Video del Consejo de Pueblos del Occidente:
venerdì 28 dicembre 2012
688 - 14° BAKTUN EN ZACULEU
Celebrazione a Zaculeu - 21 dicembre 2012
Este es el inicio de una nueva era.
Questo è l'inizio di una nuova era.
Video del Consejo de Pueblos del Occidente:
Video del Consejo de Pueblos del Occidente:
lunedì 24 dicembre 2012
687 - RESPINTA L'IMPUNITÀ PER I CRIMINI COMMESSI DURANTE IL CONFLITTO
Il gruppo di mutuo appoggio (GAM) ha ricusato l'impunità nella quale restano la maggior parte dei crimini commessi durante il conflitto armato interno, e le dichiarazioni dei funzionari di governo che insistono ad affermare che non vi è stato nessun genocidio, sparizioni forzate e crimini contro l'umanità in quel periodo.
In un comunicato stampa, il GAM ha riconosciuto gli sforzi del Ministero Pubblico (MP) e di un gruppo di giudici e magistrati che hanno guidato la ricerca per chiarire alcuni dei casi, tuttavia, sono progressi che rimangono invisibili a causa di livelli elevati di impunità prevalente in tali incidenti.
Il segretariato della Pace, e responsabile della Commissione dei Diritti Umani della Presidenza, Antonio Arenales, ha cercato di nascondere il problema, affermando che non c’è stato nessun genocidio, e ciò ostacola i progressi in materia di politica di riconciliazione e di ricerca della verità, segnala il bollettino.
Il GAM ha portato di fronte alla Commissione interamericana per i diritti umani cinque casi di sparizioni forzate e una di tortura, che rimangono in attesa di sentenza.
Marcela Martino, del Centro per la Giustizia e Diritto Internazionale (CEJIL), ha detto che il Guatemala è il secondo paese del continente americano che ha ricevuto più condanne dalla Corte interamericana dei diritti umani (CorteIDH).
Adital, 18/12/2012
In un comunicato stampa, il GAM ha riconosciuto gli sforzi del Ministero Pubblico (MP) e di un gruppo di giudici e magistrati che hanno guidato la ricerca per chiarire alcuni dei casi, tuttavia, sono progressi che rimangono invisibili a causa di livelli elevati di impunità prevalente in tali incidenti.
Il segretariato della Pace, e responsabile della Commissione dei Diritti Umani della Presidenza, Antonio Arenales, ha cercato di nascondere il problema, affermando che non c’è stato nessun genocidio, e ciò ostacola i progressi in materia di politica di riconciliazione e di ricerca della verità, segnala il bollettino.
Il GAM ha portato di fronte alla Commissione interamericana per i diritti umani cinque casi di sparizioni forzate e una di tortura, che rimangono in attesa di sentenza.
Marcela Martino, del Centro per la Giustizia e Diritto Internazionale (CEJIL), ha detto che il Guatemala è il secondo paese del continente americano che ha ricevuto più condanne dalla Corte interamericana dei diritti umani (CorteIDH).
Adital, 18/12/2012
686 - RECHAZAN IMPUNIDAD EN CRÍMENES COMETIDOS DURANTE EL CONFLICTO
El Grupo de Apoyo Mutuo (GAM) rechazó la impunidad en la que permanecen la mayoría de crímenes cometidos durante el conflicto armado interno, así como las declaraciones de funcionarios de gobierno que insisten en afirmar que no hubo genocidio, desapariciones forzadas o crímenes de lesa humanidad en se periodo.
En un comunicado de prensa, el GAM reconoció los esfuerzos del Ministerio Público (MP) y de un grupo de juezas y de jueces que han impulsado las investigaciones para esclarecer algunos de los casos, sin embargo son avances que quedan invisibilizados debido a los elevados niveles de impunidad que prevalecen en ese tipo de hechos.
El Secretario de la Paz y titular de la Comisión Presidencial de Derechos Humanos, Antonio Arenales, ha tratado de invisibilizar el problema al declarar que no hubo genocidio, lo que impide avanzar en las políticas de reconciliación y búsqueda de la verdad, añade el boletín.
El GAM ha llevado a la Comisión Interamericana de Derechos Humanos cinco casos de desaparición forzada y uno de tortura, que permanecen pendientes de sentencia.
Marcela Martino, del Centro por la Justicia y el Derecho Internacional (CEJIL), aseguró que Guatemala es el segundo país del continente americano que ha recibido más condenas por parte de la Corte Interamericana de Derechos Humanos (CorteIDH).
Adital, 18/12/2012
En un comunicado de prensa, el GAM reconoció los esfuerzos del Ministerio Público (MP) y de un grupo de juezas y de jueces que han impulsado las investigaciones para esclarecer algunos de los casos, sin embargo son avances que quedan invisibilizados debido a los elevados niveles de impunidad que prevalecen en ese tipo de hechos.
El Secretario de la Paz y titular de la Comisión Presidencial de Derechos Humanos, Antonio Arenales, ha tratado de invisibilizar el problema al declarar que no hubo genocidio, lo que impide avanzar en las políticas de reconciliación y búsqueda de la verdad, añade el boletín.
El GAM ha llevado a la Comisión Interamericana de Derechos Humanos cinco casos de desaparición forzada y uno de tortura, que permanecen pendientes de sentencia.
Marcela Martino, del Centro por la Justicia y el Derecho Internacional (CEJIL), aseguró que Guatemala es el segundo país del continente americano que ha recibido más condenas por parte de la Corte Interamericana de Derechos Humanos (CorteIDH).
Adital, 18/12/2012
venerdì 21 dicembre 2012
685 - BAKTÚN, SPERANZA PER GLI INDIGENI
L'ultimo sole alla fine del “conto lungo” di 5.200 anni nel calendario maya è tramontato pochi minuti prima delle ore 18 di ieri, momento nel quale i leader spirituali e sacerdoti maya hanno partecipato a solenni cerimonie, nelle quali hanno esortato alla pace e all'unione dei guatemaltechi, e ciò ha preceduto il sorgere dell'astro re, oggi alle ore 6.22 ore, inizio di una nuova era.
Nelle molteplici cerimonie che si sono celebrate in tutto il paese, è stato sollecitato di rispettare le risorse naturali, sempre di più deteriorate "per l'atteggiamento irrazionale degli uomini".
In tutte le attività risaltavano gli abiti multicolori, maschere, emblemi e simboli del sincretismo maya e simboli del cristianesimo, propri dell'epoca della conquista, coi quali sono state ricreate le cerimonie della millenaria cultura.
Tikal, in Petén, è stato il centro dell'attenzione del paese. Circa tremila persone hanno avuto il privilegio di entrare nel parco e vedere le cerimonie delle guide spirituali e dei sacerdoti maya, alle quali hanno partecipato alte autorità del Governo ed invitati.
Il Gran Giaguaro, la piramide maya più conosciuta nel mondo, risplendeva impressionante quando è stata illuminata e, di fronte ad essa, durante la notte ed l’alba di oggi si sono svolte cerimonie spirituali e culturali per ricevere il nuovo baktún.
Pace, unità e rispetto
María Salomé Chonay, sacerdotessa maya cakchiquel, ha elevato preghiere affinché ci sia "una nuova alba, senza discriminazione né violenza, e che il nuovo ciclo porti l'unità per vivere meglio."
"Veniamo a chiedere al nostro Creatore la fine del razzismo, della discriminazione e della violenza", ha detto la leader indigena.
In Iximché, Tecpán Guatemala, Chimaltenango, sacerdoti maya hanno riflettuto sulla necessità che i guatemaltechi cambino atteggiamento per rispettare la natura e convivere in pace ed unità.
"L'Ajaw vuole che curiamo la madre natura e che i nostri terreni continuino ad essere fertili e non soffriamo di siccità e scarsità", ha detto Felipe Ajzalán, guida spirituale, dopo avere partecipato ad un'esibizione del gioco di palla maya.
"Le energie negative nei cuori dei guatemaltechi si riflettono nella distruzione dei boschi e delle sorgenti", ha aggiunto. Hanno chiesto anche che il Governo smetta di autorizzare lo sfruttamento minerario e dei fiumi.
In una cerimonia sulle rive del Lago di Atitlán, Sololá, leader indigeni hanno rivolto un appello affinché nella nuova era prevalga il rispetto alla natura e la cultura ancestrale.
"Non vogliamo lo sfruttamento del nostro ambiente, il Lago di Atitlán è sempre più inquinato, senza nessun piano specifico per salvarlo", ha segnalato il sacerdote maya Adrián Bocel.
Fine della discriminazione
Benché la quantità di visitatori nel sito archeologico di Zaculeu, Huehuetenango, è stata minore all'attesa, la guida spirituale Domingo Francisco ha predetto che il nuovo baktún porterà cambiamenti positivi per il paese.
“Deve esserci accettazione del vissuto dei popoli indigeni, perché non siamo ancora riconosciuti. Solo vogliamo equità", ha affermato Francisco.
In Gumarkaj, Quiché, i leader spirituali hanno guidato distinte cerimonie maya, nelle quali hanno invocato la pace e la fratellanza dei guatemaltechi.
In Takalik Abaj, Retalhuleu, autorità indigene hanno pregato perché la nuova era porti saggezza ai governanti. Óscar Hernández, sacerdote maya, ha detto che durante il cambiamento di era, tutto il mondo deve trasformarsi.
Cerimonie simili hanno avuto luogo in altri sito archeologici come Uaxactún e Yaxhá, Petén; Quiriguá, Izabal; Mixco Viejo, Chimaltenango; Chocolá, Suchitepéquez, e Kaminaljuyú, nella capitale, dove le richieste sono state simili.
