- preoccupazione per le costanti azioni contro i migranti, diretta da gruppi criminali, che violano profondamente i Diritti Umani delle persone migranti. Queste atteggiamenti evidenziano il duro
- sconcerto perché per certo i governi hanno dimostrato “buone intenzioni” nel combattere la violenza perpetrata dai gruppi criminali tra i flussi migratori. Senza dubbio è mancata coerenza nelle azioni realizzate dai governi e funzionari dello Stato.
- indignazione, perché si sono fatti troppo pochi passi avanti nella elaborazione di politiche migratorie integrali sul tema dei diritti umani. Piuttosto si è data priorità a misure parziali, come la sottoscrizione di accordi bilaterali tra governi, che sfortunatamente sono utilizzati per criminalizzare e deportare i migranti e impiegare le forze militari per controllare il flusso migratorio alle frontiere.
- la percezione che la criminalizzazione dei migranti da parte degli Stati apra la strada per lo sfruttamento dei capi del narcotraffico e del crimine organizzato, per l’arricchimento illecito abusando dei migranti.
- la frustrazione per l’aumento degli abusi commessi dal crimine organizzato contro i migranti nei paesi di transito, e l’alto livello di impunità che ha il narcotraffico nel mondo delle migrazioni.
- una grande preoccupazione per il deterioramento della convivenza sociale armonica e pacifica nel mondo delle migrazioni.
mercoledì 31 marzo 2010
89 - COMUNICATO SULLA SITUAZIONE DEI MIGRANTI
“Colui che non ha una ragione per vivere, non ha una ragione per morire” (Vescovo Helder Camara).
Ci preoccupa e ci dispiace che questa pratica criminale stia aumentando nei nostri paesi della regione, principalmente in Messico, dove i familiari dei migranti sequestrati devono pagare alte somme di denaro perché i loro cari riacquistino la libertà. Il dramma che vivono i nostri fratelli migranti, che soffrono a causa di sequestri, estorsioni, reclusione, incarceramenti nei centri di detenzione degli Stati, e le deportazioni, ci indignano profondamente come Chiesa, perché professiamo la nostra fede nel Salvatore Gesù Cristo e in nessuna forma possiamo accettare le violazioni ai diritti umani.
Di fronte a questo dramma umano, Dio ci chiama ad essere profeti che annunciano e denunciano.
Per mezzo del seguente messaggio, alla Comunità e all’opinione pubblica nazionale e internazionale
MANIFESTIAMO
È sempre stato detto e dimostrato che in una epoca globalizzata, le migrazioni forzate derivano da un modello socio economico e politico che genera povertà ed esclusione.
Nei paesi di origine dei migranti non sono state sviluppate politiche economiche e sociali equitative, mettendo a rischio l’autentico sviluppo umano e aumentando i livelli di violenza.
Una volta di più, la Pastorale per la Mobilità Umana della Conferenza Episcopale del Guatemala, consapevole della sua missione nel campo delle migrazioni, e impegnata a vivere il comandamento supremo dell’amore per il prossimo, espresso nel dono radicale del nostro Signore Gesù, ratifica:
a) la ferma condanna delle politiche xenofobe e razziste degli Stati,
b) la nostra ferma scelta per i più poveri e vulnerabili,
c) IL NOSTRO FERMO IMPEGNO di incoraggiare i governi, la società e le Chiese e tutti gli uomini e donne di buona volontà, perché non rimangano indifferenti di fronte al dolore e alle sofferenze dei migranti, e dei loro familiari, vittime dei sequestri e della tratta di persone.
In conclusione esortiamo e invitiamo i fedeli cristiani e i funzionari dei differenti organismi dello Stato a vivere la coerenza etica e la solidarietà nei confronti dei migranti, sostenuti e incoraggiati dall’esempio del nostro Signore Gesù Cristo, che “con il suo sangue si è fatto strumento di espiazione” (lettera ai Romani, cap.3,25).
L’impegno di realizzare la Missione Continentale è anche un impegno per essere più sensibili al grido di dolore e di sofferenza dei nostri fratelli e sorelle migranti.
Ti chiediamo Signore, che ci aiuti sul cammino della conversione autentica e che il potere della tua Risurrezione ci accompagni e ci protegga nella Missione di essere Discepoli e Missionari.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per i migranti e per noi peccatori.
Mons. Alvaro Leonel Ramazzini Imeri
Vescovo di San Marcos,
Presidente della Pastorale della Mobilità Umana della conferenza Episcopale del Guatemala
Guatemala de la Asunción , 12 marzo 2010
Comunicado original en español en http://www.iglesiacatolica.org.gt/