Rios Montt è stato condannato a 80 anni di prigione, dei quali 50 sono per il delitto di genocidio.
Il suo ex capo dell’intelligence, Mauricio Rodríguez, è stato assolto delle accuse che gli erano rivolte.
E' la prima volta che un ex capo di Stato è giudicato e condannato per delitti di lesa umanità.
Un fatto senza precedenti
Rios Montt aveva evitato il processo durante vari anni affermando di non aver avuto notizia dei massacri, che aveva commesso l'esercito del quale egli era il capo.
Tuttavia, nonostante gli sforzi dell'ex presidente per evitare di essere processato, un giudice ha determinato che c'erano ragioni sufficienti per processarlo.
Il governo di Efraín Ríos Montt è durato 17 mesi fino a quando fu abbattuto nel 1983 da Óscar Mejía, il suo ex ministro della Difesa.
Durante il suo mandato la violenza si intensificò, provocando la morte di 1.771 persone in 15 massacri commessi dall'esercito.
Si calcola che almeno 29.000 famiglie fuggirono sulle montagne per fuggire dall’orrore della violenza.
La repressione dei militari era parte della campagna conosciuta come Victoria 82 che aveva l'obiettivo di sterminare le popolazioni indigene secondo la procura guatemalteca, specialmente l'etnia Maya-ixil, che era accusata dal governo di Rios Montt di proteggere gruppi guerriglieri.
BBC Mundo 10/05/2013