Inoltre, in luoghi turistici emblematici come Quetzaltenango ed Antigua Guatemala, Sacatepéquez si sono realizzati atti speciali.
Opportunità
In Tikal, il presidente Otto Pérez Molina ha affermato in una conferenza che la nuova era maya è l'opportunità di un nuovo principio.
"È un cambiamento positivo che richiama alla riflessione i guatemaltechi e tutto il mondo, per cercare l'armonia con la natura", espresse.
Ha aggiunto: "Tutti dobbiamo essere parte del cambiamento e costruire il Guatemala che tutti desiderano, con pace, giustizia, ed equità."
Prensa Libre 21/12/2012
Nelle molteplici cerimonie che si sono celebrate in tutto il paese, è stato sollecitato di rispettare le risorse naturali, sempre di più deteriorate "per l'atteggiamento irrazionale degli uomini".
In tutte le attività risaltavano gli abiti multicolori, maschere, emblemi e simboli del sincretismo maya e simboli del cristianesimo, propri dell'epoca della conquista, coi quali sono state ricreate le cerimonie della millenaria cultura.
Tikal, in Petén, è stato il centro dell'attenzione del paese. Circa tremila persone hanno avuto il privilegio di entrare nel parco e vedere le cerimonie delle guide spirituali e dei sacerdoti maya, alle quali hanno partecipato alte autorità del Governo ed invitati.
Il Gran Giaguaro, la piramide maya più conosciuta nel mondo, risplendeva impressionante quando è stata illuminata e, di fronte ad essa, durante la notte ed l’alba di oggi si sono svolte cerimonie spirituali e culturali per ricevere il nuovo baktún.
Pace, unità e rispetto
María Salomé Chonay, sacerdotessa maya cakchiquel, ha elevato preghiere affinché ci sia "una nuova alba, senza discriminazione né violenza, e che il nuovo ciclo porti l'unità per vivere meglio."
"Veniamo a chiedere al nostro Creatore la fine del razzismo, della discriminazione e della violenza", ha detto la leader indigena.
In Iximché, Tecpán Guatemala, Chimaltenango, sacerdoti maya hanno riflettuto sulla necessità che i guatemaltechi cambino atteggiamento per rispettare la natura e convivere in pace ed unità.
"L'Ajaw vuole che curiamo la madre natura e che i nostri terreni continuino ad essere fertili e non soffriamo di siccità e scarsità", ha detto Felipe Ajzalán, guida spirituale, dopo avere partecipato ad un'esibizione del gioco di palla maya.
"Le energie negative nei cuori dei guatemaltechi si riflettono nella distruzione dei boschi e delle sorgenti", ha aggiunto. Hanno chiesto anche che il Governo smetta di autorizzare lo sfruttamento minerario e dei fiumi.
In una cerimonia sulle rive del Lago di Atitlán, Sololá, leader indigeni hanno rivolto un appello affinché nella nuova era prevalga il rispetto alla natura e la cultura ancestrale.
"Non vogliamo lo sfruttamento del nostro ambiente, il Lago di Atitlán è sempre più inquinato, senza nessun piano specifico per salvarlo", ha segnalato il sacerdote maya Adrián Bocel.
Fine della discriminazione
Benché la quantità di visitatori nel sito archeologico di Zaculeu, Huehuetenango, è stata minore all'attesa, la guida spirituale Domingo Francisco ha predetto che il nuovo baktún porterà cambiamenti positivi per il paese.
“Deve esserci accettazione del vissuto dei popoli indigeni, perché non siamo ancora riconosciuti. Solo vogliamo equità", ha affermato Francisco.
In Gumarkaj, Quiché, i leader spirituali hanno guidato distinte cerimonie maya, nelle quali hanno invocato la pace e la fratellanza dei guatemaltechi.
In Takalik Abaj, Retalhuleu, autorità indigene hanno pregato perché la nuova era porti saggezza ai governanti. Óscar Hernández, sacerdote maya, ha detto che durante il cambiamento di era, tutto il mondo deve trasformarsi.
Cerimonie simili hanno avuto luogo in altri sito archeologici come Uaxactún e Yaxhá, Petén; Quiriguá, Izabal; Mixco Viejo, Chimaltenango; Chocolá, Suchitepéquez, e Kaminaljuyú, nella capitale, dove le richieste sono state simili.
Inoltre, in luoghi turistici emblematici come Quetzaltenango ed Antigua Guatemala, Sacatepéquez si sono realizzati atti speciali.
Opportunità
In Tikal, il presidente Otto Pérez Molina ha affermato in una conferenza che la nuova era maya è l'opportunità di un nuovo principio.
"È un cambiamento positivo che richiama alla riflessione i guatemaltechi e tutto il mondo, per cercare l'armonia con la natura", espresse.
Ha aggiunto: "Tutti dobbiamo essere parte del cambiamento e costruire il Guatemala che tutti desiderano, con pace, giustizia, ed equità."
Prensa Libre 21/12/2012
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684 - BAKTÚN, ESPERANZA PARA INDÍGENAS
El último sol del fin de la cuenta larga de cinco mil 200 años en el calendario maya se extinguió minutos antes de las 18 horas de ayer, ocasión en la que líderes espirituales y sacerdotes mayas participaron en solemnes ceremonias en las que exhortaron a la paz y la unión de los guatemaltecos, lo cual precedió la salida del astro rey, hoy a las 6.22 horas, en el inicio de una nueva era.
En las múltiples ceremonias que se celebraron en todo el país, se instó a respetar los recursos naturales, cada vez más deteriorados “por la actitud irracional de los hombres”.
En todas las actividades destacaron los trajes multicolores, máscaras, emblemas y símbolos del sincretismo maya e íconos del cristianismo, propias de la época de la conquista, con los cuales se reacrearon las ceremonias de la milenaria cultura.
Tikal, Petén, fue el centro de la atención del país. Unas tres mil personas tuvieron el privilegio de ingresar en el parque, y ver las ceremonias de guías espirituales y sacerdotes mayas, en las que participaron altas autoridades del Gobierno e invitados.
El Gran Jaguar, la pirámide maya más conocida en el mundo, lució impresionante cuando fue iluminada y, frente a esta, durante la noche y madrugada de hoy se desarrollaron ceremonias espirituales y culturales para recibir el nuevo baktún.
Paz, unidad y respeto
María Salomé Chonay, sacerdotisa maya cakchiquel, elevó plegarias para que haya “un nuevo amanecer, sin discriminación ni violencia, y que el nuevo ciclo de vida traiga la unidad para vivir mejor”.
“Venimos a pedir a nuestro Creador el fin del racismo, la discriminación y la violencia”, indicó la lideresa indígena.
En Iximché, Tecpán Guatemala, Chimaltenango, sacerdotes mayas reflexionaron sobre la necesidad de que los guatemaltecos cambien de actitud para respetar la naturaleza y convivir en paz y unidad.
“El Ajaw quiere que cuidemos la madre naturaleza y que nuestros terrenos sigan siendo fértiles y no suframos de sequías y escasez”, dijo Felipe Ajzalán, guía espiritual, después de haber participado en una exhibición de juego de pelota maya.
“Las energías negativas en los corazones de los guatemaltecos se refleja en la destrucción de los bosques y manantiales”, agregó. También pidieron que el Gobierno deje de autorizar la explotación minera y de los ríos.
En una ceremonia a orillas del Lago de Atitlán, Sololá, líderes indígenas hicieron un llamado para que en la nueva era prevalezca el respeto a la naturaleza y a las culturales ancestrales.
“No queremos la explotación de nuestro medioambiente, el Lago de Atitlán se sigue contaminando sin ningún plan específico para salvarlo”, señaló el sacerdote maya Adrián Bocel.
Cese de discriminación
Aunque la cantidad de visitantes en el sitio arqueológico Zaculeu, en Huehuetenango, fue menor a la esperada, el guía espiritual Domingo Francisco auguró que el nuevo baktún traerá cambios positivos para el país.
“Debe haber aceptación de la vivencia de los pueblos indígenas, porque aún no somos reconocidos. Solo queremos equidad”, afirmó Francisco.
En Gumarkaj, Quiché, líderes espirituales encabezaron distintas ceremonias mayas, en las que pidieron por la paz y hermandad de los guatemaltecos.
En Takalik Abaj, Retalhuleu, autoridades indígenas pidieron porque la nueva era traiga sabiduría a los gobernantes. Óscar Hernández, sacerdote maya, dijo que durante el cambio de era, todo el mundo debe transformarse para bien.
Ceremonias similares tuvieron lugar en otros sitios arqueológicos como Uaxactún y Yaxhá , Petén; Quiriguá, Izabal; Mixco Viejo, Chimaltenango; Chocolá, Suchitepéquez, y Kaminaljuyú, en la capital, donde las peticiones fueron similares.
Además, en sitios turísticos emblemáticos como Quetzaltenango y Antigua Guatemala, Sacatepéquez se realizaron actos especiales.
Oportunidad
En Tikal, el presidente Otto Pérez Molina resaltó en una conferencia que la nueva era maya es la oportunidad de un nuevo comienzo.
"Es un cambio positivo que llama a la reflexión de los guatemaltecos y a todo el mundo, para buscar la armonía con la naturaleza”, expresó.
Agregó: “Todos debemos ser parte del cambio y construir la Guatemala que todos buscamos, con paz, justicia, y equidad”.
Prensa Libre 21/12/2012
En las múltiples ceremonias que se celebraron en todo el país, se instó a respetar los recursos naturales, cada vez más deteriorados “por la actitud irracional de los hombres”.
