Secondo quanto si può vedere, i diritti del lavoro e sindacali dei lavoratori continuano ad essere violati in Guatemala. Un comunicato del Consiglio Politico del Movimento Sindacale Indigeno e contadino Guatemalteco (MSICG), reso pubblico domenica 31 gennaio, informa che un altro dirigente sindacale è stato assassinato nel paese.
Il crimine è avvenuto la mattina del venerdì 29 gennaio a Malacatán, nel dipartimento di San Marcos. Secondo fonti del MSICG, il segretario della Cultura e Sport del Sindacato dei Lavoratori Municipali di Malacatán, Pedro Antonio Garcìa, era appena uscito dall’ufficio diretto a casa quando è stato bloccato da individui armati.
“Una volta di più, il MSICG condanna questo fatto di sangue contro la propria base e le gravi violazioni ai diritti del lavoro e sindacali dei lavoratori e delle lavoratrici guatemaltechi, specialmente dei lavoratori affiliati al settore municipale, dove il datore di lavoro è lo stesso Stato del Guatemala per mezzo dei governi municipali” sottolinea il comunicato.
Pedro García è stato uno degli organizzatori delle azioni realizzate all’inizio di gennaio a Malacatán. In quell’occasione,i manifestanti esigevano il pagamento degli stipendi del mese di dicembre del 2009, il pagamento delle gratifiche corrispondenti al 2009, il compimento dell’accordo collettivo e il pagamento di altre prestazioni lavorative.
L’assassinio del leader sindacale non è stata la prima violazione dei diritti del lavoro e sindacali avvenuta nel 2010. Secondo informazioni del Movimento, all’inizio dell’anno, Abel Roldán, direttore del sindacato dei lavoratori del municipio di Zaragoza (Chimaltenango), è stato vittima di un tentativo di omicidio e di violenze. L’anno scorso non era stato differente. Secondo il comunicato del MSICG erano stati assassinati almeno sei membri del Sindacato dei lavoratori del Commercio di Coatepeque (a Quetzaltenango).
“Il MSICG richiama l’attenzione della comunità internazionale e nazionale sulle reiterate violazioni dei diritti sindacali e del lavoro verificatisi nei municipi e la protezione che godono per agire in totale impunità”.
(Adital, 02/02/2010)
