Secondo il movimento, la comunità Maya Ixil è "sopravvissuta alla politica di massacri, terra bruciata e genocidio dello Stato guatemalteco durante il conflitto armato interno negli anni ottanta". Ma anche oggi, lo Stato del Guatemala "continua a violando i loro diritti come popoli indigeni, avendo venduto i beni naturali dei territori ancestrali senza informare né consultare gli indigeni, come stabilisce l'Accordo 169 dell'OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) e la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli Indigeni."
Durante le riunioni nelle comunità, l'Enel ha indicato che aveva soddisfatto alcune richiesta delle Comunità; ma in una riunione posteriore, il Governo si è dedicato "solo a difendere l'impresa e questa ha negato ogni risposta alle domande delle Comunità e delle loro Autorità Ancestrali, di fronte a ciò si è fermato il dialogo che era incominciato", ha sostenuto il Movimento nel Comunicato.
Benché gli indigeni resistessero pacificamente e cercavano di negoziare, il giorno 18 marzo "cinquecento poliziotti e soldati con berretti passamontagna, appoggiati da tre elicotteri, sorvolarono per più di due ore i tre Municipi della Regione Ixil, sono arrivati alla Comunità di San Felipe Chenla, hanno distrutto la postazione di controllo del passaggio dei veicoli che avevano costruito le Comunità e, elenco alla mano, hanno incominciato a cercare le Autorità Ancestrali per catturarle e detenerle."
A partire da questa data, la coazione e l'abuso di potere sono aumentati. Nei prossimi giorni, il Governo del Guatemala, per mezzo del Ministero Pubblico, con la partecipazione delle forze armate, ha programmato lo sgombro di centinaia di persone che stanno manifestando in forma permanente.
In questo modo, il Movimento dei Giovani Maya responsabilizza al Governo e l'Enel di qualunque atto di violazione contro la vita dei Maya Ixiles e rivolge un appello a tutta la comunità nazionale ed internazionale affinché appoggino la loro lotta. Il Comunicato è firmato anche dal Coordinamento Nazionale delle Vedove del Guatemala (Conavigua).
Adital, 27/04/2011