martedì 15 dicembre 2009
17 - "OPERAZIONE SOFIA" IN QUICHE’
Per la prima volta nella storia è provato che il genocidio indigeno del Guatemala nella sua peggiore tappa è stato ordinato dal governo militare di Efraín Ríos Montt, secondo quanto hanno rivelato documenti ufficiali, ottenuti e resi pubblici il 3 dicembre dalla National Securty Archive.
Gli archivi della cosiddetta “Operazione Sofia” contengono documenti militari segreti sulla campagna di contro la guerriglia che ha avuto come conseguenza l’assassinio di decine di migliaia di civili maya in Guatemala, secondo quanto ha infirmato il National Securty Archive (NSA) al momento di divulgare il materiale.
I documenti stabiliscono che l’operazione citata “è stata eseguita come parte di una strategia militare del presidente di fatto del Guatemala, il generale Efrain Rios Montt, sotto il comando e il controllo degli ufficiali di più alto rango” ha sostenuto il NSA.
Il documento del governo guatemalteco, di 359 pagine, presenta i dettagli dell’uccisione di uomini, donne e bambini non armati, la distruzione di abitazioni, coltivazioni, uccisione di animali, e il bombardamento aereo indiscriminato di rifugiati. I documenti includono piani operativi, mappe, ordini, rapporti di operazioni e report di pattugliamenti. Inoltre, vi è l’ordine iniziale di dare avvio all’operazione datato 8 luglio 1982, firmato dal capo di stato maggiore generale Hector Mario López Fuentes.
Il documento è stato presentato mercoledì 3 dicembre da Kate Doyle, direttrice del Progetto Guatemala, del NSA, all’Audiencia Nacional spagnola, che sta giudicando sul caso del genocidio in Guatemala, nel quale è accusato Ríos Montt e altri alti ufficiali (la causa originaria è stata presentata dalla Fondazione Rigoberta Menchú Tum nel 1999).
Doyle ha presentato i documenti al giudice Santiago Pedraz, dell’Audiencia Nacional, che presiede il caso. I documenti sono stati ottenuti dal National Security Archive da fonti della servizi segreti militari in Guatemala, dopo che all’inizio dell’anno il ministro della difesa, generale Abraham Valenzuela González aveva affermato che non era possibile rintracciare questi documenti, né presentarli ad un giudice guatemalteco, come era stato ordinato dal Tribunale costituzionale nel 2008.
Nel suo riassunto e analisi dei documenti presentati al tribunale spagnolo, Doyle ha affermato che l’operazione militare è iniziata il 16 luglio del 1982 nella zona Ixil nel Quichè. Il proposito, secondo quanto è descritto nel piano militare, è quello di realizzare operazioni contro insurrezionali e psicologiche nell’area delle operazioni della Fuera de Tarea Gumarcaj per sterminare i sovversivi della zona. La campagna è durata fino al 19 di agosto e ha coinvolto ufficiali e truppe di varie unità delle forze armate.
(David Brooks, La Jornada , 4/12/2009)
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