignità dell’umanità intera siano giudicati perché non si ripetano mai più”.
(Natasha Pitts, Adital, 10/02/2010)