En todas las actividades destacaron los trajes multicolores, máscaras, emblemas y símbolos del sincretismo maya e íconos del cristianismo, propias de la época de la conquista, con los cuales se reacrearon las ceremonias de la milenaria cultura.
Tikal, Petén, fue el centro de la atención del país. Unas tres mil personas tuvieron el privilegio de ingresar en el parque, y ver las ceremonias de guías espirituales y sacerdotes mayas, en las que participaron altas autoridades del Gobierno e invitados.
El Gran Jaguar, la pirámide maya más conocida en el mundo, lució impresionante cuando fue iluminada y, frente a esta, durante la noche y madrugada de hoy se desarrollaron ceremonias espirituales y culturales para recibir el nuevo baktún.
Paz, unidad y respeto
María Salomé Chonay, sacerdotisa maya cakchiquel, elevó plegarias para que haya “un nuevo amanecer, sin discriminación ni violencia, y que el nuevo ciclo de vida traiga la unidad para vivir mejor”.
“Venimos a pedir a nuestro Creador el fin del racismo, la discriminación y la violencia”, indicó la lideresa indígena.
En Iximché, Tecpán Guatemala, Chimaltenango, sacerdotes mayas reflexionaron sobre la necesidad de que los guatemaltecos cambien de actitud para respetar la naturaleza y convivir en paz y unidad.
“El Ajaw quiere que cuidemos la madre naturaleza y que nuestros terrenos sigan siendo fértiles y no suframos de sequías y escasez”, dijo Felipe Ajzalán, guía espiritual, después de haber participado en una exhibición de juego de pelota maya.
“Las energías negativas en los corazones de los guatemaltecos se refleja en la destrucción de los bosques y manantiales”, agregó. También pidieron que el Gobierno deje de autorizar la explotación minera y de los ríos.
En una ceremonia a orillas del Lago de Atitlán, Sololá, líderes indígenas hicieron un llamado para que en la nueva era prevalezca el respeto a la naturaleza y a las culturales ancestrales.
“No queremos la explotación de nuestro medioambiente, el Lago de Atitlán se sigue contaminando sin ningún plan específico para salvarlo”, señaló el sacerdote maya Adrián Bocel.
Cese de discriminación
Aunque la cantidad de visitantes en el sitio arqueológico Zaculeu, en Huehuetenango, fue menor a la esperada, el guía espiritual Domingo Francisco auguró que el nuevo baktún traerá cambios positivos para el país.
“Debe haber aceptación de la vivencia de los pueblos indígenas, porque aún no somos reconocidos. Solo queremos equidad”, afirmó Francisco.
En Gumarkaj, Quiché, líderes espirituales encabezaron distintas ceremonias mayas, en las que pidieron por la paz y hermandad de los guatemaltecos.
En Takalik Abaj, Retalhuleu, autoridades indígenas pidieron porque la nueva era traiga sabiduría a los gobernantes. Óscar Hernández, sacerdote maya, dijo que durante el cambio de era, todo el mundo debe transformarse para bien.
Ceremonias similares tuvieron lugar en otros sitios arqueológicos como Uaxactún y Yaxhá , Petén; Quiriguá, Izabal; Mixco Viejo, Chimaltenango; Chocolá, Suchitepéquez, y Kaminaljuyú, en la capital, donde las peticiones fueron similares.
Además, en sitios turísticos emblemáticos como Quetzaltenango y Antigua Guatemala, Sacatepéquez se realizaron actos especiales.
Oportunidad
En Tikal, el presidente Otto Pérez Molina resaltó en una conferencia que la nueva era maya es la oportunidad de un nuevo comienzo.
"Es un cambio positivo que llama a la reflexión de los guatemaltecos y a todo el mundo, para buscar la armonía con la naturaleza”, expresó.
Agregó: “Todos debemos ser parte del cambio y construir la Guatemala que todos buscamos, con paz, justicia, y equidad”.
Prensa Libre 21/12/2012
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Cuenta larga,
Gran Jaguar
giovedì 20 dicembre 2012
683 - OXLAJUJ BAKTUN
Zaculeu, capitale dei Mam, Q'umarkaj, città dei Quichè,
Iximchè, città dei Kaqchikel.
Sono luoghi sacri dei nostri antenati e dei
nostri discendenti, dove celebreremo l’inizio di una nuova era.
682 - AVVIATE ATTIVITÀ 13 BAKTUN
Il Guatemala è pronto a celebrare la fine del tempo conosciuto come 13° Baktun, sacerdoti Maya hanno iniziato a purificare i luoghi sacri per ricevere venerdì prossimo il nuovo ciclo di 5.125 anni.
Il primo segretario delle autorità nazionali ancestrali Maya, Garifuna e Xinca, Alberto Marroquín, ha detto alla’Agenzia Efe che le celebrazioni iniziano oggi, per ricevere Oxlajuj Akabal, cioè la nuova alba.
I capi cominciarono a purificare almeno 20 luoghi sacri dove si terranno, da domani, una serie di cerimonie e rituali per l'avvio, il 21 dicembre, del nuovo calendario Maya, che è stata annunciato dagli astronomi o “portatori del tempo” ha detto ad Efe Felipe Gomez della Conferenza Nazionale Oxlajuj Ajpop.
Queste giornate dovrebbero essere per la meditazione globale perché ipopoli, le comunità, le organizzazioni e le famiglie possono unirsi per raggiungere la pace, e cambiare coscienza per prevenire la distruzione della madre terra, ha spiegato ai giornalisti Cirilo Perez, del Consiglio degli anziani Guide Spirituali Maya del Guatemala.
"Dobbiamo realizzare un cambio mentale di sentire, imparare e capire che tutti gli esseri che abitano la Madre Terra siamo fratelli", ha detto Ajqijab (guida spirituale) e ambasciatore indigeno.
Perez, il cui nome è Maya "Wakatel Utiw" che significa " lupo errante che si aggira e viaggia attraverso il tempo", ha detto ai giornalisti che il nuovo ciclo del calendario Maya richiede un cambiamento in modo che la gente possa vivere in pace e mettere in pratica l'antica sapienza.
L’Istituto guatemalteco per il Turismo (Inguat) ha affermato in una dichiarazione che il paese è pronto per il cambiamento di era Maya, e che il movimento dei turisti è già evidente in prossimità di diversi siti archeologici.
L'attività più importante per il 13 ° Baktun si terrà giovedì e venerdì, al Parco Nazionale di Tikal, il luogo di nascita della cultura millenaria, che si trova nel Petèn, al confine con Messico e Belize.
Il Presidente del Guatemala, il generale a riposo Otto Perez Molina, accompagnato dal vice presidente, Roxana Baldetti, ospiterà diverse personalità che vanno a Tikal, tra cui il presidente del Costa Rica, Laura Chinchilla, e leader indigeni.
Parteciperanno a queste celebrazioni anche il segretario generale dell'Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), Taleb Rifai, e il direttore regionale per le Americhe del WTO, Carlos Vogeler.
Secondo il direttore di Inguat, Pedro Duchez, la televisione guatemalteca trasmetterà in diretta da Tikal l'arrivo della nuova alba dei Maya e il suo segnale può essere visto in diversi paesi in Europa e Asia, e Nord America.
Giovedì sera sarà salutato l'ultimo giorno di questa era, con una rappresentazione nella Piazza Centrale del Parco Nazionale di Tikal, dove saranno illuminate gli imponenti templi Maya.
Durante la cerimonia sarà onorata l'eredità della civiltà Maya per l'umanità e trasmesso un messaggio di pace e di riconciliazione mediante una rappresentazione artistica realizzata dalla televisione, che si basa sulla storia, la cosmovisione e le tradizioni Maya, il cui linguaggio sarà costituito da immagini, musica e danza. La rappresentazione, secondo Inguat, sarà arricchita da storie, processioni cerimoniali e immagini che guidano gli spettatori alla antica storia maya, che sarà narrata in ordine cronologico ascendente.
Durante la trasmissione della televisione guatemalteca si alterneranno produzioni speciali realizzate in precedenza, in cui gli spettatori possono apprezzare l'importanza e la magnificenza che hanno ancora altri siti archeologici e cerimoniali in Guatemala.
Il giorno 21, prima dell'arrivo del primo sole della nuova era, ci sarà la più grande cerimonia Maya degli ultimo tempi, alla quale parteciperanno centinaia di sacerdoti Maya, le più alte autorità del governo.
Prensa Libre 19/12/2012
Il primo segretario delle autorità nazionali ancestrali Maya, Garifuna e Xinca, Alberto Marroquín, ha detto alla’Agenzia Efe che le celebrazioni iniziano oggi, per ricevere Oxlajuj Akabal, cioè la nuova alba.
I capi cominciarono a purificare almeno 20 luoghi sacri dove si terranno, da domani, una serie di cerimonie e rituali per l'avvio, il 21 dicembre, del nuovo calendario Maya, che è stata annunciato dagli astronomi o “portatori del tempo” ha detto ad Efe Felipe Gomez della Conferenza Nazionale Oxlajuj Ajpop.
Queste giornate dovrebbero essere per la meditazione globale perché ipopoli, le comunità, le organizzazioni e le famiglie possono unirsi per raggiungere la pace, e cambiare coscienza per prevenire la distruzione della madre terra, ha spiegato ai giornalisti Cirilo Perez, del Consiglio degli anziani Guide Spirituali Maya del Guatemala.
"Dobbiamo realizzare un cambio mentale di sentire, imparare e capire che tutti gli esseri che abitano la Madre Terra siamo fratelli", ha detto Ajqijab (guida spirituale) e ambasciatore indigeno.
