Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, tra una lista di candidati di alto profilo, scelse e nominò responsabile il magistrato spagnolo Carlos Castresana che, in poco tempo, organizzò l'istituzione a suo carico, affinché fosse in grado di rispondere alle aspettative dell'accordo che la creò.
Con l'esecuzione del suo mandato, la CICIG ha incominciato a restituire la fiducia nella giustizia ai guatemaltechi. La recente rinuncia di Castresana, e in modo particolare i motivi di questa rinuncia da lui esposti, ci portano alle seguenti riflessioni:
• Porre fine all’'impunità richiede un Procuratore Generale fidato. Affinché i risultati della CICIG non si perdano ed i cambiamenti che aveva incominciato a generare siano sostenibili, è fondamentale garantire che il Ministero Pubblico sia diretto per un magistrato con esperienza nella mansione, onesto, rispettoso della legge e senza compromessi con gruppi di potere. Ancora, questa responsabilità è ricaduta sulla Commissione di Postulazione ed sul Presidente della Repubblica.
• Porre fine all'impunità è anche un obbligo della classe politica al potere. Il Congresso della Repubblica deve assicurare che le istituzioni dispongano delle risorse e il miglior quadro giuridico affinché la giustizia non sia ostacolata. La CICIG aveva presentato più di quindici proposte legislative, molte ancora in attesa di essere esaminate dal Congresso.
• Porre fine all'impunità sarà possibile solo con giudici e magistrati incorrotti ed indipendenti. È necessario promuovere condizioni migliori affinché magistrati e giudici possano impartire giustizia velocemente e senza pressioni. La CICIG ha fatto delle raccomandazioni specifiche che possono aiutare ad ottenere ciò.
• Porre fine all'impunità implica mantenere l'appoggio internazionale sotto parametri di stretta osservanza. Le Nazioni Unite ed i paesi donanti dovrebbero adattare la loro cooperazione nel campo della sicurezza e della giustizia ai progressi concreti che dimostra lo Stato del Guatemala, sia nel lavoro congiunto con la CICIG sia rispetto all'Accordo Nazionale per l'Avanzamento della Sicurezza e la Giustizia.
Porre fine all’impunità è possibile. Noi firmatari vediamo, nella storica risoluzione della Corte Costituzionale del 10 giugno, un'opportunità per recuperare la credibilità nel processo di individuazione del Procuratore Generale della Repubblica. Richiamiamo tutti i settori sociali a partecipare attivamente al suo controllo, affinché l'impunità ed i patti che la coprono non siano più tollerati. Alle guatemalteche e guatemaltechi che lottano per la giustizia, e a Carlos Castresana, grazie per ispirarci col suo lavoro quotidiano.
Guatemala, 13/06/2010