Tra i rimpatriati vi era Cristino Arnoldo Pérez, di 28 anni; egli è stato l'ultimo ad abbandonare l'aeronave. Come ha raccontato Pérez, ha vissuto sette anni negli Stati Uniti. Il suo ultimo domicilio fu in Nebraska, dove risiedeva vicino a sua moglie e due figli.
Pérez ha raccontato ai funzionari della Migrazione guatemaltechi come nel 2003 decise di abbandonare Palestina de los Altos, Quetzaltenango, per uscire per ultima volta dal paese attraverso la frontiera di La Mesilla, La Democrazia, Huehuetenango, ed intraprendere la strada verso il nord. .
I rimpatri dal Messico salgono a 28.900, tra gennaio ed il 27 dicembre. Quella cifra rappresenta una lieve diminuzione rispetto al 2009, quando furono 28.786. Anche quel dato è minore di quello del 2008, quando furono 36.546, e molto meno che nel 2007, quando furono 49.475.
Il gruppo dei guatemaltechi è stato quello che maggiore numero di deportati ha raggiunto quest’anno, comparato coi 23.247 honduregni allontanati dal Messico, ai 10.643 salvadoregni e ai 831 nicaraguensi.
Il Tavolo Nazionale per le Migrazioni in Guatemala (Menamig), la Pastorale della Mobilità Umana della Conferenza Episcopale e la Coalizione Nazionale di Immigranti Guatemaltechi negli Stati Uniti (Conamigua), in una conferenza stampa, hanno chiesto che migliori il trattamento dei migranti negli USA e in Messico.
Marcos Yax, presidente di Conamigua, ha affermato: "Preoccupa l'insicurezza nel paese che determina la migrazione di massa." Ha aggiunto: "Consideriamo che lo Stato dovrebbe offrire le condizioni necessarie affinché ci siano investimenti, e generare opportunità per mezzo di opportune politiche, affinché la gente non debba andarsene."
Allo stesso modo, Mauro Verzeletti, della Pastorale della Mobilità Umana, ha segnalato che: "USA e Messico hanno responsabilità per il trattamento giusto ai migranti, ma il Governo del Guatemala deve fare un lavoro molto serio in ambito strutturale, poiché c'è una struttura socioeconomica che non funziona e non c'è creazione importante di impiego affinché i giovani abbiano lavoro."
Víctor Hugo Herrera, presidente di Menamig, ha affermato che ci sono molta violenza ed una difficile situazione socioeconomica in Guatemala, che presentano un panorama scoraggiante, e questo causa la ricerca di opportunità in altri paesi
Centro di Studi del Guatemala, 22 dicembre-3 gennaio di 2011