Perez, il cui nome è Maya "Wakatel Utiw" che significa " lupo errante che si aggira e viaggia attraverso il tempo", ha detto ai giornalisti che il nuovo ciclo del calendario Maya richiede un cambiamento in modo che la gente possa vivere in pace e mettere in pratica l'antica sapienza.
L’Istituto guatemalteco per il Turismo (Inguat) ha affermato in una dichiarazione che il paese è pronto per il cambiamento di era Maya, e che il movimento dei turisti è già evidente in prossimità di diversi siti archeologici.
L'attività più importante per il 13 ° Baktun si terrà giovedì e venerdì, al Parco Nazionale di Tikal, il luogo di nascita della cultura millenaria, che si trova nel Petèn, al confine con Messico e Belize.
Il Presidente del Guatemala, il generale a riposo Otto Perez Molina, accompagnato dal vice presidente, Roxana Baldetti, ospiterà diverse personalità che vanno a Tikal, tra cui il presidente del Costa Rica, Laura Chinchilla, e leader indigeni.
Parteciperanno a queste celebrazioni anche il segretario generale dell'Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), Taleb Rifai, e il direttore regionale per le Americhe del WTO, Carlos Vogeler.
Secondo il direttore di Inguat, Pedro Duchez, la televisione guatemalteca trasmetterà in diretta da Tikal l'arrivo della nuova alba dei Maya e il suo segnale può essere visto in diversi paesi in Europa e Asia, e Nord America.
Giovedì sera sarà salutato l'ultimo giorno di questa era, con una rappresentazione nella Piazza Centrale del Parco Nazionale di Tikal, dove saranno illuminate gli imponenti templi Maya.
Durante la cerimonia sarà onorata l'eredità della civiltà Maya per l'umanità e trasmesso un messaggio di pace e di riconciliazione mediante una rappresentazione artistica realizzata dalla televisione, che si basa sulla storia, la cosmovisione e le tradizioni Maya, il cui linguaggio sarà costituito da immagini, musica e danza. La rappresentazione, secondo Inguat, sarà arricchita da storie, processioni cerimoniali e immagini che guidano gli spettatori alla antica storia maya, che sarà narrata in ordine cronologico ascendente.
Durante la trasmissione della televisione guatemalteca si alterneranno produzioni speciali realizzate in precedenza, in cui gli spettatori possono apprezzare l'importanza e la magnificenza che hanno ancora altri siti archeologici e cerimoniali in Guatemala.
Il giorno 21, prima dell'arrivo del primo sole della nuova era, ci sarà la più grande cerimonia Maya degli ultimo tempi, alla quale parteciperanno centinaia di sacerdoti Maya, le più alte autorità del governo.
Prensa Libre 19/12/2012
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681 - INICIAN ACTIVIDADES DEL 13 BAKTÚN
Guatemala se encuentra lista para celebrar el cambio de era maya conocido como 13 Baktun y los sacerdotes mayas comenzaron a purificar los lugares sagrados para recibir el próximo viernes el nuevo ciclo de 5.125 años.
El primer secretario del Consejo Nacional de Autoridades Ancestrales Mayas, Garífunas y Xincas, Alberto Marroquín, explicó a Acan-Efe que hoy dan inicio las celebraciones para dar paso al Oxlajuj Akabal, que significa el nuevo amanecer.
Los líderes comenzaron a purificar al menos 20 lugares sagrados en donde se van a celebrar, desde mañana, una serie de ceremonias y rituales por el inicio, el 21 de diciembre, del nuevo calendario maya que fue anunciado por los astrónomos o cargadores del tiempo, dijo a Acan-Efe Felipe Gómez, de la Conferencia Nacional Oxlajuj Ajpop.
Estas jornadas deben ser para una meditación global para que los pueblos, comunidades, organizaciones y la familia, puedan unirse para alcanzar la paz y hacer un cambio de conciencia para evitar la destrucción de la madre tierra, explicó a periodistas Cirilo Pérez, del Consejo de Ancianos Guías Espirituales Mayas de Guatemala.
"Debemos generar un cambio mental para sentir, aprender y entender que todos los seres que habitamos la Madre Tierra somos hermanos", dijo el Ajqijab (guía espiritual) y embajador itinerante indígena.
Pérez, cuyo nombre maya es "Wakatel Utiw" que significa "lobo errante que deambula y viaja por el tiempo", manifestó a periodistas que el nuevo ciclo del calendario maya demanda un cambio para que los pueblos tengan paz y puedan practicar las sabiduría ancestrales.
El Instituto Guatemalteco de Turismo (Inguat) anunció en un comunicado que el país ya está listo para recibir el cambio de era maya, y que el movimiento de turistas ya es notable en las cercanías de varios sitios arqueológicos.
La actividad más importante por el 13 Baktun se realizará entre mañana y el viernes, en el Parque Nacional Tikal, la cuna de la milenaria cultura, situado en Petén, fronterizo con México y Belice.
El presidente de Guatemala, el general retirado Otto Pérez Molina, acompañado de la vicepresidenta, Roxana Baldetti, será el anfitrión de varias personalidades que llegarán a Tikal, entre ellas la presidenta de Costa Rica, Laura Chinchilla, y líderes indígenas.
También asistirán a estas celebraciones el secretario general de la Organización Mundial de Turismo (OMT), Taleb Rifai, y el director regional para las Américas de la OMT, Carlos Vogeler.
Según el director del Inguat, Pedro Duchez, la televisión guatemalteca transmitirá en vivo desde Tikal la llegada del nuevo amanecer de los mayas y su señal podrá ser vista en varios países de Europa y Asia, además de Norteamérica.
La noche del jueves se despedirá el último día de la era con una puesta en escena en la Plaza Central del Parque Nacional Tikal, donde los imponentes templos mayas serán iluminados.
En la ceremonia se rendirá un homenaje al legado de la civilización Maya para la humanidad y se transmitirá un mensaje de paz y reconciliación por medio de un montaje artístico diseñado para la televisión y que estará fundamentado en la historia, cosmovisión y tradición Maya, cuyo lenguaje serán imágenes, música y danza.
La puesta en escena, según el Inguat, será enriquecida por relatos, procesiones ceremoniales, estampas y escenarios que transporten a los televidentes a la historia ancestral maya que será narrada en ascendencia cronológica.
Durante la transmisión de la televisión guatemalteca se alternarán producciones especiales previamente desarrolladas en las que televidentes podrán apreciar la importancia y magnificencia que aún poseen otros sitios arqueológicos y ceremoniales de Guatemala.
El día 21, antes de la llegada del primer sol de la nueva era, se realizará la ceremonia maya más grande de los últimos tiempos, en donde participarán cientos de sacerdotes mayas, las máximas autoridades de Gobierno .
Prensa Libre 19/12/2012
El primer secretario del Consejo Nacional de Autoridades Ancestrales Mayas, Garífunas y Xincas, Alberto Marroquín, explicó a Acan-Efe que hoy dan inicio las celebraciones para dar paso al Oxlajuj Akabal, que significa el nuevo amanecer.
Los líderes comenzaron a purificar al menos 20 lugares sagrados en donde se van a celebrar, desde mañana, una serie de ceremonias y rituales por el inicio, el 21 de diciembre, del nuevo calendario maya que fue anunciado por los astrónomos o cargadores del tiempo, dijo a Acan-Efe Felipe Gómez, de la Conferencia Nacional Oxlajuj Ajpop.
Estas jornadas deben ser para una meditación global para que los pueblos, comunidades, organizaciones y la familia, puedan unirse para alcanzar la paz y hacer un cambio de conciencia para evitar la destrucción de la madre tierra, explicó a periodistas Cirilo Pérez, del Consejo de Ancianos Guías Espirituales Mayas de Guatemala.
"Debemos generar un cambio mental para sentir, aprender y entender que todos los seres que habitamos la Madre Tierra somos hermanos", dijo el Ajqijab (guía espiritual) y embajador itinerante indígena.
Pérez, cuyo nombre maya es "Wakatel Utiw" que significa "lobo errante que deambula y viaja por el tiempo", manifestó a periodistas que el nuevo ciclo del calendario maya demanda un cambio para que los pueblos tengan paz y puedan practicar las sabiduría ancestrales.
El Instituto Guatemalteco de Turismo (Inguat) anunció en un comunicado que el país ya está listo para recibir el cambio de era maya, y que el movimiento de turistas ya es notable en las cercanías de varios sitios arqueológicos.
La actividad más importante por el 13 Baktun se realizará entre mañana y el viernes, en el Parque Nacional Tikal, la cuna de la milenaria cultura, situado en Petén, fronterizo con México y Belice.
El presidente de Guatemala, el general retirado Otto Pérez Molina, acompañado de la vicepresidenta, Roxana Baldetti, será el anfitrión de varias personalidades que llegarán a Tikal, entre ellas la presidenta de Costa Rica, Laura Chinchilla, y líderes indígenas.
También asistirán a estas celebraciones el secretario general de la Organización Mundial de Turismo (OMT), Taleb Rifai, y el director regional para las Américas de la OMT, Carlos Vogeler.
Según el director del Inguat, Pedro Duchez, la televisión guatemalteca transmitirá en vivo desde Tikal la llegada del nuevo amanecer de los mayas y su señal podrá ser vista en varios países de Europa y Asia, además de Norteamérica.
La noche del jueves se despedirá el último día de la era con una puesta en escena en la Plaza Central del Parque Nacional Tikal, donde los imponentes templos mayas serán iluminados.
