mercoledì 21 luglio 2010
204 - LETTERA APERTA ALLE AUTORITÀ POLITICHE DEL GUATEMALA
- Dott. Roberto Alejos, Presidente del Parlamento, e a tutto il Parlamento del Guatemala
- Deputati Peteneri del Parlamento del Guatemala
- Ing. Alvaro Colom, Presidente della Repubblica del Guatemala
Noi, rappresentanti delle Organizzazioni della società civile partecipanti al II Incontro delle Organizzazioni Comunitarie per lo sviluppo del Petén, ci siamo riuniti dal 12 al 14 luglio nella cittadina di Dolores, Petén, per riflettere e fare proposte sulla problematica agraria che aggrava la situazione dei nostri contadini, sempre più poveri ed emarginati.
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Ancora una volta esprimiamo la nostra preoccupazione di fronte alla realtà agraria evidente dalle seguenti situazioni:
• Le monocolture agroindustriali (palma africana, pignon, teca, tra gli altri) e l'allevamento estensivo del bestiame stanno guadagnando terreno. Tutto questo causa la diminuzione delle aree di produzione dei prodotti basici dei contadini, la concentrazione della terra in poche mani e la conflittualità agricola nella regione.
• Continua lo sfruttamento e il saccheggio delle risorse naturali senza nessun controllo da parte dello Stato. Ciò provoca la perdita della diversità biologica e il deterioramento delle condizioni dell’ambiente e climatiche che danneggiano a livello locale e di conseguenza tutto il pianeta.
• Lo Stato non è stato capace di promuovere azioni integrali per soddisfare le necessità fondamentali dei contadini per ciò che riguarda la sicurezza e la sovranità alimentare, l'ordinamento territoriale, la protezione delle risorse naturali, la sicurezza dei cittadini e il rispetto della diversità culturale.
• La continua manipolazione degli spazi di partecipazione cittadina da parte di interessi politici di tipo clientelare provoca scontri e sfiducia, frenando così il già debole sviluppo della Regione.
• Sono ancora presenti discriminazione e razzismo. La realtà multiculturale del Petén non è stata riconosciuta pienamente, e per questo non c’è rispetto delle differenze, non c’è tolleranza, e nemmeno relazioni di equità.
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In tutto questo RICONOSCIAMO e VALORIZIAMO:
• Le diverse forme di organizzazione di uomini e donne, di differenti culture del Petén, che lottano in difesa della vita, dei diritti umani e per lo sviluppo integrale delle comunità.
• Le radici e le diverse espressioni culturali dei gruppi che convivono nel Petén, che amano e rispettano la terra e la biodiversità come base per lo sviluppo della vita.
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Pertanto CONTINUEREMO a:
• Conoscere ed approfondire le diverse forme di organizzazioni, leggi agrarie e ambientali del Paese, così come altre esperienza ed a condividere tutta questa informazione con le nostre comunità.
• Costruire reti e alleanze di appoggio tra organizzazioni e comunità per il bene comune.
• Rafforzare la partecipazione cosciente dei cittadini, in modo equitativo tra uomini e donne.
• Partecipare ad azioni di controllo (fiscalizzazione) sociale in tema agrario.
• Denunciare gli attacchi ai nostri diritti.
CONCRETAMENTE ESIGIAMO DALLO STATO:
• Effettuare le necessarie consultazioni (referendum) con le comunità interessate prima di prendere decisioni sui temi di sfruttamento delle risorse e altri progetti nel Petén, rispettandone i risultati.
• Recuperare lo stato di diritto nel Petén.
• Dichiarare di interesse e urgenza nazionale l'approvazione della legge di "SVILUPPO RURALE INTEGRALE", iniziativa 4084.
• NON prorogare la concessione 2-85 del contratto di sfruttamento del petrolio nel Petén.
• Mettere in atto misure effettive per la protezione delle riserve naturali e il recupero degli ecosistemi naturali della Regione.
• Promuovere il processo di identità sociale riconoscendo e valorizzando le diverse culture del Petén.
• Rafforzare e sviluppare programmi socio produttivi che favoriscano la produzione agro ecologica e assicurino la sovranità alimentare.
• Verificare che la proposta di legge di "ORDINAMENTO TERRITORIALE", del 20 agosto 2009, rispetti le aree dì produzione contadina e le aree di protezione naturale e culturale.
• Continuare con gli impegni assunti dal Consiglio "GOVERNANDO CON LA GENTE" nei temi agrari.
Dolores, 14 Luglio 2010