Da gennaio a maggio, la Polizia Nazionale Civile (PNC) ha registrato 163 omicidi dei quali 136 furono realizzati con armi, 15 con arma bianca, 7 per strangolamento e 5 con oggetti contundenti. Lo studio documenta che in 126 casi le vittime sono giovani tra 15 e 17 anni; in 18 casi giovani tra 12 e 14; 5 casi tra 9 e 11; 5 casi tra 6 e 8; 5 casi tra 3 e 5, e 4 casi tra 0 e 2. I tre dipartimenti dove sono avvenuti più omicidi di bambini e giovani da gennaio a maggio sono stati Guatemala, Petén ed Izabal.
Guatemala capitale, Mixco e Chinautla sono i municipi dove si sono concentrati i maggiori omicidi.
Tra le zone nella capitale, la zona 18 è la prima della lista dove si registrano più casi, secondo il documento.
La PDH ed Unicef concordano che mancano politiche di prevenzione per generare una cultura di pace. Gloria Castro, difensore dell'infanzia della PDH, ha affermato che la situazione di violenza verso i minorenni "è complessa e deplorevole." C'è facile accesso alle armi e se ne fa un uso indiscriminato in un paese con alti livelli di violenza ed insicurezza", ha commentato.
Castro ha esortato i genitori a comunicare coi propri figli ed insegnare la risoluzione di conflitti in maniera pacifica, alle istituzioni che generano politiche a rafforzare la prevenzione del delitto e della violenza.
Juan Quiñónez, specialista dell'Infanzia ed Adolescenza di Unicef, ha pensato che la violenza nei confronti dei minorenni avviene in ambienti come la famiglia, comunità, scuola, lavoro e contro minorenni che sono in istituti. Il tasso di omicidi "uno dei più violenti nel mondo, è prodotto di situazioni come la mancanza di controllo delle armi e la mancanza di politiche di prevenzione" precisò.
Quiñónez considera che si scommette su "politiche repressive", informò che lavorano vicino al Vice ministero dell’Interno piani che prevengono l’uso di armi da fuoco, violenza contro l'infanzia, i giovani e le donne.
Il Ministero dell’Interno ha tentato di creare modelli che prevengono la violenza in maniera creativa come l'osservatorio 24/0.
Centro de Estudios de Guatemala, 10-16/07/2013