giovedì 19 agosto 2010
233- ASSOCIAZIONI CHIEDONO FINE DELLA VIOLENZA CONTRO BAMBINI ED ADOLESCENTI
In media, 17 persone muoiono ogni giorno in modo violento in Guatemala, numero che fa del Guatemala uno dei paesi più violenti dell'America Latina. Assalti, assassini, sequestri ed incidenti di traffico sono solo alcune delle situazioni a cui i guatemaltechi sono esposti tutti i giorni. Neanche i bambini e gli adolescenti sono esenti della violenza. Solamente in quest’anno, almeno 321 bambini, bambine ed adolescenti, sono morti in modo violento nel paese.
La cifra è stata presentata in comunicato divulgato da quindici organizzazioni dedicate alla protezione dell'infanzia e dell’adolescenza lo scorso giorno 26 luglio. Nel documento le organizzazioni chiedono alle autorità e alla società guatemalteca, la fine dell'impunità e della violenza contro i bambini, bambine ed adolescenti nel paese.
"È urgente che i tre organismi dello Stato guatemalteco, attraverso le loro autorità, prendano misure immediate, effettive ed integrali per frenare questa ondata di violenza che colpisce tutta la cittadinanza, con azioni che proteggano il benessere e la vita, particolarmente dei bambini, bambine ed adolescenti, e che i crimini ed abusi commessi contro di essi siano indagati e processati secondo la legge".
La preoccupazione per bambini ed adolescenti nel contesto di violenza che vive il paese non è un'esagerazione. Non solo sono vittime le bambine e bambini assassinati o che subiscono qualche tipo di aggressione fisica, lo sono anche coloro che hanno perso i genitori a causa della situazione di violenza.
Secondo i dati dell'ufficio regionale per l’America Centrale e i Caraibi del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (Unicef), dal 2002 al 2008, più di 31.992 persone sono morte, come conseguenza della violenza. Dietro quei numeri non ci sono solo uomini e donne, perché sono anche contemporaneamente genitori e madri di bambini che sono rimasti orfani.
Fino al giorno 26 luglio, le associazioni che proteggono l'infanzia e l'adolescenza hanno registrato la morte di 321 bambini ed adolescenti, deceduti in forma violenta quest’anno. Furono più di 300 minorenni di età, vittime di pallottole vaganti, pugnalate, strangolamenti ed incidenti di trasporto. I dati dell’Unicef hanno rivelato che almeno quattro bambini e bambine muoiono, ogni mese, a conseguenza di pallottole vaganti, e inoltre, vari rimangono feriti.
L'alto numero di morti di minori di 18 anni nel paese non si verifica solo per la situazione di insicurezza, ma anche per la mancanza di opportunità e di politiche pubbliche per quel settore della società. Abitualmente le notizie informano che bambini ed adolescenti poveri sono le maggiori vittime della violenza in Guatemala. Questo è dovuto alla mancanza di opportunità, finiscono vittime delle organizzazioni criminali che li attirano per realizzare vari tipi di delitti. Secondo statistiche della Polizia Nazionale Civile (PNC), divulgate da agenzie internazionali, fino ad aprile di quest’anno, più di 500 minori di età sono stati arrestati per assassinio, furti, e traffico di droghe.
Azioni contro la violenza
Il comunicato delle organizzazioni in difesa dell'infanzia e dell'adolescenza non è stata l'unica dichiarazione contro la violenza in Guatemala. Il giorno 15 luglio, Unicef e Fondazione Sopravvissuti hanno annunciato anche un'azione che va nello stesso senso. Le due entità hanno firmato un accordo per "Azioni di incidenza per la Riduzione dell'Impunità in Delitti contro l'Infanzia in Guatemala."
Tra i punti delle Azioni, sottolineano la lotta contro l'impunità ed la “Tolleranza Zero alla Violenza." Secondo informazioni dell’Unicef, l'idea è di incentivare strategie che "incidano sulla riduzione dell'impunità dei fatti criminali commessi contro bambine, bambini ed adolescenti."
Adital - 06.08.10