Benvenuti nel blog “Orizzonte Guatemala”! Siamo un gruppo di amici del Guatemala e con questo strumento di comunicazione e condivisione vogliamo contribuire a fare conoscere l’attualità di questo bellissimo paese, al quale ci legano vincoli di amicizia e di solidarietà con tanti amici guatemaltechi.


sabato 17 luglio 2010

200 - VISITA DEL RELATORE PER I DIRITTI INDIGENI JAMES ANAYA A SAN MIGUEL IXTAHUACÁN

Nel mese di Giugno 2010, per cinque giorni, il Relatore Speciale per i diritti Indigeni delle Nazioni Unite (ONU), James Anaya è stato in Guatemala per dare inizio alla sua indagine sulle violazioni dei diritti indigeni. La squadra della COPAE lo ha accompagnato nei giorni 16 e 17 giugno, quando il suo elicottero l’ha portato a San Miguel Ixtahuacán, San Marcos e a Zaculeu, Huehuetenango. Il relatore è stato accolto da migliaia di persone indigene, si è perfino parlato di un momento storico per il popolo Maya.
In questa articolo, raccontiamo come si è svolta la sua visita a San Miguel.
James Anaya, statunitense di origine indigena, è il secondo Relatore Speciale per i Diritti Indigeni dell'ONU. Potrebbe essere considerato come il rappresentante più importante del popolo indigeno a livello mondiale, un popolo che sfortunatamente non si vede molto rappresentato nel mondo. La sua visita è stata richiesta da varie organizzazioni e comunità che denunciarono le violazioni dei diritti umani ed indigeni, a causa delle attività nel settore minerario in Guatemala.
In Guatemala, 410 licenze minerarie (di tre tipi) sono stati concesse senza consultare i villaggi danneggiati.
La Miniera Marlin in San Miguel Ixtahuacán ed il cementificio Cementi Progresso in San Juan Sacatepéquez sono due esempi di progetti che sono già in fase di sfruttamento, e dove si sono verificati grandi movimenti di resistenza popolare. Inoltre, in tutto l'ovest del Guatemala sono state portate a termine 42 consultazioni comunitarie a livello municipale, nelle quali i popoli hanno rifiutato le attività del settore minerario. Benché si realizzassero quelle consultazioni con il rispetto delle leggi nazionali, il governo del Guatemala insiste nel non riconoscere il loro carattere vincolante.
Prima di partire per la nostra visita a San Miguel, c'erano arrivate già le immagini di San Juan Sacatepéquez, dove 15.000 persone avevano dato il benvenuto al relatore speciale. Anche, avevamo saputo che Anaya si era incontrato con Presidente Colóm e coi vari ministri responsabili nel settore minerario.
Il giorno 16 giugno siamo arrivati a San Miguel Ixtahuacán per assistere alla visita di James Anaya. Per avere una visione equilibrata, il relatore è andato ad ascoltare il punto di vista della comunità in resistenza, il sindaco del municipio, le vittime del settore minerario nella miniera Marlin e dell'impresa mineraria Montana Exploradora (GoldCorp).
Il relatore è entrato nel salone parrocchiale accompagnato dalla musica tradizionale di marimba. Maudilla di FREDEMI ha dato il benvenuto al relatore, chiedendogli di accenda la candela rossa che simbolizza il la vita, colui che l’accende si impegna a rispettare la vita. Successivamente, il relatore ha ascoltato i racconti delle persone danneggiate dalle attività della miniera Marlin (Montana Exploradora) GoldCorp. Le storie, che molti tra noi conoscono già, riguardano la conflittualità sociale, l'inquinamento ambientale, la mancanza di consultazione e le bugie dell'impresa mineraria. Carmen Mejía, che abita nei pressi della Miniera Marlin ha raccontato gli inizi delle attività del settore minerario in San Miguel.
"Quando arrivò l'impresa il Montana, non dissero mai che era un'impresa mineraria di oro ed argento, bensì dissero che era un progetto per lo sviluppo di San Miguel. Poi, incominciarono ad acquisire terre con inganni, manipolando le autorità e le autorità le comunità. Incominciarono a poco a poco minacciando gli abitanti…" (Carmen Mejía)
Sono seguite molte testimonianze di leader di tutte le comunità di San Miguel. Il relatore ascoltava con molta attenzione.
Lasciando il salone parrocchiale, il relatore ed il suo seguito sono andati al Municipio, dove stava aspettandoli nel suo ufficio il sindaco Ovidio Joel Domingo. La prima parte della conversazione tra il sindaco ed il relatore è stata aperta anche alla stampa. In questi minuti, il sindaco - che normalmente evita interviste coi mezzi di comunicazione – ha spiegato che non è facile essere sindaco di San Miguel Ixtahuacán. Secondo lui, c'è gente contro il settore minerario, gente a favore del settore minerario e gente neutrale. Essendo il sindaco di tutti i Sanmiguelenses, non può prendere posizione a beneficio di alcuni né di altri.
Questa posizione politicamente corretta sembra essere logica. Tuttavia, se uno osserva con più attenzione la situazione in San Miguel, giungerà ad altre conclusioni. L'ipotesi di "non prendere posizione" del sindaco è un argomento abbastanza ingannevole. Un sindaco ha l'obbligo di prevedere impatti negativi, siano ambientali o sociali, per il futuro del suo paese. Negando questo bene comune evidente, implica che in San Miguel non comanda il popolo, ma comanda l'attore più forte, cioè, comanda l'impresa Goldcorp, la seconda impresa mineraria più grande a livello mondiale.
Poi, il relatore è andato a vedere le "case spaccate” nella comunità di Ágel, San Miguel ed ha osservato i danni alle case vicine alla miniera, danneggiate per i tremori causati dall'utilizzo di potenti esplosivi nella miniera. In una di quelle case con profonde fratture, il relatore ha conversato con alcune persone oggetto delle persecuzioni orchestrate dall’impresa Montana. La storia di Crisanta Pérez è una storia di paura, persecuzione, ma anche di speranza. Crisanta è stata incarcerata dalla polizia per i suoi atti di resistenza. Tuttavia, il forte movimento di resistenza è riuscito con molte proteste ad ottenere la sua liberazione. Da allora, Crisanta vive nascosta, con un ordine di cattura. Il piccolo salone nella casa spaccata si è fatto silenzioso quando Crisanta ha preso la parola. Tra le lacrime, e sotto la percussione delle gocce di pioggia sul soffitto, ha raccontato: "Siamo persone umili, non siamo criminali, ma l'impresa sta criminalizzandoci per reclamare i nostri diritti, per difendere il nostro territorio (…) prima della presenza dell'impresa, vivevamo qui molto felici, tranquilli coi nostri vicini e famiglia. Ora tra questi vicini e familiari, non ci sono oramai felicità né tranquillità. "
La strada da Ágel porta verso la Miniera Marlin non è molta. Sotto una depressione tropicale, sono bastati solo alcuni minuti per arrivare al progetto minerario. Senza nessun commento, gli impiegati aprirono lo steccato affinché entrasse il relatore, e lo chiusero rapidamente affinché nessuno della stampa, o degli interessati avesse accesso.
Il giorno dopo l'elicottero portò il relatore speciale all'antica città di Zaculeu in Huehuetenango, dove si riunirono circa 10.000 indigeni con i loro vestiti colorati, tipici di Huehuetenango.
COPAE 28/06/2010