En la ceremonia se rendirá un homenaje al legado de la civilización Maya para la humanidad y se transmitirá un mensaje de paz y reconciliación por medio de un montaje artístico diseñado para la televisión y que estará fundamentado en la historia, cosmovisión y tradición Maya, cuyo lenguaje serán imágenes, música y danza.
La puesta en escena, según el Inguat, será enriquecida por relatos, procesiones ceremoniales, estampas y escenarios que transporten a los televidentes a la historia ancestral maya que será narrada en ascendencia cronológica.
Durante la transmisión de la televisión guatemalteca se alternarán producciones especiales previamente desarrolladas en las que televidentes podrán apreciar la importancia y magnificencia que aún poseen otros sitios arqueológicos y ceremoniales de Guatemala.
El día 21, antes de la llegada del primer sol de la nueva era, se realizará la ceremonia maya más grande de los últimos tiempos, en donde participarán cientos de sacerdotes mayas, las máximas autoridades de Gobierno .
Prensa Libre 19/12/2012
680- OXLAJUJ BAKTUN
Si avvicina la data attesa, si avvicina il giorno in cui i
popoli rafforzano i legami di fratellanza intorno al fuoco sacro, per iniziare
una nuova era. Celebriamo lo Oxlajuj Baktun, 21 dicembre a Zaculeu, capitale
dei Mam, Q'umarkaj, capitale dei Quichè, Iximchè, città dei Kaqchikel.
Oxlajuj Baktun, la nostra data, il nostro tempo.
679 - PRESA DI POSIZIONE POLITICA NEL QUADRO DELL'OXLAJUJ B´AK'TUN
Consiglio del Popoli Maya dell’Occidente “per la difesa della vita e del territorio"
PRESA DI POSIZIONE POLITICA NEL QUADRO DELL'OXLAJUJ B´AK'TUN
Le autorità dei popoli maya dell’Occidente del Guatemala, riuniti in consiglio, rendiamo noto:
L'Oxlajuj B'ak´tun è il tempo per rafforzare la saggezza ancestrale, la pratica e la ricerca permanente dell'equilibrio; un momento di trascendenza, per elevare la coscienza degli esseri umani e riconoscerci come tali, per raggiungere l'intesa collettiva. Significa che dobbiamo fare in modo che l'essere umano sia "davvero umano in equilibrio con il cosmo e la Madre Terra", attraverso l'intreccio e il rispetto tra culture e la valutazione dell'identità di ogni popolo, poiché, senza questo, il vincolo dell'individuo con la sua realtà è impossibile.
È irritante per il popolo Maya che il potere economico e le istituzioni di governo riducano a folklore l'OxlajujB‘ak‘tun, mercanteggiando un avvenimento importante, facendone una immagine politica a partire dalla promozione turistica, la presentazione di spettacoli, che non propiziano una interpretazione adeguata alla cosmovisione Maya.
È irriverente da parte del governo del Guatemala quando fa credere alla comunità internazionale che sta promuovendo la cultura maya, mentre continua a sviluppare una politica aggressiva di appropriazione dei nostri beni naturali, che si manifesta in centinaia di concessioni ed imposizione di progetti minerari, centrali idroelettriche, petrolio, monocolture per imprese multinazionali; in nome del falso sviluppo come metodo di dominazione e razzismo in Guatemala.
La criminalizzazione delle lotte sociali e la repressione contro i nostri popoli ed autorità, è stata la risposta dell'istituzione dello Stato, di fronte all'esercizio dei nostri diritti collettivi regolati dall'Accordo 169 dell'OIL e dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite su Diritti dei Popoli Indigeni.
L'attentato contro i nostri popoli: 1 maggio in Santa Cruz Barillas, il massacro del 4 ottobre in Totonicapán, ci obbliga a continuare il nostro processo di ricostituzione e rafforzamento delle nostre autorità ed istituzioni proprie; continueremo a chiedere l'applicazione corretta delle norme e principi regolati nell'Accordo 169 dell'OIL e dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti dei popoli Indigeni. A partire dalla nuova era, noi popoli indigeni dobbiamo passare dalla sottomissione alla partecipazione effettiva come soggetti politici storici.
La riforma presidenziale alla Costituzione Politica della Repubblica, le riforme alla Legge del settore minerario e del Magistero, sono iniziative del Governo che non favoriscono i nostri popoli, piuttosto costituiscono un arretramento delle conquiste delle lotte sociali, perché sono dirette a consolidare il modello economico di accumulazione basato sugli agro commerci: sfruttamento minerario, industria petrolifera, idroelettriche, la privatizzazione del servizio pubblico che è a vantaggio solo di un ridotto numero di famiglie che storicamente hanno sfruttato e soffocato i nostri popoli.
Pertanto, ricorriamo ai nostri principi e procedimenti ancestrali di presa di decisione, e, nel Consiglio stabiliamo la cosa seguente:
- Fare un appello a tutte le nazioni Maya e ai popoli che convivivono in Guatemala, esercitare il nostro diritto di libera determinazione, mediante la ricostituzione e rafforzamento delle nostre nazionalità e popoli, per costruire un ordine politico e sociale basato sulle relazioni di intesa e rispetto mutuo; e, un modello economico basato sui principi, valori e pratiche della nostra cosmovisione.
PRESA DI POSIZIONE POLITICA NEL QUADRO DELL'OXLAJUJ B´AK'TUN
Le autorità dei popoli maya dell’Occidente del Guatemala, riuniti in consiglio, rendiamo noto:
L'Oxlajuj B'ak´tun è il tempo per rafforzare la saggezza ancestrale, la pratica e la ricerca permanente dell'equilibrio; un momento di trascendenza, per elevare la coscienza degli esseri umani e riconoscerci come tali, per raggiungere l'intesa collettiva. Significa che dobbiamo fare in modo che l'essere umano sia "davvero umano in equilibrio con il cosmo e la Madre Terra", attraverso l'intreccio e il rispetto tra culture e la valutazione dell'identità di ogni popolo, poiché, senza questo, il vincolo dell'individuo con la sua realtà è impossibile.
È irritante per il popolo Maya che il potere economico e le istituzioni di governo riducano a folklore l'OxlajujB‘ak‘tun, mercanteggiando un avvenimento importante, facendone una immagine politica a partire dalla promozione turistica, la presentazione di spettacoli, che non propiziano una interpretazione adeguata alla cosmovisione Maya.
È irriverente da parte del governo del Guatemala quando fa credere alla comunità internazionale che sta promuovendo la cultura maya, mentre continua a sviluppare una politica aggressiva di appropriazione dei nostri beni naturali, che si manifesta in centinaia di concessioni ed imposizione di progetti minerari, centrali idroelettriche, petrolio, monocolture per imprese multinazionali; in nome del falso sviluppo come metodo di dominazione e razzismo in Guatemala.
La criminalizzazione delle lotte sociali e la repressione contro i nostri popoli ed autorità, è stata la risposta dell'istituzione dello Stato, di fronte all'esercizio dei nostri diritti collettivi regolati dall'Accordo 169 dell'OIL e dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite su Diritti dei Popoli Indigeni.
L'attentato contro i nostri popoli: 1 maggio in Santa Cruz Barillas, il massacro del 4 ottobre in Totonicapán, ci obbliga a continuare il nostro processo di ricostituzione e rafforzamento delle nostre autorità ed istituzioni proprie; continueremo a chiedere l'applicazione corretta delle norme e principi regolati nell'Accordo 169 dell'OIL e dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti dei popoli Indigeni. A partire dalla nuova era, noi popoli indigeni dobbiamo passare dalla sottomissione alla partecipazione effettiva come soggetti politici storici.
La riforma presidenziale alla Costituzione Politica della Repubblica, le riforme alla Legge del settore minerario e del Magistero, sono iniziative del Governo che non favoriscono i nostri popoli, piuttosto costituiscono un arretramento delle conquiste delle lotte sociali, perché sono dirette a consolidare il modello economico di accumulazione basato sugli agro commerci: sfruttamento minerario, industria petrolifera, idroelettriche, la privatizzazione del servizio pubblico che è a vantaggio solo di un ridotto numero di famiglie che storicamente hanno sfruttato e soffocato i nostri popoli.
Pertanto, ricorriamo ai nostri principi e procedimenti ancestrali di presa di decisione, e, nel Consiglio stabiliamo la cosa seguente:
- Fare un appello a tutte le nazioni Maya e ai popoli che convivivono in Guatemala, esercitare il nostro diritto di libera determinazione, mediante la ricostituzione e rafforzamento delle nostre nazionalità e popoli, per costruire un ordine politico e sociale basato sulle relazioni di intesa e rispetto mutuo; e, un modello economico basato sui principi, valori e pratiche della nostra cosmovisione.
- Non permettere più l'utilizzo dei nostri simboli per nominare operazioni militari e di polizia, nemmeno per menzionare progetti che attentano l’armonia e la vita dei popoli; ci impegniamo a restituire i nostri centri politici ancestrali per lo sviluppo del pensiero politico della nuova generazione.
1. Sostenere processi politici e giuridici per esigere, dal Governo, l'implementazione effettiva dell'Accordo 169 dell'OIL e della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei Popoli Indigeni, in tutta la legislazione nazionale.
2. Il nostro riconoscimento a tutte civiltà ancestrali del mondo che hanno segnato la storia e la cronologia del tempo, che devono essere parte della nostra ispirazione ed aspirazione di trasformare le relazioni sociali e politiche.
1. Sostenere processi politici e giuridici per esigere, dal Governo, l'implementazione effettiva dell'Accordo 169 dell'OIL e della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei Popoli Indigeni, in tutta la legislazione nazionale.
