lunedì 18 gennaio 2010
35 - RAPPORTO DOYLE - 5 -
Il Rapporto di Pattuglia n.1 comprende l’osservazione che si eliminarono vari animali durante le operazioni (25 cavalli, 40 pecore e 35 mucche); se eliminarono anche 15 FIL. Il Rapporto di Pattuglia n.2 spiega che la missione delle pattuglie era “rastrellamento, ricerca e distruzione … per eliminare ogni ENO (Nemico)”. Nella sezione “Incontri con il nemico e risultati”, la pattuglia ebbe uno “scontro con una colonna nemica” che era composta da 20 persone armate e 100 uomini, donne e bambini. Secondo il documento, ci fu uno scambio di fuoco, che causò la morte di due donne e un bambino, e due bambini orfani. Inoltre sono stati distrutti “depositi di mais, sale, maiali e galline”.
Una delle conclusioni del dossier era che “il nemico e i civili sono fuggiti verso il nord … e si continui bombardando” (un modi di uccidere indiscriminato).
Tutti questi particolari di Sofia, scritti dagli ufficiali schierati nella zona delle operazioni nell’area Ixil, furono inviati ai propri superiori nella sede dell’offensiva a Nebaj, e da lì al Comando dello Stato Maggiore Generale dell’Esercito a Città del Guatemala, che rispondeva, al Comandante Generale Efraín Ríos Montt e al suo vice ministro della Difesa, Oscar Mejía Víctores. Questi documenti ci offrono una cronaca molto precisa, 27 anni dopo, di come si conducevano le operazioni contro insurrezionali, che causarono gravi danni alle comunità Ixil della zona.
Quello a cui non abbiamo ancora accesso è la documentazione complementare delle altre unità coinvolte in questa offensiva (la task Force Gumarcaj, e i comandanti di Quetzaltenango, Huehuetenango, Nebaj, Chajul e altri) e gli archivi di decine di operazioni militari simili in tutto l’altopiano, durante il conflitto civile.
(Kate Doyle, The National Security Archive) – fine -