mercoledì 12 maggio 2010
128 - LAVORATORI ESIGONO SICUREZZA E RISPETTO DEI DIRITTI SUL LAVORO
Migliaia di lavoratori e contadini guatemaltechi hanno partecipato sabato ad una manifestazione di massa per commemorare la giornata internazionale del lavoro, durante la quale hanno chiesto al governo il rispetto dei diritti sul lavoro, la sicurezza nelle città e la riduzione dei prezzi del paniere.
Uno dei leader del Movimento Sindacale, Indigeno e Contadino del Guatemala (MSICG) ha indicato che “Il rispetto dei diritti di lavoro, che sono costantemente violati sia dai datori di lavoro che dal Governo, è un affronto per i lavoratori e per la democrazia”
La marcia per celebrare la ricorrenza, che è stata convocata dalle principali centrali operaie e contadine del paese, ha contato sulla partecipazione di oltre 10.000 persone, e si è svolta senza incidenti.
Agli operai e contadini si sono uniti centinaia di studenti universitari, bambini lavoratori, oltre ad impiegati e responsabili di organizzazioni non governative.
Le principali denunce degli operai hanno riguardato le violazioni dei diritti garantiti nel Codice del Lavoro, dal pagamento dei salati minimi, fino alla repressione contro i leader sindacali. Inoltre hanno denunciato che “Dal 2007 ad oggi sono stati assassinati 47 membri delle organizzazioni che compongono il MSICG, senza che, fino al momento, ci siano state indagini che abbiano potuto fare uscire dall’impunità questi fatti di sangue”.
I lavoratori hanno anche rifiutato il recente aumento del prezzo dell’energia elettrica annunciato dalle autorità, così come l’innalzamento dei prezzi della paniere e dei servizi essenziali, la mancanza di opportunità di lavoro e gli alti livelli di insicurezza e violenza in cui vive il paese.
“In questo primo maggio vogliamo riaffermare una volta di più che il futuro del paese dipende dalla creazione di condizioni di lavoro decenti, dal pieno rispetto della libertà sindacale, dal dialogo sociale effettivo e in buona fede, di una riforma agraria e tributaria di natura integrale, sovranità alimentare e sovranità energetica”, hanno indicato.
La marcia, che è partita dal Monumento al Lavoro, situato in un quartiere popolare del sud della capitale, si è conclusa nella Piazza della Costituzione, di fronte al palazzo nazionale della Cultura, dove i leader sindacali hanno pronunciato discorsi.
Secondo uno studio reso noto recentemente, si stima che ad oggi vi siano in Guatemala circa 600.000 bambini, bambine e minori di 14 anni che lavorano in differenti attività, e questo nuoce al loro sviluppo integrale.
Il Guatemala ha il primo posto a livello centro americano per il numero di bambini lavoratori, che sono oltre un milione, nella fascia di età tra 5 e 17 anni, dei quali il 70% è impegnato nel settore agricolo in zone rurali, e il 30% si divide tra il lavoro domestico e altri tipi di lavori forzato.
Secondo l’avvocato Julián Arguria, lo sfruttamento per lavoro dei bambini avviene nelle zone di frontiera del paese, a causa della mancanza di lavoro, salute ed educazione. “Dobbiamo capire che le necessità delle persone delle aree rurali sono difficili, e di fronte a ciò considerano i loro figli come una fonte economica di lavoro e di occupazione; per questo motivo scelgono di mandarli a lavorare e non a studiare, pensando che loro, essendo giovani, sopporteranno meglio la routine. I bambini lavorano trasportando cose pesanti, nelle tenute agricole, le bambine come domestiche, e questa situazione è aumentata lungo la frontiera con il Messico”.
(Centro de Estudios de Guatemala 3/05/2010)