L'organismo, legato all'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), racconta in una relazione presentata oggi che, a metà del presente anno, si segnalavano già 360 casi pendenti di risoluzione, alcuni con gravi irregolarità nel processo e, almeno, 50 cause sono investigati dal Pubblico Ministero, secondo quanto detto da Francisco Dall'Anese, responsabile del CICIG.
Nel documento questo organismo di verifica conclude che l'adozione da parte di genitori di altri paesi si è trasformata in un commercio dai ricchi guadagni che porta con sé, in molti casi, il compimento di delitti, e più che un'azione umanitaria è divenuta attività puramente lucrosa, in tal modo da allertare le istanze del Governo, quando si sa delle multinazionali della tratta di bambini e bambine che operano, in molte occasioni, con il consenso e l’appoggio delle stesse autorità dei paesi.
ALC Adital, 08/12/2010