L'obiettivo dell'attività pastorale è stato quello di esigere giustizia e di combattere l'impunità, inoltre che si rafforzino le condizioni perché i popoli abbiano una migliore qualità di vita.
Secondo Monsignor Álvaro Ramazzini, vescovo della Diocesi di San Marcos, Monsignor Gerardi si identificò pienamente per promuovere la pace e la giustizia, fu un instancabile difensore della vita e dei diritti fondamentali delle persone. "Per quel motivo, ogni anno lo ricordiamo per mantenere viva la memoria del suo esempio", ha detto Monsignor Ramazzini.
Dopo 13 anni dell'eliminazione fisica di Monsignor Gerardi non dobbiamo dimenticare i 36 anni di guerra che ha sofferto il Guatemala, perché ci fu una catena crudele ed inumana di massacri, violazioni, torture e sequestri, sia di azioni repressive che provocarono terrore e paura nella popolazione. La camminata si è conclusa nella parrocchia di San Pedro Sacatepéquez.
Prensa Libre 11/04/2011, Caritas del Guatemala