venerdì 20 maggio 2011
453 - IL 49% DEI BAMBINI MINORI DI CINQUE ANNI SOFFRONO DI DENUTRIZIONE CRONICA
Benché i bambini e gli adolescenti rappresentino il 55% della popolazione guatemalteca, non ricevono l’assistenza che meritano. Secondo i dati del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (Unicef), il 49% dei bambini minori di cinque anni soffre di denutrizione cronica in Guatemala. Questo è il peggiore indice dell'America Latina.
Anche l'Unione Europea e l'Indice Globale delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (Tic) segnalano il paese al primo posto per la denutrizione infantile nella regione, e al quinto posto a livello mondiale. Il rappresentante dell'Unione Europea in Guatemala, Rafael Señán, ha dichiarato che ci sono dipartimenti nei quali l’80% dei bambini è malnutrito.
Il giorno 19, il presidente Álvaro Colom ha decretato una allarme nazionale a causa della crescita dell'indice di denutrizione infantile – 15.000 bambini hanno bisogno di aiuto alimentare urgente, secondo le indagini della Segreteria per la Sicurezza Alternativa e Nutrizionale del paese.
Il governo del Guatemala sostiene che ciò è il risultato della perdita dei raccolti causati dal cambiamento climatico, che genera piogge intense, oppure siccità. La popolazione guatemalteca, di circa 14 milioni di abitanti, è maggiormente costituita da indigeni contadini che hanno come attività principale l'agricoltura di sussistenza.
Perfino con la gravità della situazione, un carico di 40.000 tonnellate di alimenti donati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite, nel novembre dell'anno scorso, è sparita, e ciò ha messo il governo di Colom in una situazione abbastanza sfavorevole, per le elezioni presidenziali che si realizzeranno in settembre.
In un articolo pubblicato recentemente in Prensa Libre, il coordinatore dell'Osservatorio per il Diritto all'Alimentazione, Luis Enrique Monterroso, citando la relazione “Stato Mondiale dell'Infanzia 2010", dell'Unicef, informa che il Guatemala sta peggio che l’Africa nella questione nutrizione, occupando il terzo posto mondiale, dietro solo ad Afghanistan e Yemen.
"La denutrizione cronica è il secondo maggiore problema di questo paese, dietro alla violenza e al narcotraffico. La fame ammazza più che le pallottole, ma silenziosamente", ha detto. Monterroso sottolinea la mancanza di volontà politica dei gestori come la principale causa dell'indice allarmante di denutrizione infantile, come la disuguaglianza delle opportunità e la discriminazione per sesso, razza o posizione politica.
Per lui, c’è stato un avanzamento con la promulgazione della Legge del Sistema Nazionale di Sicurezza Alimentaria Nutrizionale (Sinasan), in 2005. Tuttavia, la norma viene resa operativa. "Questo avanzamento normativo esponeva scenari di coordinazione e partecipazione interistituzionale che non funzionano ancora dopo sei anni dall’entrata in vigore come dovrebbero", sottolinea.
Inoltre, il coordinatore sottolinea la mancanza di continuità delle politiche pubbliche che cambiano di gestione ogni quattro anni, e, nel caso del Sinasan, la sua debilitazione da parte dello stesso governo, che propone programmi "paralleli", secondo Monterroso.
Ricordando la vicinanza delle elezioni nel paese, dispiace che il tema non sia una priorità nell'agenda dei candidati. Anche così, chiede ai partiti politici che mettano la questione nei loro obiettivi e rafforzino il Sinasan, con finalità progressive, trattando simultaneamente cause ed effetti, assicurando il finanziamento ai programmi ed assumendo tecnici, invece di politici, per eseguirli.
Con informazioni da Prensa Libre e TeleSur
Adital, 11/05/2011