lunedì 24 maggio 2010
132 - TARIFFE ABUSIVE DELL’ENERGIA ELETTRICA
In Guatemala l’aumento del prezzo dell’energia sta causando l’aumento del costo della vita della popolazione e causando sempre più sommosse popolari. A partire dal 1998, quando l’energia elettrica è stata privatizzata, sono state realizzate mobilitazioni per chiedere al governo una riduzione del costo del servizio. Dato che non è stato fatto nulla, il Frente Nacional de Lucha en Defensa de los Servicios Públicos y de los Recursos Naturales sta convocando la popolazione per uno sciopero nazionale del pagamento.
Dodici anni fa, la popolazione guatemalteca fu sorpresa dalla privatizzazione dell’offerta dell’energia elettrica. A partire da allora, gli aumenti delle tariffe hanno impoverito sempre più le classi popolari e hanno alzato il costo della vita, dato che vari servizi essenziali dipendono dall’offerta dell’energia.
Per questo, a partire dal 1999 il conflitto per la nazionalizzazione del settore elettrico acquisì dimensioni più ampie e causò la perdita di vite umane. In solo sei mesi, otto attivisti che si opponevano all’operare della società di distribuzione spagnola Unión Fenosa sono stati uccisi in Guatemala. Durante il processo di privatizzazione dei servizi elettrici anche in Colombia si registrarono delle vittime: 27 sindacalisti hanno perso la vita per essersi opposti apertamente alla multinazionale.
Allo scopo di bloccare l’aumento illecito dell’energia e l’impoverimento della popolazione, il Frente Nacional de Lucha sta raccogliendo, a partire dal 5 maggio, le firme di tutti i cittadini che sono a favore della nazionalizzazione. I banchetti nelle strade per raccogliere le forme di adesione della popolazione rimarranno fino a mercoledì 12 maggio. Secondo un comunicato del Frente Nacional de Lucha, l’11 maggio la organizzazione presenterà un ricorso legale e scenderà per le strade in vari punti del paese per sostenerlo. Venerdì 14 si realizzerà una Marcia Nazionale nella capitale, Città del Guatemala.
Un’altra misura concreta e pacifica che il Frente Nacional de Lucha sta portando avanti è lo sciopero nazionale del pagamento. Tutta la popolazione guatemalteca è invitata a non pagare la bolletta dell’energia elettrica fino a quando la multinazionale e il governo risponderanno positivamente alle richieste del popolo. “Questa è la misura più concreta perché la voce del popolo sia ascoltata. Alla fine, ciò che più fa male alle multinazionali è che gli venga toccato il portafogli”, sostiene il Frente Nacional de Lucha.
Secondo il Governo, sono state elaborate una serie di richieste che devono essere adottate urgentemente per cercare di migliorare la situazione della popolazione guatemalteca. Al primo posto, vi è la sospensione dell’ultimo aumento delle fatture dell’energia elettrica e l’esigenza che si paghi solamente ciò che è giusto. Si richiede anche la nazionalizzazione della distribuzione dell’energia elettrica e la creazione di società municipali per l’energia.
Da ultimo si richiede la riforma della Legge Generale sull’Elettricità, che deve essere concordata avendo come base il consenso tra il governo e la popolazione.
Oltre ai problemi connessi alle tariffe illecite delle tasse dell’energia elettrica, il Guatemala patisce perché si ripetono situazioni come il fatto che vengano favorite le classi più abbienti e le multinazionali, oltre all’incremento della povertà e della fame. Attualmente il 49,3% dei bambini guatemaltechi soffre la denutrizione cronica.
“Rivolgiamo un appello alla popolazione a non abbassare la guardia, a continuare nella lotta. Non è possibile che una bolletta della luce tolga il cibo di bocca ai nostri figli, perché le tasche degli imprenditori spagnoli si riempiano con il sudore del nostro lavoro” sostiene il Frente Nacional de Lucha en Defensa de los Servicios Públicos y de los Recursos Naturales.
Adital – 10/05/2010