2. Il nostro riconoscimento a tutte civiltà ancestrali del mondo che hanno segnato la storia e la cronologia del tempo, che devono essere parte della nostra ispirazione ed aspirazione di trasformare le relazioni sociali e politiche.
3. Agli scienziati del mondo: devono guardare indietro e in avanti, perché i lasciti ancestrali continuano ad avere validità. Richiamiamo a non fare uso soggettivo, né apocalittico, dei cicli di tempo marcati nel nostro calendario.
Occidente del Guatemala, 30 Novembre 2012
http://oxlajujbaktuncpo.org/recsm/
http://oxlajujbaktuncpo.org/recsm/
678 - POSICIONAMIENTO POLITICO EN EL MARCO DEL OXLAJUJ B´AK’TUN
CONSEJO DEL PUEBLO MAYA DE OCCIDENTE
“Por la defensa de la VIDA y el territorio”
POSICIONAMIENTO POLITICO EN EL MARCO DEL OXLAJUJ B´AK’TUN
Autoridades del Pueblo Maya de Occidente de Guatemala, reunidos en Consejo, manifestamos:
El Oxlajuj B’ak´ptun es el tiempo para fortalecer la sabiduría ancestral, la práctica y la búsqueda permanente del equilibrio; un momento en que hay que trascender,elevar la conciencia de los seres humanos y reconocernos como tales para alcanzar el entendimiento colectivo. Significa que debemos procurar que el ser humano sea “verdaderamente humano con equilibrio con el cosmos y la Madre Tierra”, a través del entrelazamiento y respeto entre culturas y la valoración de la identidad de cada pueblo, ya que, sin esto, la vinculación del individuo con su realidad es imposible.
Es indignante para el pueblo Maya que el poder económicoy las instituciones de gobierno fomenten la FOLCLORIZACIÓN del OxlajujB‘ak‘tun, mercantilizando un acontecimiento importante, haciendo imagen política desde la promoción turística, la presentación de espectáculos,que no propician interpretación adecuada a la cosmovisión Maya.
Es insolente por parte del gobierno de Guatemala cuando hace creer a la comunidad internacional que está promoviendo la cultura maya, porque por otro lado, sigue desarrollando una política agresiva de apropiación de nuestros bienes naturales que se manifiesta en centenares de concesiones e imposición de proyectos mineros, hidroeléctricas, petróleo, monocultivos para empresas transnacionales; en nombre del falso desarrollo como método de dominación y racismo en Guatemala.
La criminalización de las luchas socialesy represión contra nuestros pueblos y autoridades, ha sido la respuesta de la institucionalidad del Estado, ante al ejercicio de nuestros derechos colectivos regulados en el Convenio 169 de la OIT y la Declaración de las Naciones Unidas sobre Derechos de los Pueblos Indígenas.
El atentado contra nuestros pueblos; 1 de mayo en Santa Cruz Barillas, la masacre del 4 de octubre en Totonicapán, nos obliga a continuar nuestro proceso de reconstitución y fortalecimiento de nuestras autoridades e instituciones propias; seguiremos impulsando la aplicación correcta de las normas y principios regulados en el Convenio 169 de la OIT y la Declaración de Naciones Unidas sobre los Derechos de los Pueblos Indígenas. A partir de la nueva era los pueblos originarios debemos pasar de la sumisión a la participación efectiva como sujetos políticos históricos.
La reforma Presidencial a la Constitución Política de la República, las reformas a la Ley de Minería y al Magisterio, son iniciativas del gobierno que no favorecen a nuestros pueblos, más bien constituyen retrocesos a las conquistas de las luchas sociales porque están dirigidas a consolidar el modelo económico de acumulación basado en los agro negocios: explotación minera, petrolera, hidroeléctricas, la privatización del servicio público que solo beneficia a un reducido número de familias quienes históricamente han explotado y reprimido a nuestros pueblos.
Por lo tanto, recurrimos a nuestros principios y procedimientos ancestrales de toma de decisión, y, en Consejo pactamos lo siguiente:
- Hacer un llamado a todas las naciones Mayas y pueblos que convivimos en Guatemala, ejercer nuestro derecho de libre determinación, mediante la reconstitución y fortalecimiento de nuestras nacionalidades y Pueblos, para construir un orden político y social basado en relaciones de entendimiento y respeto mutuo; y, un modelo económico basado en los principios, valores y prácticas de nuestra cosmovisión.
- No permitir mas la utilización de nuestros símbolos para nombrar operaciones militares y policiacos, ni mucho menos para nombrar proyectos que atentan contra armonía y la vida de los pueblos; nos comprometemos a Restituir nuestros centros políticos ancestrales para el desarrollo del pensamiento político de la nueva generación.
“Por la defensa de la VIDA y el territorio”
POSICIONAMIENTO POLITICO EN EL MARCO DEL OXLAJUJ B´AK’TUN
Autoridades del Pueblo Maya de Occidente de Guatemala, reunidos en Consejo, manifestamos:
El Oxlajuj B’ak´ptun es el tiempo para fortalecer la sabiduría ancestral, la práctica y la búsqueda permanente del equilibrio; un momento en que hay que trascender,elevar la conciencia de los seres humanos y reconocernos como tales para alcanzar el entendimiento colectivo. Significa que debemos procurar que el ser humano sea “verdaderamente humano con equilibrio con el cosmos y la Madre Tierra”, a través del entrelazamiento y respeto entre culturas y la valoración de la identidad de cada pueblo, ya que, sin esto, la vinculación del individuo con su realidad es imposible.
Es indignante para el pueblo Maya que el poder económicoy las instituciones de gobierno fomenten la FOLCLORIZACIÓN del OxlajujB‘ak‘tun, mercantilizando un acontecimiento importante, haciendo imagen política desde la promoción turística, la presentación de espectáculos,que no propician interpretación adecuada a la cosmovisión Maya.
Es insolente por parte del gobierno de Guatemala cuando hace creer a la comunidad internacional que está promoviendo la cultura maya, porque por otro lado, sigue desarrollando una política agresiva de apropiación de nuestros bienes naturales que se manifiesta en centenares de concesiones e imposición de proyectos mineros, hidroeléctricas, petróleo, monocultivos para empresas transnacionales; en nombre del falso desarrollo como método de dominación y racismo en Guatemala.
La criminalización de las luchas socialesy represión contra nuestros pueblos y autoridades, ha sido la respuesta de la institucionalidad del Estado, ante al ejercicio de nuestros derechos colectivos regulados en el Convenio 169 de la OIT y la Declaración de las Naciones Unidas sobre Derechos de los Pueblos Indígenas.
El atentado contra nuestros pueblos; 1 de mayo en Santa Cruz Barillas, la masacre del 4 de octubre en Totonicapán, nos obliga a continuar nuestro proceso de reconstitución y fortalecimiento de nuestras autoridades e instituciones propias; seguiremos impulsando la aplicación correcta de las normas y principios regulados en el Convenio 169 de la OIT y la Declaración de Naciones Unidas sobre los Derechos de los Pueblos Indígenas. A partir de la nueva era los pueblos originarios debemos pasar de la sumisión a la participación efectiva como sujetos políticos históricos.
La reforma Presidencial a la Constitución Política de la República, las reformas a la Ley de Minería y al Magisterio, son iniciativas del gobierno que no favorecen a nuestros pueblos, más bien constituyen retrocesos a las conquistas de las luchas sociales porque están dirigidas a consolidar el modelo económico de acumulación basado en los agro negocios: explotación minera, petrolera, hidroeléctricas, la privatización del servicio público que solo beneficia a un reducido número de familias quienes históricamente han explotado y reprimido a nuestros pueblos.
Por lo tanto, recurrimos a nuestros principios y procedimientos ancestrales de toma de decisión, y, en Consejo pactamos lo siguiente:
- Hacer un llamado a todas las naciones Mayas y pueblos que convivimos en Guatemala, ejercer nuestro derecho de libre determinación, mediante la reconstitución y fortalecimiento de nuestras nacionalidades y Pueblos, para construir un orden político y social basado en relaciones de entendimiento y respeto mutuo; y, un modelo económico basado en los principios, valores y prácticas de nuestra cosmovisión.
- No permitir mas la utilización de nuestros símbolos para nombrar operaciones militares y policiacos, ni mucho menos para nombrar proyectos que atentan contra armonía y la vida de los pueblos; nos comprometemos a Restituir nuestros centros políticos ancestrales para el desarrollo del pensamiento político de la nueva generación.
1. Impulsar articuladamente procesos políticos y jurídicos para exigir del Gobierno, la implementación efectiva del Convenio 169 de la OIT y la Declaración de las Naciones Unidas sobre los derechos de los Pueblos Indígenas, en toda la legislación nacional.
2. Nuestro reconocimiento a todas civilizaciones ancestrales del mundo, que han marcado la historia y la cronología del tiempo que deben ser parte de nuestra inspiración y aspiraciones de transformar las relaciones sociales y políticos.
2. Nuestro reconocimiento a todas civilizaciones ancestrales del mundo, que han marcado la historia y la cronología del tiempo que deben ser parte de nuestra inspiración y aspiraciones de transformar las relaciones sociales y políticos.
3. A los científicos del mundo deben mirar hacia atrás y hacia adelante porque los legados ancestrales siguen teniendo vigencia. Llamamos a no hacer uso subjetivo, ni apocalíptico de los ciclos de tiempo marcados en nuestro calendario.
