martedì 26 gennaio 2010
40 - IMPLICAZIONI DELLA POLIZIA NEGLI OMICIDI IN GUATEMALA – 2 -
Nel 2009 il relatore speciale pubblicò un dossier che considerava l’applicazione delle raccomandazioni del 2007. Segnalò che erano state approvate delle leggi per la creazione della Commissione Internazionale contro l’impunità in Guatemala (CICIG), che consiste in una missione delle Nazioni Unite, che aiuterà nelle indagini e nei procedimenti giudiziari dei delitti commessi nel quadro della delinquenza organizzata. Senza dubbio, ha affermato anche: “Lo Stato continua senza investigare debitamente quelle morti, provocate da una violenza illecita, nemmeno offre una risposta appropriata. Le urgenti misure che si richiedono per migliorare le istituzioni della giustizia penale, la protezione dei testimoni, l’assegnazione di risorse e la politica fiscale non sono entrate in funzione”.
Secondo l’articolo 107 del Codice di procedura penale del Guatemala, il Pubblico Ministero è responsabile di investigare e giudicare i delitti, e costituisce il modello per la polizia, che svolge una funzione subordinata. Anche se tutte le indagini ricadono sotto il controllo del Pubblico Ministero, la polizia può iniziare delle indagini di propria iniziativa (art.112). Inoltre quando si tratta di fatti punibili perseguibili d’ufficio (cioè quando non è necessario che un cittadino privato presenti una denuncia perché il Pubblico Ministero inizi una indagine, per esempio nei casi di omicidio), la polizia raccoglierà con urgenza le prove per evitare la fuga dei sospettati (art. 304). Il sistema giudiziario deciderà poi sui casi presentati dal Pubblico Ministero.
L’Ufficio del Procuratore per i diritti umani è un organismo indipendente finanziato dallo Stato, con il compito di vigilanza e di supervisione in ciò che riguarda il rispetto dei diritti umani.
Senza dubbio, le istituzioni incaricate di garantire la giustizia non sono efficaci. Un dossier del 2005 elaborato dal Pubblico Ministero segnalava che il tasso di condanne in caso di omicidio era circa dell’1,98%. Nel 2007 il relatore speciale dell’ONU sulle esecuzioni stragiudiziali, sommarie ed arbitrarie, stimava questa cifra nell’1,4%. In effetti, circa il 98% degli omicidi che si commettono in Guatemala rimangono impuniti.
In un dossier del 2007, l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e i Delitti segnalò che “in un simile clima di impunità, l’effetto dissuasivo della legge è minimo”.
Secondo il diritto internazionale dei diritti umani, il Guatemala ha l’obbligo di rispettare e garantire il diritto alla vita, questo include garantire che i rappresentanti dello Stato rispettino questo diritto e non commettano omicidi illegittimi e intenzionali. Inoltre, le autorità devono portare a termine le indagini in modo efficace e senza ritardi sugli omicidi quando questi vengono commessi, siano i sospetti agenti dello stato o privati cittadini, e portare i responsabili di fronte ad un tribunale competente perché siano giudicati secondo le norme riconosciute internazionalmente. Nononstante ciò, come dimostra il dossier di Amnesty International, le autorità guatemalteche non eseguono sistematicamente questi obblighi.
(pag. 5 - Implicación de La Policía en homicidios en Guatemala, dic. 2009)