Occidente de Guatemala, 30 de Noviembre de 2012http://oxlajujbaktuncpo.org/recsm/
Occidente de Guatemala, 30 de Noviembre de 2012http://oxlajujbaktuncpo.org/recsm/
lunedì 17 dicembre 2012
677 - OXLAJUJ BAKTUN
Che cosa significa lo Oxlajuj
Batkun per i popoli del Guatemala?
La fine di una epoca, e l’inizio
di un nuovo tempo per vivere ed assumersi impegni sociali, spirituali e politici,
una proposta di vita che si basa su una relazione di interdipendenza con la
madre Terra e la riorganizzazione politico sociale dei popoli.
Il nuovo ciclo dei Baktun ci dà
la possibilità di elevare la coscienza dell’essere umano per riconoscere se
stesso.
Il tempo dei popoli inizia, e per te che cosa significa?
Consiglio dei Popoli
dell’Occidente
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Baktun,
Fine di una epoca,
Inizio di una nuova era,
Oxlajuj Baktun
676 - ATTIVITA’ ORGANIZZATE PER IL 21 DICEMBRE 2012
Cinque paesi si preparano a celebrare il 21 dicembre prossimo la fine di un'era di 5.125 anni, favoriti da promozioni turistiche che legano la data ad una supposta profezia del fine del mondo, che è stata divulgata a livello mondiale da libri e film.
Messico, Guatemala, Belize, El Salvador e Honduras, i cosiddetti paesi del mondo maya, aspettano milioni di turisti e preparano programmi che includono fuochi d'artificio, concerti e rituali in 39 siti archeologici, con la presenza di almeno due capi di Stato, e anche una cena preparata da uno degli chef più prestigiosi del pianeta, il danese René Redzepi, nel museo della città messicana di Merida.
Il 21 dicembre le cerimonie preparate per i turisti si svolgeranno vicino alle piramidi di Chichén Itzá in Messico, a Copán in Honduras, a Tikal in Guatemala o a Il Gioiello di Cerén in El Salvador.
I presidenti Otto Pérez del Guatemala e Porfirio Lobo dell’Honduras hanno previsto di partecipare alle celebrazioni nei loro paesi, il primo in Tikal ed il secondo in Copán.
Criticato il commercio
Mentre si organizza la festa, archeologi e leader indigeni hanno criticato il modo in cui è stata commercializzata e interpretata in modo errato la data e segnalano che non c'è nulla nei precisi calcoli astronomici maya che permetta di prevedere un'apocalisse.
"I maya avevano un concetto ciclico del tempo, non si occupavano della fine del mondo", ha detto l'archeologo messicano José Romero, che ha studiato la stele conosciuta come Monumento 6 de Il Tortuguero, ritrovato nell'est del Messico nel 1958 e che ha dato origine a queste teorie.
"Quella stele narra la vita e le battaglie di un governante", ha segnalato, al riferirsi alla pietra che ora è divisa in sei parti, ripartite tra Messico e Stati Uniti, uno di essi si trova in un museo di New York.
Il calendario maya è formato da 18 mesi di 20 giorni ognuno, più il Wayeb, il mese sacro di cinque giorni. Il baktún è l'unità più lunga di questo sistema ed equivale a 400 anni. La grande era include 13 baktunes, un periodo di 5.125 anni.
Il 21 dicembre, secondo il calendario maya, o più precisamente il 23 secondo gli studiosi, si chiude il "conto lungo" che è iniziato nell'anno 3114 prima della nostra era e comincia una nuova era.
Il conto alla rovescia del ciclo maya 13 Baktún è iniziato ieri alle Rovine di Copán, nell’ovest dell’Honduras, dove per nove giorni si celebreranno una serie di giornate culturali ed educative organizzate dalle autorità locali.
Il 22 dicembre si celebrerà l’avvento del nuovo sole che segnerà un grande nuovo ciclo maya, in una cerimonia officiata dai sacerdoti maya.
Prensa Libre 15/12/2012
Messico, Guatemala, Belize, El Salvador e Honduras, i cosiddetti paesi del mondo maya, aspettano milioni di turisti e preparano programmi che includono fuochi d'artificio, concerti e rituali in 39 siti archeologici, con la presenza di almeno due capi di Stato, e anche una cena preparata da uno degli chef più prestigiosi del pianeta, il danese René Redzepi, nel museo della città messicana di Merida.
Il 21 dicembre le cerimonie preparate per i turisti si svolgeranno vicino alle piramidi di Chichén Itzá in Messico, a Copán in Honduras, a Tikal in Guatemala o a Il Gioiello di Cerén in El Salvador.
I presidenti Otto Pérez del Guatemala e Porfirio Lobo dell’Honduras hanno previsto di partecipare alle celebrazioni nei loro paesi, il primo in Tikal ed il secondo in Copán.
Criticato il commercio
Mentre si organizza la festa, archeologi e leader indigeni hanno criticato il modo in cui è stata commercializzata e interpretata in modo errato la data e segnalano che non c'è nulla nei precisi calcoli astronomici maya che permetta di prevedere un'apocalisse.
"I maya avevano un concetto ciclico del tempo, non si occupavano della fine del mondo", ha detto l'archeologo messicano José Romero, che ha studiato la stele conosciuta come Monumento 6 de Il Tortuguero, ritrovato nell'est del Messico nel 1958 e che ha dato origine a queste teorie.
"Quella stele narra la vita e le battaglie di un governante", ha segnalato, al riferirsi alla pietra che ora è divisa in sei parti, ripartite tra Messico e Stati Uniti, uno di essi si trova in un museo di New York.
Il calendario maya è formato da 18 mesi di 20 giorni ognuno, più il Wayeb, il mese sacro di cinque giorni. Il baktún è l'unità più lunga di questo sistema ed equivale a 400 anni. La grande era include 13 baktunes, un periodo di 5.125 anni.
Il 21 dicembre, secondo il calendario maya, o più precisamente il 23 secondo gli studiosi, si chiude il "conto lungo" che è iniziato nell'anno 3114 prima della nostra era e comincia una nuova era.
Il conto alla rovescia del ciclo maya 13 Baktún è iniziato ieri alle Rovine di Copán, nell’ovest dell’Honduras, dove per nove giorni si celebreranno una serie di giornate culturali ed educative organizzate dalle autorità locali.
Il 22 dicembre si celebrerà l’avvento del nuovo sole che segnerà un grande nuovo ciclo maya, in una cerimonia officiata dai sacerdoti maya.
Prensa Libre 15/12/2012
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Anno 3114 a.C.,
Calendario maya,
Ciclo maya
675 - MUNDO MAYA ABRE CICLO DE ACTIVIDADES
Cinco países se preparan para celebrar el 21 de diciembre próximo el fin de una era de cinco mil 125 años, al amparo de promociones turísticas que ligan la fecha a una supuesta profecía del fin del mundo, que fue divulgada globalmente a través de libros y películas.
México, Guatemala, Belice, El Salvador y Honduras, los llamados países del mundo maya, esperan millones de turistas y preparan programas que incluyen fuegos artificiales, conciertos y rituales en 39 sitios arqueológicos, con la presencia de al menos dos jefes de Estado, y hasta una última cena preparada por uno de los chefs más prestigiosos del planeta, el danés René Redzepi, en el museo de la ciudad mexicana de Mérida.
El 21 de diciembre, las ceremonias preparadas para los turistas se celebrará junto a las pirámides de Chichén Itzá en México, en Copán en Honduras, Tikal en Guatemala o La Joya de Cerén en El Salvador.
Los presidentes Otto Pérez de Guatemala y Porfirio Lobo de Honduras tienen previsto encabezar las celebraciones respectivas en sus países, el primero en Tikal y el segundo en Copán.
Critican comercio
Mientras se alista la fiesta, arqueólogos y líderes indígenas han criticado la forma en que se ha comercializado y tergiversado la fecha y señalan que no hay nada en los finos cálculos astronómicos mayas que permita anticipar un apocalipsis.
“Los mayas tenían un concepto cíclico del tiempo, no se ocupaban del fin del mundo”, dijo el arqueólogo mexicano José Romero, que ha estudiado la estela conocida como Monumento 6 de El Tortuguero, hallada en el este de México en 1958 y que dio origen a las especulaciones.
“Esa estela narra la vida y las batallas de un gobernante”, señaló al referirse a la piedra, que ahora está fragmentada en seis trozos repartidos entre México y Estados Unidos, uno de ellos en un museo de Nueva York.
El calendario maya está conformado por 18 meses de 20 días cada uno, más el Wayeb, el mes sagrado de cinco días. El baktún es la unidad más larga de este sistema y equivale a unos 400 años. La gran era incluye 13 baktunes, un período de cinco mil 125 años.
El 21 de diciembre, según el calendario maya, o más precisamente el 23 según los estudiosos, se cierra la “cuenta larga” que comenzó en el año 3114 antes de nuestra era y comienza una nueva.
La cuenta regresiva del ciclo maya 13 Baktún comenzó ayer en Copán Ruinas, occidente de Honduras, donde durante nueve días se celebrará una serie de jornadas culturales y educativas organizadas por autoridades locales.
El 22 de diciembre se celebrará el advenimiento del nuevo sol, que marcará un gran nuevo ciclo maya, en una ceremonia a cargo sacerdotes mayas.
Prensa Libre 15/12/2012
México, Guatemala, Belice, El Salvador y Honduras, los llamados países del mundo maya, esperan millones de turistas y preparan programas que incluyen fuegos artificiales, conciertos y rituales en 39 sitios arqueológicos, con la presencia de al menos dos jefes de Estado, y hasta una última cena preparada por uno de los chefs más prestigiosos del planeta, el danés René Redzepi, en el museo de la ciudad mexicana de Mérida.
El 21 de diciembre, las ceremonias preparadas para los turistas se celebrará junto a las pirámides de Chichén Itzá en México, en Copán en Honduras, Tikal en Guatemala o La Joya de Cerén en El Salvador.
Los presidentes Otto Pérez de Guatemala y Porfirio Lobo de Honduras tienen previsto encabezar las celebraciones respectivas en sus países, el primero en Tikal y el segundo en Copán.
Critican comercio
Mientras se alista la fiesta, arqueólogos y líderes indígenas han criticado la forma en que se ha comercializado y tergiversado la fecha y señalan que no hay nada en los finos cálculos astronómicos mayas que permita anticipar un apocalipsis.
“Los mayas tenían un concepto cíclico del tiempo, no se ocupaban del fin del mundo”, dijo el arqueólogo mexicano José Romero, que ha estudiado la estela conocida como Monumento 6 de El Tortuguero, hallada en el este de México en 1958 y que dio origen a las especulaciones.
“Esa estela narra la vida y las batallas de un gobernante”, señaló al referirse a la piedra, que ahora está fragmentada en seis trozos repartidos entre México y Estados Unidos, uno de ellos en un museo de Nueva York.
El calendario maya está conformado por 18 meses de 20 días cada uno, más el Wayeb, el mes sagrado de cinco días. El baktún es la unidad más larga de este sistema y equivale a unos 400 años. La gran era incluye 13 baktunes, un período de cinco mil 125 años.
El 21 de diciembre, según el calendario maya, o más precisamente el 23 según los estudiosos, se cierra la “cuenta larga” que comenzó en el año 3114 antes de nuestra era y comienza una nueva.
La cuenta regresiva del ciclo maya 13 Baktún comenzó ayer en Copán Ruinas, occidente de Honduras, donde durante nueve días se celebrará una serie de jornadas culturales y educativas organizadas por autoridades locales.
El 22 de diciembre se celebrará el advenimiento del nuevo sol, que marcará un gran nuevo ciclo maya, en una ceremonia a cargo sacerdotes mayas.
Prensa Libre 15/12/2012
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Calendario maya,
Ceremonias maya,
Josè Romero
martedì 11 dicembre 2012
674 - LE NAZIONI UNITE ESORTANO IL GUATEMALA AD APPROVARE LA LEGGE DI SVILUPPO RURALE INTEGRALE
Il Sistema delle Nazioni Unite (SNU), in Guatemala ha esortato il Congresso della Repubblica ad approvare l'iniziativa 4084 Legge di Sviluppo Rurale Integrale, che costituisce un impegno derivato degli Accordi di Pace.
Il SNU ha emesso un comunicato di stampa, nel quale emerge che è l'opportunità di riempire un vuoto normativo ed istituzionale che dia risposta al diritto allo sviluppo della popolazione rurale ed ai problemi strutturali, quali la povertà, l'insicurezza alimentare e la conflittualità agraria.
La rappresentanza delle Nazioni Unite sottolinea che l'iniziativa 4084 è il risultato di un lungo processo, ampiamente partecipativo della società guatemalteca e risponde alle principali necessità delle maggioranze contadine ed indigene in Guatemala.
In conclusione il SNU rinnova il suo appoggio al processo di implementazione di questa legge, che si iscrive nel quadro dei principi e nelle norme internazionali e sostiene l'economia contadina e l'agricoltura familiare, come modello per promuovere la produzione nazionale di alimenti, la generazione di impiego e lo sviluppo delle economie locali in armonia con la diversità culturale e l'ecosistema.
Nonostante l'appoggio offerto dai 14 capi dei blocchi, il Partito Patriota non è riuscito a riunire il quorum minimo per entrare a esaminare la Legge di Sviluppo Rurale, e il dibattito rimane per il prossimo anno; il Presidente del Legislativo, Gudy Rivera, ha indicato alcuni parlamentari dell’opposizione, specialmente quella del Partito Lìder, per aver abbandonato l'emiciclo.
Il Presidente Otto Pérez Molina ha ripetuto che la sua lotta è per appoggiare l'area rurale e ha sottolineato che in un paese con alti livelli di diseguglianze, il minimo che si può fare è appoggiare questa legge; il Presidente ha sollecitato la Camera dell'Agricoltura a vedere la proposta con altri occhi ed al CACIF, a non aver paura.
CEG, 28/11/2012
Il SNU ha emesso un comunicato di stampa, nel quale emerge che è l'opportunità di riempire un vuoto normativo ed istituzionale che dia risposta al diritto allo sviluppo della popolazione rurale ed ai problemi strutturali, quali la povertà, l'insicurezza alimentare e la conflittualità agraria.
La rappresentanza delle Nazioni Unite sottolinea che l'iniziativa 4084 è il risultato di un lungo processo, ampiamente partecipativo della società guatemalteca e risponde alle principali necessità delle maggioranze contadine ed indigene in Guatemala.
In conclusione il SNU rinnova il suo appoggio al processo di implementazione di questa legge, che si iscrive nel quadro dei principi e nelle norme internazionali e sostiene l'economia contadina e l'agricoltura familiare, come modello per promuovere la produzione nazionale di alimenti, la generazione di impiego e lo sviluppo delle economie locali in armonia con la diversità culturale e l'ecosistema.
Nonostante l'appoggio offerto dai 14 capi dei blocchi, il Partito Patriota non è riuscito a riunire il quorum minimo per entrare a esaminare la Legge di Sviluppo Rurale, e il dibattito rimane per il prossimo anno; il Presidente del Legislativo, Gudy Rivera, ha indicato alcuni parlamentari dell’opposizione, specialmente quella del Partito Lìder, per aver abbandonato l'emiciclo.
Il Presidente Otto Pérez Molina ha ripetuto che la sua lotta è per appoggiare l'area rurale e ha sottolineato che in un paese con alti livelli di diseguglianze, il minimo che si può fare è appoggiare questa legge; il Presidente ha sollecitato la Camera dell'Agricoltura a vedere la proposta con altri occhi ed al CACIF, a non aver paura.
CEG, 28/11/2012
673 - SNU EXHORTÓ AL CONGRESO DE LA REPÚBLICA A APROBAR LEY DE DESARROLLO RURAL INTEGRAL
El Sistema de Naciones Unidas (SNU) en Guatemala exhortó al Congreso de la República para que apruebe la iniciativa 4084 Ley de Desarrollo Rural Integral, que constituye un compromiso pendiente derivado de los Acuerdos de Paz.
El SNU emitió un comunicado de prensa, en el que destaca que esta es la oportunidad de llenar un vacío normativo e institucional que dé respuesta al derecho al desarrollo de la población rural y a los problemas estructurales, tales como la pobreza, la inseguridad alimentaria y la conflictividad agraria.
La representación de Naciones Unidas subraya que la iniciativa 4084 es resultado de un largo proceso, ampliamente participativo de la sociedad guatemalteca y responde a las principales necesidades de las mayorías campesinas e indígenas en Guatemala.
Finalmente, el SNU reitera su apoyo al proceso de implementación de esta ley, la que se inscribe en el marco de los principios y en las normas internacionales e impulsa la economía campesina y la agricultura familiar, como modelo para promover la producción nacional de alimentos, la generación de empleo y el desarrollo de las economías locales en armonía con la diversidad cultural y el medio ambiente.
A pesar del apoyo ofrecido por los 14 jefes de bloques, el Partido Patriota no consiguió reunir el quórum mínimo para entrar a conocer la Ley de Desarrollo Rural, polo que el debate queda para el próximo año; el Presidente del Legislativo, Gudy Rivera, señaló a algunas bancadas de oposición, especialmente la del Partido Líder, por abandonar el hemiciclo.
El Presidente Otto Pérez Molina reiteró que su lucha es por apoyar al área rural y subrayó que en un país tan desigual, lo menos que se puede hacer es apoyar esta ley; el Mandatario instó a la Cámara del Agro a ver la propuesta con otros ojos y al CACIF, a quitarse a perder el miedo.
CEG, 28/11/2012
El SNU emitió un comunicado de prensa, en el que destaca que esta es la oportunidad de llenar un vacío normativo e institucional que dé respuesta al derecho al desarrollo de la población rural y a los problemas estructurales, tales como la pobreza, la inseguridad alimentaria y la conflictividad agraria.
La representación de Naciones Unidas subraya que la iniciativa 4084 es resultado de un largo proceso, ampliamente participativo de la sociedad guatemalteca y responde a las principales necesidades de las mayorías campesinas e indígenas en Guatemala.
Finalmente, el SNU reitera su apoyo al proceso de implementación de esta ley, la que se inscribe en el marco de los principios y en las normas internacionales e impulsa la economía campesina y la agricultura familiar, como modelo para promover la producción nacional de alimentos, la generación de empleo y el desarrollo de las economías locales en armonía con la diversidad cultural y el medio ambiente.
A pesar del apoyo ofrecido por los 14 jefes de bloques, el Partido Patriota no consiguió reunir el quórum mínimo para entrar a conocer la Ley de Desarrollo Rural, polo que el debate queda para el próximo año; el Presidente del Legislativo, Gudy Rivera, señaló a algunas bancadas de oposición, especialmente la del Partido Líder, por abandonar el hemiciclo.
El Presidente Otto Pérez Molina reiteró que su lucha es por apoyar al área rural y subrayó que en un país tan desigual, lo menos que se puede hacer es apoyar esta ley; el Mandatario instó a la Cámara del Agro a ver la propuesta con otros ojos y al CACIF, a quitarse a perder el miedo.
CEG, 28/11/2012
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